Interpretare la realtà – Sallusti, Greta e FAKE

Oggi voglio fare con voi una cosa interessante, c’è una notizia che nessuno mi ha segnalato ma che dopo la puntata di FAKE la Fabbrica delle Notizie del 30 ottobre è finita su svariati giornali. Notizia che nessuno ha ancora smentito.

Da il Fatto Quotidiano:

Fake, Alessandro Sallusti sbotta contro Innocenzi e Petrini: “Greta Thunberg ci prende per il c***”. Si alza e abbandona lo studio

Da Libero Quotidiano:

Alessandro Sallusti sbotta a Fake contro la Petrini: “Greta Thunberg chi prende per il c**?”, e se ne va

Giornalettismo:

Sallusti viene accusato di aver pubblicato fake news su Greta Thunberg e lascia lo studio

Chiunque legga quei titoloni (e gli articoli) ovviamente si convincerà che in studio le cose siano andate come raccontato, ma è davvero così? No, e stavolta la fonte sono direttamente io visto che ero presente in studio e faccio parte del team della trasmissione. Alessandro Sallusti non se ne è andato dagli studi di FAKE perché incalzato su Greta Thunberg, no Alessandro Sallusti, come spiegato a noi della redazione a inizio puntata e ripetuto dalla stessa Valentina, aveva un impegno inderogabile precedente. E se si guarda il momento dei saluti di Sallusti la cosa è evidente. Ma ovviamente titolare Sallusti lascia lo studio mentre si parla di Greta Thunberg a causa di precedenti impegni era un titolo poco interessante per le testate che campano sui facili sensazionalismi. Credo che i vari giornalisti che hanno riportato la notizia nemmeno abbiano fatto la fatica di guardare la puntata per intero, ed è un peccato.

Sallusti non ha detto che Greta ci prende per il culo, ha detto che non la sta demonizzando, ma che non vuole essere preso in giro da chi, cavalcando la battaglia di Greta, a sua volta disinforma. Voi che leggete BUTAC sapete quanto sono critico con IlGiornale.it, lo sono da sempre, perché molti degli articoli che trovano spazio nell’edizione online del Giornale sono scopiazzature malfatte di notizie poco attendibili. Beh sulla questione “non essere presi in giro da chi va appresso a Greta” non sono del tutto in disaccordo.

Ci sono cose che forse non sono note a tutti. Voglio accennare solo a due delle questioni di cui sui giornali non si parla o quasi.

Greta Thunberg è pro o contro il nucleare?

Se questa cosa la chiedessimo a tanti dei ragazzi che la seguono nel suo Friday 4 Future probabilmente la risposta sarebbe “contro”, perché la liturgia di moltissimi ambientalisti prevede essere contro all’uso delle centrali elettronucleari. Ma siamo sicuri che Greta sia contro?

Greta si è espressa in toni abbastanza chiari sulle sue pagine social:

Personally I am against nuclear power, but according to the IPCC, it can be a small part of a very big new carbon free energy solution, especially in countries and areas that lack the possibility of a full scale renewable energy supply – even though its extremely dangerous, expensive and time consuming.

Quindi Greta di suo (da ambientalista figlia di mamma ancor più verde di lei) si professa contraria, ma avendo scelto di seguire la scienza sul tema riscaldamento climatico non può evitare di spiegare che l’IPCC è a favore… Greta su questo fa un pizzico di disinformazione a sua volta, sostenendo che IPCC si sia espresso a favore ma in maniera ridotta. In realtà gli scienziati che Greta invita ad ascoltare dicono chiaramente che il nucleare può avere un grande impatto nel cercare di contenere il riscaldamento climatico. Ma non vedo molti dei giovani di Friday 4 Future con cartelli a favore, anzi…

Ma sulla plastica Sallusti ha ragione…?

Come ha sentito chi ha seguito la trasmissione Sallusti a un certo punto attacca Greta anche sulla plastica, spiegando che è sbagliato e utopico, oggi come oggi, pensare di farne a meno. Il problema è che il direttore de Il Giornale sembra dare a intendere che Greta sia fermamente contro la plastica. Ma anche qui si sta facendo un po’ di disinformazione. Certo che Greta è contro tutto l’inquinamento, ma come spiegava sempre sui suoi profili social:

Che per sintetizzare significa: certo che l’inquinamento da plastica è orribile ed è un enorme problema, ma è un problema che possiamo vedere (e quindi lavorarci sopra meglio) mentre l’inquinamento da CO2 è invisibile. Se potessimo vedere la CO2 come vediamo la plastica smetteremmo di usare carburanti fossili fin da subito. Che non significa evviva la plastica, ma nemmeno una totale demonizzazione del prodotto. Greta sa che l’inquinamento da plastica è comunque un qualcosa su cui l’umanità può fare molto per migliorare. La CO2 non possiamo riciclarla, la plastica sì. Ma credo sia evidente che sono tanti tra gli ambientalisti estremisti a non avere alcun interesse che queste cose girino più di tanto.

Spero di aver fatto un po’ di chiarezza.

Non credo di dover aggiungere altro, anche se pure su certe dichiarazioni di Giulia Innocenzi, l’altra ospite della puntata del 30 ottobre, ci sarebbero alcune precisazioni da fare (e alcune correzioni). Ma il tempo è quello che è, spero mi perdonerete se non mi dilungo oltre.

maicolengel at butac punto it