In Australia va tutto bene

...e nessuno lo mette in dubbio

Ce l’avevate segnalato ormai dieci giorni fa questo video che arriva dall’Australia, ma avevamo scelto di non trattarlo, aveva pochissime condivisioni e non avevamo voglia di dare visibilità all’ennesima persona in cerca dei suoi quindici minuti di fama. Purtroppo il video in questi dieci giorni è diventato virale, a dimostrazione di quanto poco lo spirito critico abbia attecchito negli italiani in quest’anno di pandemia. Vediamo quindi in poche righe di spiegare perché condividerlo è sciocco.

Il video è questo:

 

La signora bionda ci mostra la situazione australiana, esattamente come altri italiani facevano mesi fa in Svezia, a Mosca e così via. Il video ha quasi 25mila condivisioni. Sette minuti in cui la signora ci racconta di come il governo australiano sia stato bravo. Tutte cose che non metto in dubbio. Ma ha senso raccontarle? Cui prodest? Fare paragoni tra l’Italia e l’Australia, infatti, avrebbe senso se le due situazioni fossero simili. Vedete, gli unici modi per arrivare sono via mare o per via aerea, una volta controllati i potenziali focolai sul territorio è bastato chiudere i confini, del tutto. Evitare viaggi dall’estero o all’estero. Permettendo il proseguimento di una vita praticamente normale nel Paese.

Dal 20 marzo 2020 inoltre può lasciare l’Australia solo chi risponde a determinati requisiti, e alla stessa maniera chi arriva deve sottostare a una quarantena di quattordici giorni. Quindi non si va in vacanza in Australia per ora, e anche per lavoro ci si va se è strettamente necessario. Facile contenere i contagi. Oltretutto il governo australiano per ora non prevede ancora la riapertura normale dei viaggi verso l’estero (cosa che come ben sapete invece in Italia era possibile anche a Pasqua, verso determinate destinazioni).

 

Lo so, nel video qui sopra parlano australiano e non è così facile da capire, ma se ascoltate attentamente sentite cosa viene detto, come viene raccontata la pandemia, con quale gravità si spiega la situazione mondiale. Non ci sono politici che minimizzano o che si vantano di aver fatto un buon lavoro, ci sono politici e giornalisti che spiegano perché c’è gente che non ha potuto vedere la propria famiglia dall’altra parte del mare in oltre un anno.

Nel video di cui stiamo parlando la signora, in maniera molto semplicistica, ci racconta di tutte le misure fiscali per aiutare le imprese che l’Australia ha intrapreso, misure importanti, verissimo, ma solo per chi si comporta bene. Sul sito dell’agenzia delle entrate australiane è presente questo testo:

Se ritieni che un individuo o un’azienda non stia agendo secondo le linee guida delle misure COVID-19, puoi farci una soffiata.

Che riporta a un’intera sezione del sito dove si spiega come vadano denunciati in forma anonima tutti coloro che non rispettano le regole. Ma questo la nostra paladina italiana delle libertà non ce lo racconta. L’importante è indignare, dare a intendere che siccome da loro le cose sono andate in un certo modo anche da noi potevano andare così. Sia chiaro, che da noi certe cose siano state gestite coi piedi, specie in certe regioni, è un dato di fatto, dipende però in buona parte dalla gestione regionale della cosa pubblica più che da un problema a livello nazionale. Tutto si poteva fare meglio, ma impossibile fare come l’Australia, non lo permette la nostra posizione geografica. Basta guardare tutti i Paesi vicino a noi, non hanno fatto numeri così diversi sui contagi, anzi, qualcuno ha fatto molto peggio – la Repubblica Ceca ad esempio, o la Slovacchia, la Slovenia, l’Ungheria, il Montenegro, la Macedonia, la Bulgaria, il Belgio. Persino il Regno Unito, pur essendo isola anch’esso, come Australia e Nuova Zelanda, non è riuscito a contenere i contagi, arrivando quasi ai numeri italiani per quanto riguarda i decessi ogni 100mila abitanti – in realtà ci avevano superato, solo che da loro da dicembre le cose sono cambiate grazie alle vaccinazioni, come in Israele. Tutte cose che la nostra italiana all’estero non ci racconta. Non fanno gioco alla sua narrazione, che vede solo l’Italia soccombere al virus.

Circa a metà del video la signora ci dice, testuali parole, che:

Fra l’altro noi qua che siamo “in culo al mondo” scusatemi l’espressione però è così che siamo, non so neanche se qua conoscono che esiste una cura per il coronavirus come invece ce l’avete voi. Quindi a questo punto il problema non mi sembra più così estremamente grave, perché ci sono centinaia di video di dottori e io ho personalmente ho amici che tutta la famiglia ha avuto il Corona, ce l’hanno ancora tutt’ora, no veramente, il dottore gli ha dato immediatamente le cure stanno tutti bene. Stanno tutti bene e questo non viene detto alla televisione, per niente. Vanno avanti a spingere su questo vaccino di cui io sono assolutamente contro, ma non perché io sia una negazionista o una novax, semplicemente perché io non mi metto nel mio corpo una roba che non è stata neanche studiata e che fra l’altro è stata fatta con un feto umano. Io mi rifiuto di partecipare a questo schifo…

E noi qui ci fermiamo. Perché con questa frase la signora purtroppo dimostra di non aver approfondito nulla di quanto sta dicendo. Pur essendo condivisa da decine di migliaia di italiani, anche loro evidentemente con scarso interesse per i fatti e grande amore per i complotti.

Senza perdere troppo tempo:

  • Non esiste una cura per il coronavirus, esistono protocolli per trattare i pazienti nelle prime fasi del contagio che possono aiutare ad evitare l’ospedalizzazione.
  • In Australia seguono gli stessi protocolli suggeriti dall’OMS come in Italia, non ci sono cure segrete.
  • I vaccini autorizzati in Europa e Stati Uniti hanno passato tutte le fasi di test necessarie. L’ultimo step, come per tutti i farmaci, avviene dopo la commercializzazione.
  • Non si è usato “un feto umano”, si usano colture di cellule provenienti dagli stessi campioni usati da decenni, sia per questo vaccino che per tanti altri commercializzati negli anni, se la signora è nata in Italia ha probabilmente ricevuto uno di quei vaccini durante la sua vita. Sostenere la storia dei vaccini fatti coi feti umani fa parte della narrazione complottista messa in circolo da no vax e QAnon. Se la signora dice di non essere una no vax, allora probabilmente sarà seguace di Q.

Condividere indignati queste informazioni senza andarle a verificare è sciocco, purtroppo però sappiamo che chi lo fa non ha alcun interesse per i fatti, ma vuole solo portare l’acqua al proprio mulino, in questo caso quello dei tifosi di certe fazioni politiche che stanno sfruttando la pandemia per dire “noi avremmo gestito meglio le cose”… Peccato che le regioni dove le cose sono andate peggio siano principalmente in mano a quegli stessi gruppi politici.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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