IppocrateOrg e i bambini

Un editoriale sull'ultimo video in cui si allarma sui vaccini contro COVID-19

No, quanto segue non è un articolo di debunking o fact-checking, a questo giro non ritengo sia compito nostro dire alcunché.

Ci sono dei medici che ci hanno messo la faccia, ci sono dei medici che fanno pesanti accuse contro i vaccini in circolazione nel nostro Paese, sono il Ministero e l’Istituto Superiore di Sanità che devono prendere posizione.

Qui ci vuole la voce autorevole di chi ha il compito di dare consulenza al Ministero sui temi legati alla sanità. Senza che ci possano essere giornalisti a interpretare le cose. L’organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale che svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione in materia di salute pubblica: l’Istituto Superiore di Sanità.

Come fondatore e autore principale del sito, però, ritengo che il numero di segnalazioni che ci avete inviato in merito al video di IppocrateOrg che sta circolando meriti alcune considerazioni.

Guardare in prospettiva

Il mondo è entrato nell’emergenza sanitaria tutt’ora in corso a fine gennaio 2020, è un anno e mezzo che nel mondo milioni di scienziati, con diverse specializzazioni, studiano quanto sta avvenendo. Milioni di scienziati che – sebbene divisi da lingue e confini – hanno prima isolato il virus, poi identificato la malattia e infine studiato sistemi per contrastarla. Milioni di scienziati che hanno condiviso la scelta della ricerca di uno o più vaccini. Milioni di scienziati che parlano di vaccini, non di “terapia genica”, parlano di efficacia, non di sperimentazione.

Milioni di scienziati che tutto questo lo fanno fin dall’inizio dell’emergenza, mettendoci la faccia.

Non ho i dati a livello globale sui gruppi simili a IppocrateOrg che sono sparsi in giro per il mondo. Ma non metto in dubbio ci siano. Sono entità che fanno del principio di precauzione il loro mantra, persone e associazioni che hanno diritto come gli altri ad esprimere i propri dubbi. In Italia però sappiamo che il numero dei “medici ribelli” non supera i duemila soggetti, in percentuale non arrivano allo 0,5% degli iscritti agli Ordini dei Medici provinciali. A livello mondiale, almeno nei Paesi occidentali, se potessimo fare la somma, sono disposto a scommettere che la percentuale rimarrebbe simile. Il 99,5% dei medici vi dice di non preoccuparvi, lo 0,5% dice l’opposto, e voi, senza vedere alcuna prova di ciò che dicono, scegliete di stare dalla parte di quello 0,5%, facendovi forza magari con quella retorica che vediamo spesso sfruttata dagli avvelenatori di pozzi.

L’amianto

Ad esempio sostengono che sull’amianto le percentuali tra chi diceva che era pericoloso e chi no fossero simili. Ma è una balla anche quella. I primi studi scientifici a mettere in guardia dalla possibile tossicità dell’amianto risalgono alla fine dell’800. La comunità scientifica internazionale era concorde nel considerare la polvere d’amianto pericolosa già negli anni Trenta del secolo scorso. Non è vero che solo grazie a pochi ribelli si sia scoperto che era pericolosa… Anzi, erano proprio pochi, ma vicini ai politici, quelli che sostenevano che fosse innocuo, e che quindi non andasse bandito. Al punto che ci sono voluti quarant’anni perché i primi Paesi arrivassero a vietarne l’utilizzo. Con altri che hanno continuato a usarlo fino al 2003.

De Lorenzo & Poggiolini

Un altro classico caso che viene regolarmente nominato da chi segue il principio di precauzione è quello delle tangenti del duo De Lorenzo & Poggiolini. Rispettivamente erano il Ministro della Salute e il direttore generale del Servizio farmaceutico nazionale. Negli anni che vanno da metà anni Ottanta all’inizio degli anni Novanta i due hanno intascato tangenti per approvare determinati farmaci. Questo, secondo chi è convinto che non ci spossa fidare delle strutture governative ministeriali, è prova che i farmaci basta pagare e vengono autorizzati, anche se sperimentali e pericolosi. Ma anche in questo caso le cose vengono raccontate sempre nella maniera che più aggrada al disinformatore seriale. È vero, Poggiolini e De Lorenzo sono stato condannati per quelle e altre malefatte. Ma non hanno introdotto farmaci che se le cose fossero andate in altra maniera sarebbero stati respinti. Hanno velocizzato procedure e burocrazia per farli approvare, ma nel resto d’Europa gli stessi erano già stati messi in circolazione senza alcun bisogno di tangenti. Oltretutto il vaccino contro l’epatite B è entrato nel calendario vaccinale tra i vaccini obbligatori in tantissimi Paesi, e lo si usa ancora oggi.

Tra l’altro, questo ragionamento è una fallacia logica piuttosto comune, la generalizzazione indebita, quando “l’osservazione di un evento particolare diventa una regola universale”: non significa che se un evento si è verificato in un caso, allora in tutti i casi simili si verifichi lo stesso evento.

Concludendo

Io capisco benissimo che un video con dei medici che, mettendoci la faccia, ci dicono che loro non vaccinerebbero i bambini possa generare preoccupazione in chi ha figli piccoli. Non sta a me dirvi cosa sia corretto o meno fare. Volevo solo mettervi nella giusta prospettiva alcune informazioni. Spero d’averlo fatto.

Per un’analisi più specifica dei fatti esistono enti nati apposta per comunicare coi cittadini, e ritengo siano loro che dovrebbero prendersi la responsabilità di dare una risposta ufficiale alle vostre possibili preoccupazioni.

Non voglio aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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