TACERE-ROSY

I fatti certi sono ancora pochi:

un aereo della Germanwings diretto a Dusseldorf da Barcellona si è schiantato sulle Alpi francesi questa mattina, e pare che tra le 150 persone a bordo non ci siano superstiti. Tutto è ancora da accertare (possibili superstiti, dinamica, errori umani, eventuali cambi di rotta, dirottamenti…), e gli aggiornamenti si susseguono praticamente ogni minuto in maniera poco chiara, complice anche la zona impervia in cui l’aereo si è schiantato, che ha permesso ai soccorsi di giungere sul posto solo ore dopo. Si susseguono anche le ipotesi, e le notizie prive di fondamento: si sa che nelle ore che seguono una disgrazia di questa portata è tutto così doloroso e concitato che spesso non c’è nemmeno il tempo di rettificare tra una notizia e l’altra. Quello che può fare un cittadino intelligente in questi casi è cercare di informarsi, evitare di prendere tutto per oro colato e, soprattutto, aspettare. Aspettare che ci siano fatti certi, prima di permettersi di giudicare, se proprio non se ne può fare a meno, se ci sia stato oppure no l’errore umano, se la rotta aveva qualcosa di sospetto, se si possa ipotizzare l’implicazione dei terroristi…

C’è qualcuno che, invece, non ha bisogno di aspettare.

No. C’è qualcuno che grida ai quattro venti le sue teorie del complotto ormai da anni, e aspetta solo che succeda qualche disgrazia per gridare, finalmente, alla conferma di tutte le sue teorie.
Stiamo ovviamente parlando del Signor Nò.

aerosol

Sarei tentata di buttarla sul ridere, tanta è l’assurdità di quello che scrive.
Sarei tentata di buttarla sul ridere, se non ci fossero di mezzo 150 morti, tra cui 2 neonati e un’intera scolaresca di ritorno da uno scambio culturale.
Non siamo un popolo di premi Nobel, ma la maggioranza di noi in questi casi ha la decenza di tacere.

Lui no. La notizia era ancora breaking news e lui stava già gridando alla conferma di tutte le sue teorie. 150 persone morte e il Signor Nò grida che aveva ragione lui.
Con un livello di sicurezza tale da far pensare che ci creda veramente, ci spiega come e perché è potuto accadere: l’aereo stava avvelenando i cieli d’Europa con le solite scie chimiche, e affinché non vi fossero prove del misfatto, esse, cioè l’aereo stesso, o magari i passeggeri, malcapitati testimoni, sono stati fatti sparire.

Ma lui lo aveva già spiegato. Lo spiega quotidianamente sul suo sito. Il sito che continua a linkare a chiunque gli chieda delle spiegazioni più esaurienti, a chiunque gli faccia una domanda. Continua, minuto dopo minuto, a raccogliere qualsiasi minima informazione venga divulgata e, grazie al suo bias di conferma completamente degenerato, a piegarlo ai suoi scopi. Poco importa che sia, in questo momento, solo un grumo di informazioni parziali e inesatte, un accumulo di ipotesi e domande, più che risposte: lui sa. E’ tutto vero, tutto confermato, tutti lo sanno, ma nessuno ha il coraggio di parlare, solo lui, il grand’uomo, solo lui ha le palle di dire quello che tutti sanno, poco importa che lo faccia alle spalle di centocinquanta persone morte, che non abbia rispetto di niente e di nessuno se non di se stesso e della sua megalomania. Ci sono molte persone che gli danno ragione, e altro che analfabetismo funzionale! Vorrei chiedere a tutti loro cosa hanno nella testa, ma dubito che riuscirebbero a capire la domanda che viene posta loro. Sono solo capaci di dire sì, hai ragione, tu, perché sembri proprio convinto di quello che dici, non hai il minimo dubbio, mica come quegli stronzi che si fanno domande e certe volte cambiano anche idea!
Non importa che non ci sia la minima coerenza in quello che dice, che siano teorie campate in aria di un’assurdità così lampante che solo persone con la stessa forma mentis possano credere a una sola parola.
E’ caduto un aereo e dopo pochi minuti quest’uomo stava usando questa immane disgrazia in cui, ricordo, sono morti bambini e ragazzi, per avvalorare le sue assurde teorie.

Lui, e tutti quelli che seguono la sua pagina Facebook e la sua leadership, scagliati contro un unico grande nemico: le scie chimiche. Loro, gli unici a capire, gli unici ad avere il coraggio di parlare, gli unici a dispiacersi per la morte di 150 innocenti, salvo poi darsi, pochi secondi dopo, pochi commenti dopo, all’insulto selvaggio, allo sport di contare i like di chi ha osato esprimere un dubbio e bloccarlo senza possibilità di replica. A ridere della presunta ignoranza altrui (ho letto “cuota”, “non anno più avuto notizie”, e così via), condividere immagini stupide, e, ovviamente, prendere qualsiasi cosa, veramente QUALSIASI, come conferma delle loro indegnità, e gioire per questo.

Perchè di questo si tratta: indegnità. Come si può sfruttare una disgrazia di questo genere per ottenere visibilità, consensi, like, commenti, denaro? (Ricordiamo che il Signor Nò cerca di vendere libri sulle boiate che scrive, oltre a chiedere donazioni in ogni pagina del suo sito.)
Come si può essere così distaccati dalla realtà da non rendersi conto che ci si dovrebbe solo vergognare? Che ci sono centinaia di famiglie che hanno perso qualcuno, in questo momento, che piangono senza possibilità di consolazione, mentre loro, mettendoci nome, cognome, e la propria faccia, praticamente esultano perché qualsiasi stranezza, in questa faccenda, è la prova che hanno ragione loro?

Centocinquanta morti. Ma non vi vergognate?

Noi non abbiamo niente da debunkerare, al momento, e non sappiamo se riterremo opportuno farlo in un prossimo futuro. Al momento non sappiamo ancora niente; non possiamo sapere; è troppo presto.
Inutile analizzare le prove che questa persona sostiene di avere, confutarle una per una. Non possiamo sapere.
Non abbiamo niente da dire riguardo a questa disgrazia, ma alle persone che cercano di marciarci sopra sì.

Vergognatevi, sciacalli.