Keshe foundation SpaceShip Institute

KESHESLAMEME

È onestamente vergognoso che si possa dare credito a questa gente, ma tristemente furbetti d’ogni razza e disperati da ogni dove lo fanno…Butac è qui anche per combattere questo tipo di fuffa, e se non vi sta bene esistono tanti altri siti sbufalatori che non lo fanno, invece che criticare andate da loro, dove vengono sbufalate solo le cose che non danno fastidio a nessuno.

Una nostra vecchia conoscenza

Di chi sto parlando? Ma di Keshe, della Keshe Foundation e di tutto l’universo di truffatori che ci gira attorno.
Avevamo già parlato di loro, più volte, mail link che mi è stato mandato oggi mi ha fatto davvero uscire dai gangheri:

Nel tra pochi giorni assisteremo all’apertura dello Spaceship Institute della Keshe Foundation che in Aprile è ai nastri di partenza. La location è Italiana: Bari. “Lo Spaceship Institute è pronto a diventare il perno centrale nella diffusione della tecnologia al plasma e formerà scienziati che saranno i leader della nuova generazione di scienziati e ingegneri della tecnologia al plasma.” Così si legge nel video di presentazione che appare nel nuovo sito relativo ai nuovi percorsi studi. La Keshe foundation si sposta quindi da Brescia a Bari e, dopo un anno e più di insegnamenti gratuiti disponibili per tutti in rete, apre lo Spaceshift Institute che opererà attraverso l’università LUM http://www.lum.it/.

Ad esser sinceri sul sito della LUM di questa iniziativa non si fa cenno da alcuna parte, mentre il comunicato di cui sopra (che non viene dal sito della LUM) sembra una cosa già definita e programmata, ma avranno avvisato il Rettore e la segreteria dell’università? A me pare di no. Anzi sono quasi sicuro che le cose non stiano come raccontate e vorrei sperare che il caro rettore della LUM provveda quanto prima a far eliminare il proprio LOGO dalle immagini che circolano, diffidando il titolare italiano del sito  ad usarle ancora come collegate al programma della Keshe Foundation. Sia chiaro è vero che c’è stata una conferenza
Lo SpaceShip (o Shift non si capisce bene) Institute è l’ennesima macchinina ciucciasoldi del caro “Ing” Keshe, non contento di avere trasmesso online giga di fuffa per costruire una macchina che avrebbe reso il genere umano libero dalla dipendenza energetica, non contento di avere raccolto fiori di quattrini da stolti ed uTonti convinti d’esser di fronte ad un genio (si ma del male) ora ci riprova.
E vedrete anche questa volta, sarà un successo. Perchè il nostro paese dopo anni di dominio di maghi e fattucchiere oggi è caduto nella spirale dei venditori di fumo senza arrosto, gente che perfino Totò perlomeno aveva la decenza di nascondersi dopo aver venduto la fontana di Trevi

 
E invece il caro Keshe è ancora qui, a far danno, e la gente continua a cascarci, a dargli credito…e non solo oltre al credito ora si appropria anche di una cattedra universitaria, o perlomeno questo è quanto ci viene raccontato da un sito che mi lascia onestamente sconcertato.
Nelle ultime notizie prima si parla dello SpaceShip Institute, poi a seguire ci viene proposto un video (audio) tratto dalla trasmissione web Senza Filtro, si tratta di una chiacchierata con tal Giuseppe di Giacomo, dove si parla di una raccolta fondi per una malata di SLA, Cecilia, che necessita di 30mila euro per curarsi con il metodo Keshe! Io non so se Cecilia esiste davvero, se abbia davvero la SLA, se è così mi spiace infinitamente per lei. Cecilia chiede un aiuto, insieme alla figlia e al compagno. Anche lei ha fatto un video:
 

E ovviamente chiede i soldi che la Keshe Foundation vuole per la cura alla SLA, 30mila euro.

TRENTAMILA EURO

Mica bruscolini, e le prove che la cura funziona dove sarebbero? Boh, non è ben chiaro, al punto che la AISLA, associazione Italiana che si occupa dei malati si Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha dovuto postare un comunicato stampa, non ieri, non ieri l’altro ma ben un anno fa, non ve lo riporto tutto, se volete lo trovate qui, ma solo la sua parte conclusiva:

In un video disponibile in rete Keshe ha presentato al pubblico e alla comunità scientifica internazionale le notevoli potenzialità della nuova tecnologia nella guarigione della SLA. Il summenzionato video espone pubblicamente, la testimonianza del Sig. Massimiliano Bassan, cittadino italiano di cui non si trova traccia, il quale, tra l’altro, nel video afferma come nella “cura” sia fondamentale l’azione sul piano psicologico.

