Il pelo di orso l’avete nel cervello

orsobiancoAGGIORNAMENTO 12/02/2015

Abbiamo ricevuto una bella mail che certifica esser bufala quanto vi avevamo raccontato qualche giorno fa – non che ci fossero dubbi a riguardo. Eccola

Gentile redazione,
vi contatto per tornare su una notizia di cui avete scritto nei giorni scorsi, quando avevate già intuito la reale portata dell’operazione mediatica.
Si tratta della bufala relativa all’esistenza di una fittizia azienda svedese, la Arsu Systems, che alleverebbe intensivamente e scuoierebbe orsi polari per ricavarne materiali isolanti per l’edilizia. La notizia, che ha spopolato sul web raggiungendo numeri davvero notevoli (si veda l’allegato), era ovviamente falsa, creata ad hoc per lanciare una campagna invece pro-ambiente che proprio ora è stata svelata. Il fine ultimo è promuovere un bando internazionale denominato Ursa Award che incoraggi l’architettura sostenibile e sensibilizzi le persone sull’importanza del risparmio energetico.
La campagna è stata lanciata dalla multinazionale URSA (leader nella produzione di isolanti edili) in collaborazione con l’Italian Climate Network, il Politecnico di Milano e altri importanti partner. Tra l’altro URSA, che nel 2012 vide il proprio impianto di Bondeno (FE) cadere in macerie in seguito al terremoto in Emilia, il 24 febbraio prossimo festeggerà la sua riapertura dopo aver scelto di non abbandonare l’Italia nonostante la difficile crisi.
Trovate tutte le informazioni nel comunicato che le allego. Spero possiate tornare sull’argomento per svelare il reale intento dell’operazione.
Molte grazie,
Marco Selvini
Ufficio stampa Ursa Award

Come si poteva intuire anche dal video di replica postato pochi giorni dopo l’esplosione della polemica, lo scopo della bufala era la sensibilizzazione verso i problemi ambientali. Potete scaricare il comunicato ufficiale qui: Ursa Awards.

Provocare per costruire un futuro migliore: finto massacro di orsi polari scatena la rete, ma è una bufala per sensibilizzare sui cambiamenti climatici
 Fantomatica azienda svedese annuncia di utilizzare la pelliccia degli orsi bianchi per farne isolanti per ledilizia. Web e animalisti si infuriano, ma è un fake dal nobil fine: lanciare un bando internazionale per progetti architettonici eco-sostenibili
Isolare gli edifici con pellicce di orso polare in nome dell’efficienza energetica e della lotta al surriscaldamento globale? Era ovviamente una provocazione quella lanciata nei giorni scorsi sul web da Arsu Systems, fantomatica azienda svedese che si proclamava paladina dell’eco-sostenibilità. Eppure è scoppiato il finimondo: oltre 685mila persone coinvolte sui social network, più di 21mila insulti ricevuti e provenienti da 24 diverse nazioni del mondo, quasi 5mila sostenitori della petizione per dire stop al massacro dei poveri animali, oltre 1500 tweet inviati per esprimere sdegno e preoccupazione, più di 30mila visualizzazioni del video di presentazione dell’azienda. Tutto nel giro 72 ore.
Numeri che testimoniano il successo di un’audace campagna mediatica, tanto ‘fake’ quanto virale, studiata proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al cambiamento climatico in corso. Perché se l’idea di Arsu Systems – allevare intensivamente e sacrificare la specie animale più evoluta in termini di protezione termica – era sconvolgente, non meno lo è la consapevolezza che, anche senza scuoiare orsi polari per farne materiale isolante, la dispersione energetica e la conseguente emissione di CO2 causate dal nostro stile di vita stanno mettendo a repentaglio l’habitat naturale del pianeta e minacciando chi lo vive. A partire proprio dagli orsi bianchi, vittime del progressivo scioglimento dei ghiacci.
A firmare la campagna di sensibilizzazione è URSA, leader in Europa nella produzione di sistemi isolanti, che insieme all’associazione Italian Climate Network onlus ha deciso di rivolgersi direttamente ai cittadini per invitarli a fare delle scelte forti nella direzione del risparmio energetico. Non solo: in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’azienda ha lanciato URSA Award: best project for a better tomorrow, bando internazionale che intende incoraggiare una nuova idea di architettura nel segno della sostenibilità ambientale. Una giuria qualificata premierà i migliori progetti architettonici di riqualificazione e nuove costruzioni caratterizzati dalla massima efficienza energetica e dal minor impatto ambientale.
Non casuali, infine, le tempistiche dell’operazione mediatica e del bando internazionale: il prossimo 24 febbraio sarà infatti festeggiata la riapertura dello stabilimento URSA di Bondeno, in provincia di Ferrara, distrutto dal terremoto che colpì l’Emilia Romagna nel maggio 2012. Una ricostruzione in tempi record, realizzata grazie al supporto delle istituzioni italiane e soprattutto alla volontà dell’azienda di non abbandonare l’Italia e le 50 famiglie che lavoravano nell’impianto.

