Il Lancet ha promosso la carne?


Su La Stampa della settimana scorsa è comparso un articolo che s’intitola:

The Lancet “promuove” la carne

Ve ne riporto le prime righe, poi passiamo allo studio vero e proprio, che La Stampa non ha linkato ma che sono andato a cercare per voi. Su La Stampa, Marco Tedeschi apre così l’articolo:

Consumare carne non è dannoso per la salute. È stato pubblicato sul The Lancet lo studio che smentisce una delle più diffuse fake news sul mondo delle proteine animali. Per tutelare la salute e il benessere, infatti, secondo i ricercatori, bisogna cambiare l’approccio usato nella comunicazione che riguarda la salute pubblica, diffondendo messaggi che si concentrino più sugli alimenti da integrare per promuovere una dieta sana e bilanciata, piuttosto che su quelli da demonizzare.

Su BUTAC abbiamo già parlato di carne difendendola, ma come sempre qui comandano i fatti. Davvero The Lancet ha definito la carne rossa non dannosa per la salute?

Vediamolo insieme.

Lo studio di The Lancet

Il titolo della ricerca presentata sulla prestigiosa testata scientifica è:

Health effects of dietary risks in 195 countries, 1990–2017

In PDF lo potete scaricare qui. È un testo che evidenzia principalmente come si siano fatti pochi passi avanti nell’alimentazione salutare nei 195 Paesi analizzati. In tutto il testo la parola carne (meat) è usata solo 16 volte, quasi sempre nel contesto di cibo non salutare (unhealthy food). Quello che però viene messo in evidenza dai dati raccolti in 27 anni è che:

High consumption of red meat, processed meat, trans fat, and sugar-sweetened beverages were towards the bottom in ranking of dietary risks for deaths and DALYs for most high-population countries

Ovvero:

Un alto consumo di carne rossa, carni processate, grassi idrogenati, e bevande zuccherate è in fondo alla classifica dei rischi di morte o di vita abbreviata da malattie debilitanti (DALYs) nella maggior parte dei paesi ad alta densità di popolazione.

Questo non significa che la carne è diventata salutare, ma solo che si è rilevato come non sia l’alto consumo di carne la maggior preoccupazione alimentare per determinate malattie. Trovate il grafico a pagina 9 del PDF (1966 del documento completo Burden of Disease 2017). Sono i bassi consumi di frutta, verdura, legumi, noci, semi e cereali integrali il problema. Ne consumiamo troppo pochi rispetto a quanto dovremmo. Sostenere che The Lancet ha promosso la carne è sbagliato, bisogna evidenziare come vadano aumentate le porzioni di cibi salutari nella dieta di tutti i giorni. La carne, pur avendo evidenziato di non essere il male assoluto (come vi avevamo già spiegato più e più volte), va bene con moderazione.

Ma come “con moderazione”?

Lo so, vi ho appena detto che hanno dimostrato che un alto consumo di carne risulta basso nella classifica… Ma è importante ricordare che dobbiamo mangiare più cibo salutare, non siamo un pozzo senza fondo. Per introdurre più cibo buono nel nostro corpo dovremo diminuire qualcos’altro di quello che già mangiamo e che non è classificato come salutare.

Concludendo

Lo studio tra le altre cose ci spiega che alcuni studi sostengono che un minor consumo di carne aiuterebbe la riduzione dei gas serra e aiuterebbe a risparmiare un po’ di terreno. In un mondo abitato da sempre più persone sono considerazioni importanti su cui riflettere. Gli studi però non sono conclusivi, come spiegano gli autori del rapporto. Mentre invece gli studi sull’alimentazione vanno nella stessa direzione da anni, e ci dicono che una dieta equilibrata è sana, ma deve includere tanti alimenti che al momento sono consumati troppo poco.

Non credo di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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