ISIS, 11 Settembre l’allarmismo via web

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Tante testate anti islamiche hanno aperto oggi con la notizia di un “probabile attacco” stile 11 settembre su territorio italiano. ISIS è una brutta bestia, da cui sicuramente stare attenti. Ma davvero gli esperti dell’intelligence parlano d’Italia come possibile zona su cui accanirsi? No, e difatti sarebbe un bel colpo basso attaccare proprio il paese dove arrivano più immigrati dai territori in guerra.

Gli esperti dell’intelligence parlano di possibili attacchi su Nord Africa e Medio Oriente, ovvero su quei territori che ISIS vuole indebolire e conquistare con la forza.  L’Italia non avrebbe ragione d’essere. Innanzitutto perché non ha risorse che possano interessare l’ISLAM, ci manca il petrolio bimbi miei, e in secondo luogo perché un attacco di quel tipo su territori europei scatenerebbe una risposta tale da trasformare i territori in mano ad ISIS nel più grande parcheggio a cielo aperto.

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Io non ne so più di voi, non posso prevedere il futuro, ma vorrei cercare di essere razionale e farvi capire perché questo tipo d’allarmismo è solo politica bieca e di basso livello. L’11 settembre 2001 è stato l’episodio più spaventoso della storia del terrorismo, ma la cosa peggiore di quell’episodio è capire d’aver di fronte un nemico nascosto, un nemico subdolo, un nemico infiltrato. Un nemico che tutt’oggi a 13 anni di distanza tanti non identificano con Osama Bin Laden, anzi, alcuni sostengono addirittura la teoria che dietro ci fossero gli stessi USA. Succedesse domani usando i velivoli che sono stati catturati negli aeroporti di Tripoli o in Siria…beh non avremmo tanto da cercare, chi ha preso possesso di quegli aeroporti sappiamo bene come si chiama, sappiamo bene dove ha i suoi vari centri di potere, scatenargli contro la potenza di fuoco incrociata di Stati Uniti ed Europa vorrebbe dire metterli in ginocchio in men che non si dica. Credete davvero che sia quello che possono volere? Avrebbe senso ingaggiare una battaglia di quel genere mentre le forze di ISIS sono sparse per territori immensi a combattere tante piccole guerre “civili”? NO, non ha alcun senso, se quegli aerei verranno usati (IMHO) sarà per colpire obbiettivi in zone di guerra, zone dove (per ora) gli eserciti delle “forze di pace” hanno deciso di non intervenire, obbiettivi che non aumentino per ISIS il rischio di venire attaccati su altri fronti.

Non mi sembra un ragionamento così campato per aria, sbaglio?

L’esperto di questi fatti è Abderrahmane Mekkaoui che ha appunto rilasciato le interviste che hanno portato all’allarmismo italiota…ma cosa ha detto realmente?

The planes would make excellent weapons for attacks against Western targets, particularly in North Africa and the Middle East, where there is less security than in the United States. Embassies, businesses and residences could all serve as high-profile targets for terrorists on 9/11.

Questi aerei sarebbero eccellenti armi per attacchi contro obbiettivi occidentali, in particolar modo in Nord Africa e in Medio Oriente, dove c’è meno sicurezza che negli Stati Uniti. Ambasciate, uffici e residenze possono tutti servire come possibili obbiettivi per terroristi dell’11 settembre.

Non trovo l’Italia citata da alcuna parte, e me ne sono letti di articoli in merito. Nessuno dei veri esperti d’intelligence vede il nostro paese particolarmente a rischio…quindi fare dell’allarmismo senza raccontare tutta la storia è davvero sciocco.

Detto ciò e prima che mi aizzate contro i cani…io sono un interventista, non un pacifista, non sono d’accordo con il buonismo di certe fazioni politiche e trovo che (mi accorgo solo ora di questo finale inconcludente…wordpress mi si è mangiato la mia chiusura scritta ieri notte, sigh)…

…trovo che in certi casi possa esser necessario un intervento comune per risolvere conflitti che da civili sono sfociati in guerre fratricide, ma andrebbe organizzato insieme, e non come sistema di conquista di nuove risorse…

maicolengel at butac punto it