Nel comunicato trovate il video ufficiale che spiega per bene le motivazioni che hanno spinto la URSA in questa iniziativa. Complimenti per il successo della campagna.
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Qualche giorno fa una gola profonda mi aveva segnalato un sito. Dopo aver investito meno di 10 secondi del mio tempo, mi sono fatto una risata e me lo ero quasi dimenticato. Fino ad oggi

selvaggia reipigliati
https://www.facebook.com/selvaggia.lucarelli/posts/10152715963295983

 
 

Vi state ancora asciugando le lacrime per l’orsa Daniza e magari avete stappato una bottiglia di Cristal per la sentenza Green Hill e la condanna a quegli aguzzini di teneri beagle?
Bene. E allora sentite questa. La versione polare della povera Daniza, sta per salvare il pianeta, solo che per realizzare la missione, chi non si salverà, anche questa volta è lei: l’orsa.
Che ci rimetterà la pelle, assieme a tanti suoi simili, e nel senso più letterale della frase.
Un’azienda svedese specializzata nella produzione di materiali termo-isolanti (https://arsusystems.com/it/) la Arsu Systems, ha avuto un’idea geniale: tenere calde le nostre case con rivestimenti naturali realizzati, attraverso speciali trattamenti, con le pelli degli orsi, il cui allevamento intensivo è appena iniziato in qualche landa isolata tra i ghiacci. Il ceo dell’azienda, Hans Jansson, come potete vedere nel video promozionale, lo racconta con grande fierezza. Del resto, è proprio un’idea geniale ridurre gli sprechi energetici, le emissioni di CO2 e di conseguenza, il surriscaldamento globale del pianeta, sacrificando la vita di qualche inutile orso.
Vorrei aggiungere altro, ma sono certa che gli animalisti troveranno parole migliori delle mie. Forse anche parecchie parolacce, per cui mi auguro che il rivestimento termico della casa del signor Jansson funga anche da rivestimento acustico, perché non udirà parole gentili. E se le merita tutte.
(Qui il video di presentazione del Ceo: https://www.youtube.com/watch?v=oK8WrNtfFKw)

Ovviamente non potevano mancare delle velate minacce al signor Jansson! Fatevi un bel giretto sul sito e rendetevi conto di cosa si tratta
modelli
 
In base all’età dell’orso cambierebbero le proprietà isolanti del prodotto con i cuccioli come prodotto di punta… Ma la cosa più bella sono le caratteristiche dei loro prodotti
pro
 
Protezione dal fuoco e MORBIDEZZA AL TATTO, dai ragazzi accendiamo il cervello!!!!
C’è davvero bisogno di sbufalare? Come hanno notato già altri l’indirizzo corrisponde ad un altra azienda, il numero di telefono è sempre occupato e del CEO non esistono tracce in Internet. L’anno scorso era stato Marzo il mese delle bufale “realistiche” come il volopattino e il social network per alcolizzati. Per la gente sveglia, quella furba che non si fa fregare, una volta che c’è un sito e un video ben fatto vuol dire che è vero. Ah, l’astuzia delle gente che ci dovrebbe aprire gli occhi!
Selvaggia non è mica l’unica ad essersela bevuta sta storia. Anche Edilizia sostenibile ci è cascato. Qualcuno ha deciso di rispondere a questo scandalo con lo strumento più potente di internet, cioè una petizione online su Change.org, che onestamente vi invito a firmare. È ora di basta!
Animalari scatenati. Anche Save the Bears si è mossa e la pagina Facebook promotrice della petizione ha 10 volte il numero di fan della stessa ARSU. Che poi ARSU sia un gioco di parole? Ars-u, arse you?
No+there+aliens+that+are+on+facebook+_735616e4f725504905342318fdbb09d4
 
Dopo l’hashtag #siamotuttiorsi lanciato dai promotori della petizione online, noi di Butac.it vogliamo lanciare #siamotuttideglisveglioni. Viva internet!!
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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