Il mercurio e lo pseudo giornalismo

otturazionimercurio

PREMESSA:
Questa articolo non sbufala il fatto che il mercurio sia un elemento chimico molto pericoloso per noi e per l’ambiente che ci circonda; io sono concorde che sia necessario seguire direttive per limitarne l’uso, come sia necessario (nel caso dell’uso dentale) proseguire con la ricerca di alternative valide e sicure al 100% senza residui inquinanti. Ma ciò non toglie che se si decide di dare un’informazione occorre darla bene. Ciò ieri non è stato fatto da il Corriere della sera, che normalmente cerca di essere una testata seria e autorevole, che ci ha dato grandi firme del giornalismo. Purtroppo a volte anche da quelle parti incappano in qualche tranello, forse giocato dalla troppa fretta di pubblicare, forse per rendere gli articoli più succosi, non so. Fatto sta che qualche giorno fa hanno dedicato un pezzo importante (con anche il suo bel video esplicativo) alle ultime novità dell’Unione Europea in fatto di avvelenamento da mercurio…e sono caduti in un tranello bello grosso, che hanno VOLONTARIAMENTE rigirato ai loro lettori!

Otturazioni in mercurio? Ci avvelenano, ma non direttamente 

Gli scienziati arruolati dalla EU ammettono per la prima volta l’avvelenamento causato dall’amalgama dentale, ma solo quando viene disperso nell’ambiente. E quando è in bocca?

Prima di leggermi l’articolo mi sono guardato il video, già che hanno perso il tempo di farlo mi son detto, perché no? E subito il debunker si è svegliato…dopo 1 minuto e 4 secondi dall’inizio del video inizia la de informazione, viene inquadrato il sito dell’Unione Europea, per la precisione questa pagina
videomercuriocorriere
Pagina che sarebbe quella corretta su cui informarsi e da cui trarre i dati che c’interessano…ma in pochissimi frame con un abile effetto si passa ad altra pagina, questa :
videomercuriocorriere2

Pagina che come ci viene CHIARAMENTE spiegato nel disclaimer non è in alcun modo legata all’Unione Europea, ma è un organizzazione no profit dedicata all’ambiente, come se come fonte per provarci che il fumo fa bene presentassimo un produttore di tabacco…

Da li il Corriere smette di raccontare i fatti di oggi ma lascia che a farlo sia un articolo di una testata legata ad un’organizzazione ambientalista, European Environmental Bureau e un vecchio servizio di Report fatto dalla stessa giornalista nel ’97 presentato dalla Gabanelli. Peccato perché il documento dell’Unione Europea è abbastanza chiaro in merito e dice cose lievemente diverse da quelle sostenute nel pezzo, perché non raccontarle? Perché visto che si linka Report non si linkano anche le pagine dell’Unione? O i risultati dello studio fatto?

Non lo so  e non è mia intenzione farvi una disamina di tutto il documento, anche perché sulla pagina dell’Unione Europea sono riassunte per bene le conclusioni a cui si è arrivati, per vostra comodità ho tradotto quel riassunto che potete trovare qui in originale:

L’amalgama dentale , una lega di mercurio e argento , si usa  da oltre 150 anni per il trattamento della carie per merito delle sue eccellenti proprietà meccaniche e alla sua durata .  L’amalgama dentale è il secondo maggior  uso di mercurio che si fa nell’Unione europea , al primo posto troviamo l’uso nel processo cloro-sodio . Le emissioni di mercurio dai laboratori dentistici sono già soggette alla legislazione europea sull’acqua , visto che il mercurio è classificato come sostanza pericolosa prioritaria ai sensi della Direttiva Europea sull’acqua.
L’obiettivo di questo nuova consultazione è quello di valutare , se una modifica della valutazione scientifica dei rischi ambientali e gli effetti indiretti sulla salute del mercurio negli amalgami dentali, alla luce delle nuove informazioni disponibili dal 2008, sia necessaria.
La possibile concentrazione di mercurio nelle acque di superficie è stata stimata considerando tre possibili scenari ( peggiore , medio e migliore) e confrontati con gli standard di qualità ambientale stabiliti dalla legislazione europea al fine di individuare le concentrazioni che potrebbero superare queste norme e possono indicare un rischio per l’ecosistema acquatico.
Il peggiore e il miglior caso rappresentano scenari estremi , ma possono verificarsi in Europa, almeno a livello locale .
Un’altra preoccupazione è comprendere quale sia il contributo dell’amalgama dentale al totale delle emissioni antropogeniche  di mercurio nell’ambiente, la cosa è legata alla potenzialità di questo metallo di accumulo biologico e bio magnificazione attraverso la catena alimentare , con conseguenti livelli elevati di esposizione per i grandi predatori ( incluso l’uomo ) e quindi il rischio associato per avvelenamento secondario .
Solo nello scenario peggiore , in condizioni estreme locali ( densità massima di dentisti , l’uso di mercurio al massima , e l’assenza di dispositivi di separazione ) , SCHER conclude che la concentrazione di mercurio potrebbe essere al di sopra della soglia di sicurezza stabilita dalla legislazione europea , con un potenziale rischio conseguente all’ecosistema acquatico, bioaccumulazione e il rischio di avvelenamento secondario negli esseri umani . Questo rischio dipende , tuttavia , dalla velocità di metilazione del mercurio inorganico che può differire dalle condizioni di esposizione .
SCHER suggerisce che il rispetto della soglia della Direttiva per le acque per il mercurio contribuirebbe alla salvaguardia dell’ecosistema e anche alla prevenzione degli effetti sulla salute umana.
Per quanto riguarda la salute umana, SCHER è del parere che le conclusioni del 2008  sono ancora valide. 
*SCHER = Scientific Committee on Health and Environmental Risks

L’avete letta l’ultima riga? Che dice Le conclusioni del 2008 sono ancora valide, quindi sia il servizio di Report del 1997 sia l’articolo con relativo servizio sul Corriere della Sera del 5 Giugno 2014 sono FUFFA, magari fatta con buone intenzioni, ma FUFFA. Sorry…

Come riportato da una nostra (inestimabile) lettrice oggi: Da anni ormai i dentisti cercano di non usare l’amalgama di mercurio per le otturazioni, perché è tossica. Il fatto che il mercurio finisca nelle acque reflue e quindi poi in mare o nel terreno e da qui nelle falde comporta il fatto che da mercurio elementare (cioè non legato a nessun composto) diventi metilmercurio (CH3Hg) o etilmercurio (CH3CH2Hg, meno pericoloso ma pur sempre tossico).

Giusto per non lasciare NULLA di non verificato, l’avvelenamento da mercurio di cui si parla all’inizio del servizio, il caso di Minamata è tutto vero, solo che va almeno spiegata la storia: l’avvelenamento fu causato del rilascio nelle acque reflue di metilmercurio (inquinamento che è stato effettuato in continuazione dal 1932 al 1968, quindi per oltre trent’anni, e non in piccole quantità) …

Parliamo di questa zona qui:
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La fabbrica scaricava nella zona del porto, e in quella baia gli abitanti pescavano nella baia così:
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…direi sia decisamente facile che siano venuti a contatto con qualche litro d’acqua inquinata in più rispetto alla media dei cittadini residenti nell’Unione Europea, non trovate?
maicolengel at butac punto it
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