La cannabis di +Europa

ARTICOLO AGGIONATO

La campagna elettorale prosegue nel migliore dei modi: poche idee mal realizzate e tanta denigrazione dell’avversario. Queste sono le uniche carte su cui alcuni sembrano aver scelto di combattere la propria battaglia.

La droga !!!

Gira dal 23 febbraio una foto sui social, si vede un tavolo di +Europa, un grosso sacchetto di quella che nel testo viene definita cannabis e un testo ad accompagnare l’immagine:

#Milano. I radicali di +Europa di Emma Bonino, alleati del PD alle politiche del 4 marzo, hanno distribuito cannabis e hanno chiesto voti per legalizzarla. Abbiamo davvero toccato il fondo!

Il testo non è sbagliato, è vero, quel grosso sacchetto è di cannabis.

Ma (perché c’è sempre un ma)…

…trattasi di cannabis terapeutica light, legale in Italia. Basta che sia certificato che contiene sotto allo 0,6% di principio attivo, che è di libera circolazione. La manifestazione è per sensibilizzare sulla marijuana terapeutica, che dovrebbero vendere in farmacia, dove dovrebbe essere possibile trovare anche alcuni prodotti a base di cannabis light. 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo quanto spiegato dagli stessi rappresentanti di +Europa:

La cannabis terapeutica è legale solo che costosa e di difficile reperibilità in quanto solo le officine farmaceutiche di Firenze sotto controllo militare sono autorizzate e la produrla. Pochi mesi fa le scorte prodotti a base di cannabis sono andati esauriti con conseguenti disagi per i malati che addirittura sono dovuti ricorrere agli spacciatori. Chiediamo pertanto l’estensione della licenza alla case farmaceutiche. Per quanto riguarda la cannabis per utilizzo ludico siamo per la legalizzazione: i dato dimostrano che il consumo dove c’è legalità è diminuito e si sottraggono proventi alle mafie. Il proibizionismo ha fallito.
La cannabis distribuita ai tavoli informativi è quella light regolarmente commercializzata.

L’effetto di quella light è rilassante, viene spesso suggerita al posto di un ansiolitico e può aiutare con l’inappetenza. Ci sono medici che la prescrivono e pazienti che vorrebbero poterne avere accesso, ma ancora più importante è l’accesso a quella terapeutica come spiegato dagli esponenti di +Europa.

Ma in Italia si fatica a trovare. Come spiegava DIRE il 20 febbraio 2018:

Distribuire marijuana medica in piazza per sensibilizzare la Regione Lombardia sul libero accesso alla cannabis terapeutica e delimitare il confine tra legale e illegale. Il partito +Europa di Emma Bonino, con la presidente dei Radicali Italiani Antonella Soldo e con la candidata capolista alla regionali lombarde Barbara Bonvicini, anima largo Caroli, piazza centralissima di Milano, con un banchetto preso di mira da molti curiosi e anche da qualche agente Digos, corso ad accertarsi “che la documentazione di chi produce la marijuana sia in regola”. A detta di Bonvicini questa “e’ un’iniziativa antiproibizionista perche’ l’antiproibizionismo riguarda purtroppo anche i prodotti considerati legali”.

Il banchetto della foto era proprio per difendere i diritti di chi vorrebbe poter usare quello che in Italia è già legale, ma che per colpa di pratiche proibizioniste che danneggiano anche il settore legale è di difficile accesso. Non spiegarlo, ometterlo è distorcere l’informazione a proprio uso e consumo. Far sì che i propri follower sappiano solo quello che fa comodo alla narrativa del “guarda che brutte persone”.

Indignare, parlare alle pance, questa è la politica italiana nel 2018.

Siamo messi bene.
maicolengel at butac punto it

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