La (falsa) moda del knockout game

KNOCKOUTGAME

 
Nella mia “missione” contro lo pseudo giornalismo oggi parliamo di un’altra notizia che tra novembre e dicembre ha avuto vari spazi sui quotidiani italiani: il Knockout game! Narrano le leggende che i giovani (americani ma anche italiani) stiano trovando grande divertimento nel fare questo pericoloso gioco di strada, prendono di mira uno sconosciuto, li tirano due o tre pugni in faccia finché il malcapitato non crolla a terra KO. La notizia è partita da testate americane ed inglesi ed è stata ripresa da tante  testate italiane…peccato che si basi sul nulla. A parte 4/5 casi in america non esistono denunce in merito, in 4 mesi da quando se ne è iniziato a parlare né negli Stati Uniti né in Italia si sono avuti picchi di gente messa KO per gioco.
Certo ci sono casi di gente che viene assalita magari fuori da un locale, o per strada, ma si tratta sempre di occasioni criminose, dove l’assalitore ha un preciso scopo, derubare l’assalito dei suoi averi. Ad oggi in Italia non risulta nemmeno una denuncia per assalto da “Knockout” game.
Ma questo evidentemente non risulta ai nostri “bravi” giornalisti italiani:
kog4 kog3 knog2 kog1Definire moda la cosa perché una testata di dubbio gusto ha riportato per prima la notizia che in un paesino del Veneto siano successe due aggressioni del genere è ridicolo, specie quando non esiste documentazione della cosa, e le forze dell’ordine contattate parlano di NON notizia. Non è moda, ma solo allarmismo ridicolo e tanto, tanto pseudo giornalismo, reporter annoiati a cui probabilmente viene detto che  devono riempire la pagina con parole a caso, senza che nessuno si preoccupi di fare Fact Checking. Sia chiaro la colpa non è solo dei giornalisti italiani, in questo caso anche i giornalisti di testate come la CNN ci sono caduti, ma per lo meno dopo un po’ d’investigazioni LORO hanno pubblicato smentite…da noi questo non succede…non siamo a quel livello di etica!
knocnn
 
Cosa vi ho detto e ripetuto…tutto questo pseudo giornalismo non smetterà finché noi non inizieremo a combatterlo, non comprando i suddetti giornali, non visitando i loro siti non guardando i loro telegiornali. Insegnare ai giornalisti ad avere qualche concetto di etica e di onestà professionale dovrebbe essere un compito dei loro editori…ma evidentemente oggi non è così, contano più i click e il sensazionalismo…se ne sono accorti anche i disegnatori di Topolino!


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