La croce e la Croce Rossa

Bellissimo notare il numero di testate che abboccano ad una notizia spacciata da Breitbart, bellissimo ovviamente in senso ironico. Per chi non lo sapesse Breitbart è un sito di estrema destra americano, che spaccia disinformazione e manipolazione 24 ore al giorno. Lo fanno da ormai dieci anni, e purtroppo i loro articoli hanno cominciato a circolare un po’ ovunque anche su testate italiane, oltre che su blog di piccola e media entità. La cosa interessante è che chiunque abbia una testata che spaccia notizie che sono apparse prima su Breitbart è definibile simpatizzante di estrema destra, o completamente incapace di verificare i fatti.

Oggi parliamo di questa storia, che sulle testate italiane ha cominciato a circolare dal 5 dicembre 21017. Breitbart ne aveva parlato il 4:

Red Cross Demands Branches Remove Crucifixes to Be More Secular

La croce rossa chiede che vengano rimossi i crocifissi dalle sue sedi per essere più secolarizzati

L’articolo di Breitbart riporta i fatti, conditi con qualche personale opinione su come vadano le cose in Belgio infarcita di qualche bufala, ma tanto chi vuoi che se ne accorga. Difatti le stesse identiche cose vengono riportate sulle testate in lingua italiana. Che non citano Breitbart come fonte, ma è ovvio che è da li che hanno preso ispirazione.

The Belgian branches of the international aid organisation received an email from the Provincial Committee of the Red Cross in Liège to remove all crucifixes. André Rouffart, president of the Red Cross in Verviers, said: “We were asked to respect the principles of the Red Cross”, and not to distinguish between race or religious belief 7sur7 reports.

Mr. Rouffart said there had been pushback from volunteers and other members on the issue but downplayed the issue, saying: “I think it’s a storm in a teacup.”

Several volunteers spoke to Belgian broadcaster RTL and expressed hostility to the move, with one saying: “Let things remain as they are. We used to say ‘Christmas holidays’, now it’s ‘winter holidays’The Christmas market in Brussels has become the ‘Winter Pleasures’.”

Le filiali belghe dell’organizzazione internazionale di soccorso hanno ricevuto un’e-mail dal Comitato provinciale della Croce Rossa di Liegi per rimuovere tutti i crocifissi. André Rouffart, presidente della Croce Rossa a Verviers, ha dichiarato al reporter di 7sur7: “Ci è stato chiesto di rispettare i principi della Croce Rossa”, e di non fare distinzione tra razza o credo religioso.

Il signor Rouffart ha detto che il volontario e altri membri hanno respinto la questione, ma ha minimizzato il problema, dicendo: “Penso che sia una tempesta in una tazza da tè”.

Diversi volontari hanno parlato con l’emittente televisiva belga RTL e hanno espresso ostilità nei confronti della mossa, dicendo: “Lasciate che le cose rimangano come sono. Dicevamo “vacanze di Natale”, ora è “vacanze invernali” Il mercatino di Natale a Bruxelles è diventato il “Piacere invernale”.”

Questa cosa mi ha incuriosito, anche sulla pagina della nostra amica Lucia nei commenti leggo spesso che vengono cancellati i mercatini di Natale dalle città. È davvero così? Bruxelles è città internazionale, ha un sito in tre lingue, dove ci racconta degli eventi del 2017, tra cui:

Winterpret en kerstmarkt 2017

Plaisirs d’Hiver et marché de Noël 2017

Winter Wonders and Christmas Market 2017

Mi pare che il mercatino di Natale si continui a fare, il “Piacere Invernale” di Breitbart sono le Meraviglie invernali che non è altro che il nome dato a tutte le attività possibili da fare a Bruxelles durante le feste natalizie.

Winter Wonders 2017 includes:

  • a Christmas market with more than 200 chalets

  • fairground attractions (Ferris wheel, merry-go-rounds,…)

  • a covered  ice rink for skating (Place de la Monnaie, open till 7 January 2018)

  • a Christmas tree and  sound and light show on the Grand-Place

  • a  showcase (music event) at the Grand-Place (Tuesday 19 December)

  •  light parades, each Saturday from 18h to 20h, at the city centre

  •  choirs at the Place Sainte-Catherine

  • a  Ball at the Grand-Place (Friday 22 December)

Ma torniamo alla Croce Rossa. Vediamo di capirci, il simbolo della Croce Rossa non è altro che la bandiera della Svizzera invertita nei colori, come ci spiega Wiki:

The Red Cross symbol used by the International Committee of the Red Cross, a red cross on white background, was the original protection symbol declared at the first Geneva Convention, the Convention for the Amelioration of the Condition of the Wounded in Armies in the Field of 1864. According to the ICRC the design was based on the Swiss flag by reversing of the colours of that flag, in order to honor Switzerland, where the first Geneva Convention was held, and its inventor and co-founder, the Swiss Henry Dunant.[9]

Il simbolo della croce rossa utilizzato dal Comitato internazionale della Croce Rossa, una croce rossa su sfondo bianco, era il simbolo di protezione originale dichiarato nella prima Convenzione di Ginevra, la Convenzione per il miglioramento delle condizioni dei militari feriti in guerra del 1864. Secondo il ICRC (Comitato internazionale della Croce Rossa) il disegno era basato sulla bandiera svizzera invertendone i colori, per onorare la Svizzera, dove si tenne la prima Convenzione di Ginevra, e il suo inventore e cofondatore, lo svizzero Henry Dunant.

