Italia Cashless, Salvini e i tre miliardi di euro

Matteo Salvini il 15 novembre parlando dell’acqua alta a Venezia ha rilasciato questa dichiarazione:

Serve un miliardo per questa gente, subito, che si può prendere dai tre miliardi che il governo vorrebbe regalare a chi paga la spesa con la carta di credito.

Ce la metteremo tutta.

Chiunque abbia letto del superbonus per i pagamenti elettronici credo abbia già capito che c’è un grosso problema in quanto dice Matteo Salvini. I tre miliardi a cui fa riferimento non sono soldi che lo Stato ha e che investe nei pagamenti elettronici, sono soldi che vengono restituiti ai cittadini su pagamenti che devono ancora fare…

EDIT:

Come fa notare un lettore quando si fanno manovre di questo genere deve esserci la copertura già in bilancio, e questo è corretto, quindi quei soldi destinati ai rimborsi devono essere già nelle casse dello stato. Ma come fa notare altro lettore non possono essere usati per altro una volta destinati a un fine.

Per fare un esempio, se la questione verrà approvata, io cittadino che nel 2022 userò la carta di credito per pagare servizi in qualche modo approvati come in parte rimborsabili, pagando elettronico mi vedrò restituire dallo Stato una percentuale di quei soldi. Come sintetizza Il Manifesto:

Il proverbiale: «Sono 150 euro senza fattura, 200 con fattura». Il decreto fiscale prevederà infatti la deduzione delle spese tracciabili, il riconoscimento di un superbonus per i pagamenti in modalità elettronica. Un superbonus che, come recita il comunicato di Palazzo Chigi, sarà riconosciuto «del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante». Si tratterebbe dunque di una restituzione di una quota tra il 10% e il 19% che dovrebbe arrivare direttamente sull’estratto conto del beneficiario.

Si parte quindi dalle spese tracciabili sostenute nel 2020 per alcune tipologie di servizi alla persona, come i piccoli interventi sulla casa o per la cura del corpo. E se la «rivoluzione» funzionasse potrebbe essere allargata a tutti i pagamenti commerciali.

IL SUPERBONUS VARRÀ 3 MILIARDI di euro e scatterà a partire dal 2021. Per il 2020 non è invece previsto alcuno stanziamento, mentre nel 2022 il superbonus sarà pari ad altri 2,8 miliardi. Le risorse limitate porteranno a fissare un tetto di spesa rimborsabile.

Non sono soldi che sono stati accantonati oggi, o ieri, sono soldi che entreranno con tasse nei prossimi anni e verranno via via restituiti con rimborsi su spese che riguardano specifici servizi. Dare a intendere ai propri elettori cose diverse è prenderli in giro.

Matteo Salvini evidentemente sa benissimo che il suo pubblico online non approfondirà e si fiderà delle sue parole. Questo è avvelenare il pozzo, me lo posso aspettare dai suoi follower, ma se a farlo è un politico che mira a governare il Paese onestamente sono molto a disagio.

maicolengel at butac punto it
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