In Trentino ci si può masturbare sui bus, la domenica…

Su tante testate sta circolando una notizia che arriva dal Trentino, i titoli scelti per attirare lettori sono vari, qui Primato Nazionale:

Nigeriano si masturba sul bus, giudice lo assolve: la motivazione è assurda

Qui Secolo Trentino:

In Trentino è possibile masturbarsi sugli autobus, ma solo se è domenica

Qui La Voce del Trentino:

Nigeriano che si masturbava sulla corriera di Canazei: Assolto perché la domenica si può fare

L’idea è che dietro gli articoli si celino sempre gli stessi neuroni, perché la notizia per come viene data è il classico caso di mal-information.

Non ho nessuna intenzione di prendere le difese del nigeriano, ma come vedremo tra poco è un soggetto che va curato. Quello che però m’interessa fare, come sempre, è mettere i puntini sulle i, contribuire a chiarire un’informazione distorta.

Non è vero che in Trentino ci si può masturbare la domenica, chi racconta la notizia così è un bufalaro con tutto l’interesse a disinformare. Fossi nei giudici che hanno emesso la sentenza cercherei questi giornalisti e li denuncerei per aver sostenuto il falso.

Quanto segue è un’analisi dei fatti, mettendo insieme pezzetti di puzzle e usando quel filo di spirito critico che tutti dovremmo avere. I fatti risalgono al 2018, quando dopo mesi di segnalazioni una ragazza era finalmente riuscita a filmare questo soggetto intento a masturbarsi sulla linea della domenica mattina.

L’uomo era stato subito identificato, aveva ammesso fin da subito le sue responsabilità e aveva accettato di essere messo in cura in una struttura di recupero. Subito erano stati accertati problemi psichici. L’uomo è un nigeriano di 38 anni con regolare permesso di soggiorno e un lavoro stabile. Quindi: soggetto identificato, ha subito confessato, si è lasciato mettere in cura. Il processo per atti osceni in luogo pubblico però è andato avanti e il 38enne è stato condannato con una sentenza che prevedeva tre mesi di carcere. L’avvocato difensore però ha giustamente fatto rilevare che l’art.527 prevede che:

Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico (1), compie atti osceni (2) e’ soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000.

Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori (3) e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano (4).

Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da cinquantuno euro a trecentonove euro.

Quindi, se sull’autobus alle 7:45 di domenica mattina è abituale vedere minorenni l’articolo 527 prevede il carcere, altrimenti sono sempre atti osceni in luogo pubblico, ma senza il rischio della galera.

Non faccio parte degli inquirenti, non so che indagini siano state fatte in merito, ma avranno appurato che non vi era il rischio vi fossero dei minorenni a bordo, e quindi deciso di ritirare la condanna a tre mesi di galera. Tutto questo però ricordandoci che il nigeriano ha ammesso la propria responsabilità e ha seguito un percorso di cura.

Se vi masturbate sull’autobus in Trentino la domenica mattina non rischiate la galera, a meno che non vi siano minorenni, ma verrete comunque denunciati per atti osceni, e avrete comunque un percorso da seguire, sanzionatorio e probabilmente anche psicologico.

Eviterei di testare, anche se il rischio è che passi un anno dalle prime denunce. Tempo di farsi venire i calli…

maicolengel at butac punto it
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