La carta di credito anonima per migranti e le fonti

In tanti ci avete segnalato questa storia che vede ancora una volta protagonisti Soros, i richiedenti asilo e un ospite speciale, Mastercard.

Titola Libero Quotidiano:

Mastercard prepagate e anonime agli immigrati, l’ombra di George Soros: ma con quali soldi?

L’articolo di Libero ci racconta che quanto riportato nel titolo ha una fonte ben precisa:

Lo afferma un sito d’ informazione sloveno, Nova24, che cita fonti della polizia croata. Tutto parte dalle segnalazioni di molti utenti dei social network, che hanno denunciato il fatto che mentre gli immigrati clandestini aspettano in Bosnia-Erzegovina di continuare il loro viaggio verso l’ Europa, possono prelevare dagli sportelli automatici i soldi da mettere da parte per recarsi negli altri Paesi. Un ufficiale della polizia croata ha dichiarato: «I migranti illegali che rispediamo a casa, nel giro di pochi giorni si ripresentano per provare e rientrare in Croazia. Alcuni sono molto poveri, ma la maggior parte di loro sono ben equipaggiati, con scarpe e vestiti nuovi, smartphone sofisticati e di ultima generazione, persino armi. E tutti hanno in dotazione una Mastercard senza nome ma con la dicitura UNHCR e un numero stampigliato. Quello che non ci spieghiamo è da quale conto ritirino i soldi dagli sportelli automatici».

Quanto c’è di vero? Probabilmente solo la fonte, il resto sono parole copiate, tradotte e incollate, senza alcuna seria verifica. Ma tanto che importa, in redazione sanno alla perfezione che il 90% dei loro lettori non fa nemmeno lo sforzo di scrollare la pagina, basta il titolo per condividere, basta l’indignazione per ingastrire.

Vediamo di capirci, è vero che Nova24 ha pubblicato un articolo dove racconta questa storiella: il 30 ottobre pubblicavano un primo articolo in cui davano la notizia, arricchito poi da un secondo il 5 novembre, quando si gongolavano di esser stati ripresi da altre testate in Europa (non citano Libero, ma capisco che in quel caso ci sia poco da gongolare). Nova24 è una testata di destra, nata nel 2015 per diffondere il punto di vista della destra nei riguardi dell’Unione Europea. Sono accusati di diffamazione, negazionismo dell’Olocausto e diffusione di notizie false. Tutte accuse documentate. Ottima fonte per riportare una notizia.

Purtroppo le parole riportate da Nova24 non sono verificabili, visto che non fornisce nome o link per verificarle di nessuna delle voci che riporta. Bisogna fidarsi, e io onestamente ho smesso di fidarmi nel lontano 1978, quando ho compreso che Babbo Natale era in realtà mio padre.

Vedete, perché una carta di credito (o debito, come quelle di cui si sta parlando) sia valida ci devono essere regole scritte che permettano a chi è parte del circuito di capire se fidarsi o meno della carta che gli viene presentata. Se davvero esistono carte di credito UNCHR, come sostenuto da Libero, ci devono essere fogli informativi sul progetto.

Il primo che mi salta fuori risale al 2016, e racconta di un progetto simile in Turchia, in collaborazione proprio con Mastercard. In Turchia, e con regole ben definite. Che lo stesso genere di progetto possa esser stato messo in atto in altri Paesi è sicuro, basta cercare per trovare che anche in Grecia è stata attivata un’iniziativa simile nell’ultimo periodo. Tutto decisamente trasparente, tutto con fonti e dati. Che riportano:

Since April 2017, 83,792 eligible individuals have received cash assistance in Greece at least once. Eligibility is assessed on the basis of one’s date of entry in the country, legal status and current location. Of the 52,637 individualswho received cash assistancethis month,7,600 have international protection in Greece. Furthermore, 39% were children, 23% women and 37% men.One thirdofallwho received cash assistance this month are familiesof fivemembersor more.The amount of cash assistance distributed to each household is proportionate to the family size. It ranges between 90 euros for an individual in catered accommodation, to 550 euros for a family of seven members or more in self-catered accommodation

Dall’aprile 2017, 83.792 persone hanno ricevuto assistenza in denaro in Grecia almeno una volta. L’ammissibilità (al programma, nda) è valutata in base alla data di entrata nel Paese, allo status giuridico e alla posizione corrente. Dei 52.637 individui che hanno ricevuto assistenza in denaro in questo mese (agosto 2018, nda), 7.600 hanno protezione internazionale in Grecia. Inoltre, il 39% era costituito da bambini, il 23% da donne e il 37% da uomini. Un terzo che ha ricevuto assistenza in denaro questo mese è costituito da famiglie con più figli. L’importo dell’assistenza in denaro distribuito a ciascuna famiglia è proporzionato alla dimensione della famiglia. È compreso tra i 90 euro per un individuo residente presso un centro accoglienza, a 550 euro per una famiglia di sette membri o più in alloggi semi indipendenti.

Ovvero a ogni immigrato beneficiario dell’aiuto sono andati dai circa 3 euro al giorno – se residente presso struttura d’accoglienza (quindi senza bisogno per dormire e mangiare) – ai 550 euro per chi, con famiglia di sette persone, stesse in alloggi più indipendenti, quindi con alcune necessità da acquistare.

Se dividiamo i 550 euro per sette diventano 78 euro a persona circa. Niente. Non stiamo parlando di regali caduti dall’alto, ma solo di normalissime cifre distribuite nei Paesi dell’Unione a chi ha particolari status. L’unica differenza è che invece che averle un po’ alla volta vengono bonificate su conti a costi zero, grazie all’accordo con Mastercard, che permettono agli utenti di farne uso migliore. Non possono essere usate per prelevare e possono essere usate sono nel territorio in cui sono state rilasciate.

Tutte cose che qualsiasi buon giornalista avrebbe potuto scoprire facilmente. Evidentemente non gli amici di Nova24… per non parlare di chi da loro ha scopiazzato.

Le carte di debito (non credito, sottigliezza importante) dovrebbero servire a far girare un po’ di economia nella zona di residenza, perché se non puoi ritirare devi usarle per comperare quello che ti serve in negozi affiliati al circuito. Meglio di come funziona in altri Paesi dove gli stessi soldini vengono dati in ritardo o in cifre inferiori, in contanti, permettendo che vengano a quel punto usati in qualsiasi maniera, anche per giocarseli alle macchinette, sognando un futuro migliore (e facendo incassare quasi solo i concessionari delle stesse).

Soros, come avrete capito, non ha nulla a che fare con queste iniziative, ma il giornalismo di qualità ha bisogno di un nemico da combattere. Anche perché senza bufale come tirano a campare le testate come Nova24?

Anche l’amico David Puente se ne era occupato in un articolo, segno che la storia sta girando molto.

maicolengel at butac punto it
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