Il robot impazzito che infilza l’operaio

JustNerd rilancia una notizia ripresa dal Sun britannico:

CINA: ROBOT IMPAZZITO INFILZA OPERAIO CON 10 PUNTE D’ACCIAIO DA 30 CM

Mi è stata segnalata durante il weekend e ci ho messo pochi secondi a trovare la fonte inglese (e quelle cinesi). La storia va raccontata un po’ meglio di come la riporti JustNerd. Prima di tutto nessun robot è impazzito, un braccio meccanico è caduto su un operaio. L’arto meccanico nella caduta ha rilasciato 10 spuntoni che sono stati rimossi chirurgicamente da un equipe di medici. Ma non era impazzito. Non c’è scritto in nessuno degli articoli che ne hanno parlato. È caduto, la ragione non è ancora chiara, ci sarà un’inchiesta. Ma come in tutti in precedenti casi in cui un robot abbia fatto qualcosa che ha causato danno all’essere umano la colpa è sempre stata dell’essere umano stesso. O perché si trovava dove non doveva essere o in quanto programmazione errata del software di controllo.

Nel caso specifico solo il Mail (e di conseguenza chi ha preso spunto da loro) parla di Rogue Robot, la fonte cinese specifica fin da subito che si è trattato di un braccio robotico caduto e così fanno le altre, meno sensazionalistiche.
Si parla ovviamente non del braccio di RoboCop, ma di un qualcosa di più simile a questi oggetti:

Il robot di suo è una macchina con un’intelligenza artificiale piuttosto ridotta, esegue i compiti che gli sono stati dati seguendo procedure standard. Come spiegano su the Hustle con questa simpatica grafica:

Ad oggi è sempre stato determinato che i robot uccidono per cause umane, il giorno che sarà responsabilità della loro intelligenza artificiale che li ha fatti impazzire ci sarà da preoccuparsi. Ma la lezione – che sembra non essere ancora stata imparata da tutti – è che risparmiare sui sistemi di sicurezza e sullo studio di migliori sistemi di controllo è un errore grave, che a volte si paga con ferite pericolose ma curabili, altre con la vita.

Che un sito che si chiama JustNerd scivoli nell’idea del robot fuori controllo, come se fosse dotato di un proprio cervello, ammetto che mi fa un po’ tristezza: una volta i siti dedicati ai nerd erano quelli che facevano più attenzione a riportare le informazioni nella maniera corretta.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un  caffè!