Il prosciutto che cade a pezzi

Siete tanti ad averci segnalato due video che mostrano un prosciutto disossato, che una volta aperto e sezionato mostra di essere fatto con scarti d’altra roba.

I video sono in rete, anche se certi link sono già stati cancellati, ma girano moltissimo, e io non posso certificare la bufala. I video sono veri, nel senso che non c’è manipolazione in quanto stiamo vedendo. Ma ci sono altre cose che possiamo dire in merito.

Avete voglia di seguirmi per qualche minuto?

Prima di tutto, entrambi i video sono chiaramente girati in cucine professionali, che siano retro di negozi di salumeria o cucine di ristoranti non è possibile capirlo, ma siamo di fronte a persone del settore che conoscono il prodotto.

Il primo video che è circolato sui social comincia con un prosciutto racchiuso dentro una retina, e poi racchiuso (sotto vuoto?) in plastica trasparente. Si vede malamente il marchio per pochissimi secondi e poi viene subito aperto con le mani e sventrato.

 

Guardando l’etichetta nei video pare italianissima. Anche se dell’azienda non si trovano tracce in rete. Antica Cantina dei Sapori è il nome che riporta l’etichetta, ammetto che spero sia un marchio esistente e che visto il danno d’immagine si muovano per fare a loro volta chiarezza sui fatti.

È chiaro che chi sta filmando sa benissimo cosa aspettarsi. Può essere che sia successo anche con un prosciutto precedente, e che quindi abbiano scelto di aprirne un secondo per fare il video, ma non ci viene spiegato assolutamente nulla. Fossimo di fronte a un serio raggiro su prodotti alimentari un professionista del settore, invece che girare un video, denuncerebbe la cosa ai NAS e solo dopo magari farebbe un video di pubblica denuncia.

Invece qua sembra che l’unica cosa che interessa sia sghignazzare:

 

Peccato che nella lista degli alimenti non conformi predisposti per il ritiro dal commercio finora non siano apparsi prosciutti disossati. Molti sostengono che il marchio sia cinese, ma quanti prosciutti importa l’Italia dalla Cina? A quanto mi risulta avviene il contrario, siamo noi a esportare in Cina salumi, e non da molto tempo. Ma dalla Cina non arrivano salumi confezionati.

L’idea che alcuni furbacchioni abbiano messo insieme scarti di salumeria per confezionare quanto vediamo nei video ce l’ho. Avessero denunciato un’azienda che opera sul territorio italiano della cosa avrebbe parlato il Ministero della Salute, mentre invece non risultano prodotti ritirati che abbiano a che fare con i salumi.

Condividere un video del genere senza che esistano informazioni aggiuntive è sbagliato. Il rischio è che possa colpire l’industria dei salumi italiana. Perché tra i tanti che lo vedranno c’è chi, dubbioso, ci penserà due volte prima di acquistare un salume intero da tagliare a casa.

Purtroppo in assenza (probabilmente voluta) di ulteriori elementi su questa vicenda, non posso dire altro che siamo di fronte a uno di quei casi in cui condividere è sciocco, ma non possiamo approfondire ulteriormente la questione a fronte della scarsità di elementi di cui siamo in possesso.

maicolengel at butac punto it
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