Il professor Pascale e gli antinfiammatori

Oggi dobbiamo cercare di fare un po’ di chiarezza riguardo all’ennesimo testo che sta circolando all’impazzata in rete. Gli stessi a cui il testo è stato attribuito hanno smentito categoricamente che quel testo arrivasse da loro. Partiamo dall’inizio, il 17 marzo 2020 iniziate a segnalare in tanti questo contenuto, evidentemente in circolazione da poche ore prima:

Ricevuto dal Prof.Walter Pascale del IRCS ospedale Galeazzi di Milano.

Il virus ha appena mostrato di entrare nella cellula alveolare polmonare attraverso il recettore ECAII. Quando si lega ad esso, lo sovraesprime e uccide la cellula alveolare. Da qui tutto ciò che produce. Gli uomini hanno più recettori delle donne, gli asiatici più dei caucasici e le persone che assumono farmaci antiipertensivi come gli antiECA e in particolare gli anti-ECAII hanno una sovraespressione brutale del recettore e quindi sono più sensibili alle infezioni e l’infezione è più grave. I casi gravi di giovani sono pazienti che hanno assunto farmaci antinfiammatori all’inizio della malattia. Dovresti evitare l’aspirina, l’ibuprofene, il naprossene, il voltarene (diclofenac), ecc., Perché favoriscono le forme gravi. * Dovresti assumere solo paracetamolo * Non assumere ibuprofene o antinfiammatori se sospetti di Covid In Francia 4 casi gravi di giovani senza patologia precedente hanno in comune l’assunzione di ibuprofene È un annuncio del ministero della salute Apparentemente rende l’infezione molto più rapida.

Non c’è stato bisogno di far molto, lo stesso Istituto Galeazzi citato a inizio messaggio ha riportato pochissime ore dopo:

*** Attenzione alle fake news: la dichiarazione attribuita al prof. Pascale è falsa***

Vi comunichiamo che la dichiarazione che sta circolando sui social e su Whatsapp attribuita al professor Walter Pascale dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, non è mai stata rilasciata dal professore ed è per tanto una notizia falsa.

Il professor Pascale ha già provveduto a denunciare all’autorità competente quanto accaduto, a tutela della sua immagine e dell’immagine dell’Istituto Ortopedico Galeazzi che, come sottolineato nella denuncia dello stesso professore, si sta prodigando come altri ospedali nella cura dei pazienti colpiti dal coronavirus.

Vi invitiamo quindi a prestare sempre attenzione alle notizie che circolano sui social e sul web, e a contattarci in caso di dubbi.

Quello che però va detto è che è vero che in Francia il Ministro della Salute ha detto che in caso di stati di febbre consiglia di prendere paracetamolo invece che antinfiammatori con ibuprofene. Al momento, come spiega la CNN, non esistono studi scientifici a supporto di questa tesi, ma le dichiarazioni del Ministro arrivano lo stesso giorno in cui il Ministero della Salute francese ha pubblicato un aggiornamento delle raccomandazioni sull’emergenza sanitaria. Si parla di eventi avversi correlati all’uso degli antinfiammatori. Purtroppo in mancanza di ulteriori dati da parte del Ministero non possiamo fare altro che riportare la notizia, segnalando che mancano studi a supporto che possano aiutare a comprendere la situazione attuale. In Italia, finora, non sono state rilasciate dichiarazioni su reazioni avverse per il coronavirus. In compenso ieri su la Repubblica e altre testate si riportava il, giusto, parere dei medici, che ripetono che l’auto prescrizione è errata:

gli specialisti italiani esortano a non auto-somministrarseli pensando che facciano guarire prima o proteggano

Anche se non sono farmaci che necessitano di prescrizione medica, come tutti i veri medicinali vanno assunti solo dopo che un medico ce ne ha suggerito l’uso e la posologia. Il rischio di reazioni avverse, ben spiegate nel bugiardino, c’è. Purtroppo, come dimostrano i tanti che si limitano a leggere i titoli degli articoli, sappiamo che sono pochi quelli che seguono con attenzione le avvertenze e le modalità d’uso, in Italia come all’estero.

Non credo di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!