Quello che è interessante notare è come su tutto il sito della Croce Rossa Internazionale, più e più volte, invece che la sola Croce Rossa venga menzionato l’International Red Cross and Red Crescent Movement. Avete letto bene, quella che per noi è “solo” la Croce Rossa è un movimento internazionale di cui fanno parte altre 190 organizzazioni nel mondo con altri nomi, ma i due principali sono Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Anche qui come ci spiega Wiki, stavolta italiana:

Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa costituisce la più grande organizzazione umanitaria del mondo. L’organizzazione viene spesso indicata con i termini abbreviati Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Il movimento è costituito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa con sede a Ginevra, dalla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dalle 190 società nazionali individuali. L’8 maggio viene festeggiata La giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

La Croce Rossa, come spiegavamo prima, è stata ufficializzata nel 1864, la Mezzaluna Rossa è di 13 anni dopo, e dal 2005 esiste anche il Cristallo Rosso. In nessuna delle tre raffigurazioni cambia qualcosa, anzi, è dal 1992 che si discute dei simboli del movimento internazionale. Verissimo che l’ispiratore della Croce Rossa era cristiano, mosso probabilmente ad un’opera di così vaste proporzioni anche dalla sua fede, ma oggi uno dei sette fondamenti della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è:

Impartiality

It makes no discrimination as to nationality, race, religious beliefs, class or political opinions. It endeavours to relieve the suffering of individuals, being guided solely by their needs, and to give priority to the most urgent cases of distress.

Imparzialità:

Non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, di condizione sociale o di appartenenza politica. Si dedica esclusivamente a soccorrere gli individui a seconda della gravità e dell’urgenza delle loro sofferenze.

Che si sia scelto di chiedere la rimozione dei crocifissi dalle sedi di una società volontaria di soccorso internazionale non è nulla di cui scandalizzarsi, non si tratta più di un’organizzazione basata su fondamenti cristiani, ma umani. Si tratta di proteggere diritti fondamentali, non di portare avanti le proprie campagne religiose.

Tutte le testate hanno riportato solo le polemiche, ma pochi hanno ripreso la chiusura dell’articolo originale da cui partiva Breitbart:

“Pour une certaine partie de la population, c’est à cause des musulmans qu’on a retiré les croix dans les maisons Croix-Rouge et, plus particulièrement, dans celle de Verviers. Or, ça n’a absolument rien à voir”, les autres signes religieux étant également banni des locaux Croix-Rouge.

“Secondo una certa parte della popolazione, è a causa dei musulmani che le croci sono state rimosse nelle sedi della Croce Rossa e, più in particolare, nelle sedi di Verviers, ma questo non ha assolutamente nulla a che fare con la questione: anche gli altri simboli religiosi sono banditi dalla Croce Rossa locale.

Nelle mie ricerche mi ha fatto sorridere una cosa, la pagina Wiki sulla CRI (Croce Rossa Italiana) cita:

La Croce Rossa Italiana viene fondata con il nome di Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra a Milano il 15 giugno 1864, ad opera del Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana, ben due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra. Venne successivamente definita ente morale ai sensi del R.D. 7 febbraio 1884, n. 1243.

Sono io che ormai sballino, ma quel “ben due mesi prima” mi suona tanto d’italico orgoglio. C’è da essere fieri dell’aver contribuito come paese al CIRC, ma solo perché ispirati da Henry Dunant. Il fondatore della Croce Rossa difatti c’era arrivato nel 1863, data in cui è stato fondato il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, e sul finire dello stesso anno ha creato il primo Movimento Internazionale della Croce Rossa. La nostra Croce Rossa è arrivata due mesi prima della Convenzione di Ginevra, ma un anno dopo Dunant e circa 8 mesi dopo che, sempre a Ginevra, Dunant firmasse la Prima Carta Fondamentale, insieme ai rappresentanti di 14 paesi. Non siamo stati i primi, anzi, tra i Paesi dell’area siamo tra gli ultimi ad avere costituito un comitato di questo genere.

Durante la Guerra d’Africa Mussolini rifiutò il supporto della Federazione Internazionale della Croce Rossa, che per questo aiutò solo gli etiopi. Durante il conflitto le cronache riportano di 29 morti uccisi da fuoco italiano, mentre si trovavano sotto la protezione della Croce Rossa internazionale. C’è da andarne davvero italicamente fieri.

Spero di avere suggerito sufficienti punti di riflessione.
maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, puoi sostenerci su PayPal! Può bastare anche il costo di una palla di Natale!