La tecnologia MAGRAVS consentirebbe la completa regressione e la guarigione definitiva, grazie all’azione dei reattori al plasma della fondazione che in combinazione con speciali indumenti magnetici, porterebbero al riequilibrio dei campi magnetici che compongono gli atomi di idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto che sono alla base dell’organismo umano. La tecnologia MAGRAVS ripristinerebbe lo stato di salute del corpo umano con una metodologia di cura rapida, senza farmaci e senza effetti collaterali, rendendo possibile anche la cura della maggior parte delle malattie oggi non guaribili. Naturalmente la cura è molto costosa.
A parte questi dettagli teorici, vi è la totale assenza di dettagli tecnici e medici relativi al protocollo utilizzato e naturalmente non esiste alcuna pubblicazione scientifica che si avvicini neanche lontanamente all’argomento.
Stante pertanto l’assenza totale di prove scientifiche di efficacia, oltre all’assenza totale di dettagli che non siano puramente teorici e fantascientifici sull’argomento, si può affermare che non vi sono evidenze che questa teoria sia applicabile ad alcuna condizione medica.
A cura della dottoressa Jessica Mandrioli, Dirigente Medico presso la Clinica Neurologica di Modena, ove svolge attività clinica ed è responsabile del Centro SLA, nonché componente della Commissione Medico Scientifica di Aisla Onlus. 18/06/2014

Non so che dire, mi cascano le braccia, questa non è scienza, ma fuffa, non stiamo parlando di niente, se non di Totò che vende la fontana di Trevi. Cecilia ha davvero la SLA? La raccolta fondi al momento ha raggranellato un po’ più di 4mila euro, su 30 mila! Lo so non è una gran cifra, ma attenzione, non è necessario raggiungere la cifra richiesta, qualsiasi cifra venga donata finirà comunque devoluta a chi ha aperto la raccolta, che sia Cecilia o Giuseppe di Giacomo. Quindi stiamo parlando di una raccolta fondi per un qualcosa che la stessa associazione dei Malati di SLA reputa fuffa, loro che avrebbero TUTTI gli interessi perché il macchinario funzioni, eppure non conoscono il malato di SLA curato, il Massimiliano Bassan che avrebbe ricominciato a camminare per merito della cura. In Italia per ora l’anagrafe parla di 3500 casi di SLA, ma si tratta di un computo parziale, mancano all’appello tante regioni. Come mai un malato di SLA non ha presentato le prove del suo successo all’associazione che si occupa proprio della sua malattia? Dev’esser davvero una bella persona quella che decide volontariamente di tenere segreta una cura che potrebbe ridare speranza ai tanti malati nel mondo. E invece pensate che sfortuna, ci vogliono 30mila euro per accedere alla cura, basandosi SOLO su quanto detto da un malato che però non si fa trovare dai suoi poveri compagni di sventura.
Però dai che culo anche, se hai trentamila euro (o riesci a raccoglierli) e sei tra i prescelti di Keshe, puoi curarti. Ma gliel’ha detto nesusno al caro “Ingegnere” che in Italia il SSN passa a suo carico le cure? E che gli basterebbe presentarsi con prove verificabili del funzionamento del macchinario per rendere la cura disponibile per tutti e lui incassare molti più soldini facendo molta meno fatica. Ma non dicevano che è un benefattore dell’umanità? Io continuo a vedere un ciarlatano, altro che il Cavalier Ufficial Antonio Trevi, lui sì che era un signore!
Tornando a Keshe, io mi vergogno, la sede della sua Fondazione è in Italia, la sua pagina wiki è chiaramente redatta da dei suoi seguaci (che subito dopo han cancellato l’account e son svaniti nel nulla o quasi), e corretta da persone più oneste più volte, il commento di chi ci ha messo le mani ultimamente è questo:

Overhauled very poor quality article with many broken references and unreferenced statements
Revisionato l’articolo di qualità molto bassa con tantissime referenze mancanti e dichiarazioni senza riferimenti.

Credo tutto ciò si potrebbe dire di tutte le cose che fa Mr Keshe.
Per oggi è tutto, ma sappiamo bene che con la fondazione Keshe non si finisce mai di stupirsi.
Ci sarà sicuramente qualcuno che dirà che in realtà non ho smontato nessuno dei claim della KfSSI, è vero, ma è perché già conosciamo questa gentaglia, ogni loro claim si è sciolto come neve al sole, ma spillare soldi ad uTonti è un hobby che evidentemente rende benissimo, quindi per chi avesse altri dubbi rimando ad alcuni dei vecchi articoli in cui parlavamo di loro:
La Keshe Foundation
Wardenclyff e la Free Energy
Fukushima e le petizioni truffa
FTW with QEG*

*L’ultimo articolo non nomina Keshe, ma l’OPPT  che oggi si sta provando a riciclare sotto altro nome(ne parleremo a breve), ma la QEG è un’invenzione di Keshe, chiaramente collegato anche a quell’altra banda di truffaldini che non vogliono pagare i propri debiti.

Ora davvero è tutto
maicolengel