Il ritiro del miele Ambrosoli

ALLARMISMOMIELE

Ciaooo! Ci avete segnalato questo articolo.
La notizia non e’ una bufala, ma non è nemmeno riportata correttamente. Il ritiro dal mercato di quel lotto di miele è avvenuto, ma si è trattato di un ritiro volontario da parte dell’azienda a scopo precauzionale, in attesa della revisione delle analisi effettuate. Vi spiego un po’ come funziona.
I funzionari del MIPAAF o delle ASL hanno il dovere di effettuare controlli a campione sui prodotti che prendiamo dagli scaffali dei negozi e dei supermercati. A seconda del prodotto che prelevano, vengono effettuate analisi per la ricerca di sostanze indesiderate e microrganismi patogeni, in conformità con quanto dichiarato in etichetta. Una delle analisi che viene svolta sul miele è la ricerca di residui di antibiotici, somministrati alle api per curarle da parassiti vari. Ovviamente tra la cura e la raccolta del miele destinato al consumo deve passare del tempo, banalmente detto “tempo di sospensione”.
Nel corso di uno di questi prelievi, i funzionari della ASL hanno prelevato il miele “incriminato”. L’esito delle analisi non è stato positivo, perciò la ASL ha comunicato – con i suoi tempi – la notizia alla ditta. Questa, forte delle analisi svolte in autocontrollo e della qualifica dei suoi fornitori, ha chiesto la revisione delle analisi, ovvero la ripetizione per confermare o smentire il risultato. Nell’attesa di una data in cui ripetere tali analisi, la ditta ha deciso a scopo precauzionale di ritirare il lotto dal mercato.
Se il prodotto fosse stato pericoloso, quindi con livelli di antibiotici elevati e pericolosi per il consumatore, non sarebbe stata la ditta a ritirarlo volontariamente, ma sarebbe scattata un’allerta con richiamo del prodotto imposto dalle autorità. L’allerta sarebbe stata pubblicata sul sito del RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed) e sarebbe visibile in tutta la UE. Qualche rassicurazione per i consumatori di miele, tra cui me, visto che ne son golosa: i livelli di antibiotici rilevati sono nell’ordine delle ppb, parts per billion. Banalmente, per assumere un grammo di antibiotico devo ingurgitare UN MILIARDO di grammi di miele.
Non voglio annoiarvi con discorsi lunghi e sicuramente di non facile comprensione, soprattutto per chi non è addetto ai lavori, circa l’incertezza di misura del metodo, la ripetibilità e riproducibilità del metodo di analisi e la sensibilità dello strumento. Il ritiro a scopo precauzionale è stato fatto per tutelare i consumatori, soprattutto quelli che soffrono di allergie a determinati principi attivi e che potrebbero avere problemi anche solo per la presenza di poche molecole.
Non so voi, ma ho voglia di una tisana da addolcire con un bel cucchiaino di miele…


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