Informazione un tanto al chilo Vol 1.

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Io nasco ottimista, altrimenti non potrei mai seguire un blog come Butac con il giusto spirito. Ma l’ultimo anno ha dato un brutto colpo alla mia carica ottimistica, rendersi conto che il mondo dell’informazione (on e off line) è sempre più dominato da gruppi di potere occulti quasi quasi mi porta a dare ragione ad alcuni complottari.

Ma è così, in Italia (e forse anche all’estero, ma la situazione nostra mi è sempre più sott’occhio) esistono infiltrati di lobby potenti quasi ovunque. Gentaglia che è riuscita a farsi assumere in testate giornalistiche, altra gentaglia che riesce perfino a sedere dietro scranni di potere importanti (parlo anche di giudici di tribunali), avvocati che se ne infischiano dell’etica purché si porti acqua al proprio mulino (qui parliamo principalmente di antivaccinisti e animalari) e così via.

Di giorno in giorno per una testata che sbufaliamo, per una notizia che “correggiamo” ci sono mille nuove pagine che mettono in circolazione la bufala, infischiandosene della validità di quanto riportato. All’inizio credevo fosse una falla giornalistica, ma andando avanti mi sono reso conto che c’è davvero una guida dietro a tutto ciò.

Cerco di chiarire. Se ci fate caso ci sono alcune notizie che hanno diffusione immensa, pur essendo di scarso interesse nazionale, eppure si trovano uguali a sé stesse in mille blog e/o testate pseudo giornalistiche. Vi faccio un esempio sciocco, cerchiamo la notizia dell’Ungheria che caccia il FMI su Google, notizia che tanti hanno presa per buona da tempo:

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La notizia è falsa, sbufalata da noi e da altri svariate volte. Eppure la prima pagina di risultati di Google riporta solo una sbufalata, quella del Post, TUTTI GLI ALTRI ARTICOLI indicizzati danno la notizia per buona. Sono tutte pagine fuffare, tutte pagine con una regia alle spalle, anche se sembrano venire da diverse forze politiche, da fazioni opposte fra loro, alla fine dei conti sono tutte FUFFA, è curioso andare a vedere di chi si tratta:

  • Disinformazione
  • Il Giornale d’Italia
  • ForexInfo
  • WallStreetItalia
  • InvestireOggi
  • LiberoReporter
  • L’Onesto
  • The Post internazionale

Lo capite vero che ad una prima occhiata uno che cerca su Google si convince della bontà della notizia? Che per capire che si tratta di fuffa deve leggersi quell’unico pezzo del Post? Ecco questo sistema è lo stesso usato dai gruppi truffaldini che fanno MLM, riempire il web di link positivi per far si che le notizie che non vogliamo che appaiano nei primi risultati di ricerca vengano relegate in seconda o ancor meglio terza pagina. Il fatto che lo facciano dei truffatori che mirano ai vostri soldi non dovrebbe sorprenderci, ma che invece lo stesso giochino sia fatto da gruppi politici dovrebbe preoccuparci non poco. Perché un politico che si comporta così è alla stregua di un truffatore, un  movimento politico che spinge in questa direzione non ha carte valide nel proprio mazzo, e usa questi mezzucci per poter mantenere il proprio potere, alla faccia dell’etica alla faccia di chi gli paga lo stipendio. Quando ho incominciato l’avventura di Butac vedevo delle avvisaglie della cosa, ma non mi sembrava ancora allargata così a macchia d’olio. Ma oggi mi accorgo che questo modo d’agire è un cancro che sta davvero uccidendo il web italiano. Se non ci muoviamo noi a fare qualcosa prima o poi l’informazione vera scomparirà e quello che troveremo cercando su google sarà sempre e solo spazzatura.

Questa gentaglia che affolla il web di fuffa lo fa chiaramente con uno scopo, il primo quello più dichiarato, prendere alla pancia gli italiani, farli sdegnare di questo o quel partito farli odiare questo o quel personaggio pubblico. Perché chi arriva da Google e sceglie di clikkare uno dei tanti link fuffari non farà ricerche ulteriori, nel 99% dei casi si limiterà a leggere il titolone e a condividere la cosa indignato!

Voi mi direte, va bene, e allora? Come e allora? Ma lo volete capire che questo è quanto stiamo lasciando ai nostri figli, un’accozzaglia di informazioni false, tra cui tra vent’anni dovranno districarsi, ma come faranno?

