Ilquotidaino



Ci avete segnalato ben due “articoli” provenienti dallo stesso sito:

Boldrini: «I ristoranti italiani saranno obbligati ad avere almeno una pietanza kebab»

e



Cogne shock: Annamaria Franzoni assunta nell’asilo che insegna il gender

Articoli che ho visto condivisi più e più volte sulla mia bacheca di Facebook. Condivisi sempre con indignazione, sdegno, odio, paura, più o meno velati accenni di omofobia.

Questo sito ha articoli di un “certo spessore”, così per citarne alcuni tra i più recenti:



Recent Posts

Tutti o quasi titoloni ad effetto; i boccaloni saranno subito pronti alla condivisione ossessivo-compulsiva-indignata-razzista. Tutti gli articoli non riportano una fonte che sia una. Chissà come mai? (domanda che nessun boccalone di tutto rispetto si porrà mai, altrimenti che boccalone sarebbe?)

Mannaggia li pescetti, ma ci vuole tanto ad aprire il link e leggere che “IQ i l q u o t i d a i n o” (ho aggiunto io gli spazi tra le lettere volutamente affinché leggiate bene l’ordine delle stesse)  è

L’unico vero quotidaino satirico indipendente

Non serve nemmeno arrivare a fondo pagina. La scritta sta lì, in bella vista, in alto a sinistra, di fianco al titolone. Quella scritta spiega anche perché non ci siano fonti citate: le notizie riportate sono inventate di sana pianta. Sembra quasi un esperimento sociale. Vediamo quanta gente condivide il pezzo sulla Boldrini, vediamo quanti dei nuovi utenti (o uTonti) di Facebook sanno chi è Annamaria Franzoni, vediamo quanti razzisti ci sono in Italia, vediamo quanti abboccano…

Suvvia, dai, se vedete che qualcuno condivide in modo serio, cioè commentando con sdegno e rabbia, potete far presente al boccalone di turno che ilquotidaino è un sito satirico proprio come Lercio. Se vi ringraziano e imparano a leggere tutto oltre ai titoli avrete fatto un buon lavoro, se vi insultano e continuano nella loro opera condivisoria vi conviene depennarli dalla lista degli amici.

FOND. thunderstruck @ butac punto it

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