Il peggio è quando l’informazione distorta può causare danno diretto, come nel caso delle vaccinazioni:

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Per fortuna in questo caso, anche grazie all’aiuto di volontari (anche la stessa Butac), l’unico vero rischio è il primo link che Google ci regala, che rimanda a mednat, con un titolo allarmistico, per me da galera:

Vaccino per Morbillo, più pericoloso della malattia

Gli altri link in prima pagina sono per fortuna seri, e rimandano a corretta informazione, ma basta abbassare la guardia un attimo perché anche qui si arrivi ad una preponderanza di link fuffari.
Poi esiste il giochino del minare la credibilità di siti che non ci piacciono, giochino che tutti gli attivisti conoscono bene, ultimamente su Butac è un fiorire di commenti del tipo:

  • Avete cambiato linea editoriale
  • Venduti
  • Vi pagano per denigrare

Che è un sistema per insinuare il dubbio nei lettori frettolosi. È pieno di gente che si comporta così, come anche di chi spinge a segnalare in massa un profilo, giusto per zittire una voce non gradita.
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Addirittura alcuni, con l’aiuto di avvocati con molto pelo sullo stomaco, cercano di zittire le voci non gradite usando il sistema della minaccia legale, per darvi un’idea:

 Spett.le Redazione,
Scrivo in nome e per conto dei miei assistiti sig. XXXX YYYY e sig. ZZZZZ KKKKKK per chiederVi gentilmente di voler provvedere alla eliminazione (o, in subordine, alla de-indicizzazione) dal Vs. spett.le sito dei seguenti links:
http://www.butac.it/PPPPPNNNNN
http://www.butac.it/XXXXYYYYY
http://www.butac.it/ZZZZZQQQQQ
http://www.butac.it/GGGGGLLLLL
Infatti le notizie riportate negli articoli e relative al XXXXXYYYYY, marchio registrato e tutelato, connesso con la figura del mio cliente contengono frasi diffamatorie e offensive dell’onore e reputazione dello stesso e compaiono fra i primi risultati della ricerca Google, digitando il nome del marchio.
Questo chiaramente crea gravi danni all’immagine e alla reputazione on line dello stesso, del marchio e viola i diritti alla persona del sig. XXXXXX
Sottolineiamo anche che c’è una violazione della proprietà intellettuale per aver riprodotto senza autorizzazione video e loro pubblicazioni, nonché una violazione del diritto all’immagine per riproduzione di foto del sig. YYYYYYY non autorizzate.
Gentilmente pertanto Vi chiederei se fosse possibile eliminare i suddetti links o in subordine provvedere alla de-indicizzazione in quanto detti articoli compaiono nella prima pagina della ricerca di Google.
RingraziandoVi per la collaborazione e in attesa di un Vs. gentile riscontro, Vi porgo distinti saluti.

Sono stato costretto a censurare la mail, anche se io non ho detto nulla di offensivo, ma poco importa, l’avvocato vuole che rimuova perché quegli articoli stanno causando un danno economico al suo difeso. Ma l’avvocato (spero) sa bene che il suo cliente è un fuffaro… ma se ne infischia, insiste con le richieste, tanto cosa cambia, finché il cliente paga. E mentre io resisto (per ora) altri a queste minacce hanno ceduto (giustamente in alcuni casi, perché avevano usato parole forti).

Lo capite che questo è una pratica legalmente corretta ma la tempo stesso intimidatoria? Lo capite che questo è zittire le voci giuste in favore di chi invece ha denaro e pelo sullo stomaco? Chi difende la corretta informazione? L’ordine dei giornalisti? Che attacca la D’Urso ma sta ben silente su quanta fuffa i suoi associati pubblichino ogni singolo giorno? E i medici? Quando perfino certe Banche prestano le proprie sale per convegni agli antivaccinisti. Mi domando se non sia da tracciare un solco, su quanto sia corretto riportare e quanto invece non lo sia.

A me poco importa di chi ci sia al Governo, poco importa di chi diriga l’ordine dei Giornalisti o il FNOMCEO, a me importa che facciano valere la verità, la corretta informazione, l’etica.

Proprio oggi vedo su una bacheca di amici questa immaginetta:

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L’amico in questione lo reputo intelligente, scusate, correggo, lo reputavo intelligente e in gamba. M’importa poco che si denigri il PD PDL o i Pentastellati, lui sa bene che io non voto a sinistra (a differenza vostra), ma si tratta di essere corretti.

La storia raccontata in quest’immaginetta è vera al 50%:

  • Sì, il sindaco ha tolto la merendina, sostituendola con la frutta, AL SOLO FINE di non dover aumentare le tariffe degli asili comunali (senza alcun collegamento con i nomadi).
  • Si è vero per i ROM della zona di Piacenza si sono spesi fino a 250mila euro spalmati su svariati anni…ma la maggioranza arrivava dalla Regione, già destinati a quel fine.

Unire le due notizie è disinformare, prendere alla pancia l’italiano medio, fare leva sul disgusto, convincere che quelli che non si vuole che votiate siano dei benemeriti cretini.

È così che funziona, che ti voglia convincere della bontà dell’urinoterapia o della serietà delle scie chimiche, basta denigrare, prendere allo stomaco il lettore, fare leva sui suoi istinti di conservazione più bassi…il resto verrà da sé. E nel frattempo il nostro mondo virtuale è sempre più un’accozzaglia di odio, razzismo, sentimenti celati in pubblico ad alta voce spesso, ma vomitati con rabbia una volta online!

Nella prossima puntata parleremo di quanto e come alcuni movimenti estremisti si stiano appropriando di determinati canali d’informazione.