La farmacia di Viareggio e i test rapidi

...e l'estinzione dello spirito critico

Sia sulla nostra chat Telegram che sui social, in tanti ci avete segnalato un video che sta circolando molto, un video che non è possibile sbufalare o meno; e vedremo tra poco perché non è importante farlo.

Il video è questo:


Il signore con camice che vediamo nel video, che nelle chat Telegram viene chiamato con nome e cognome e associato al nome di una farmacia di Viareggio, si mette a elencare via via i risultati di alcuni tamponi rapidi. La scatola da cui preleva quei tester è marcata Lungene, un’azienda che produce tamponi anti-COVID. Non metto in dubbio quanto viene mostrato nel video anche se per essere certi al 100% di quanto affermato ci vorrebbe altro rispetto a dei test con scritte a pennarello sopra, ma può tranquillamente essere che in una farmacia del centro cittadino di una delle regioni che durante le feste ha visto un’impennata di casi siano stati fatti così tanti tamponi a soggetti risultati positivi anche con due (e in qualche caso tre) dosi. Più si procede con la vaccinazione a tappeto degli italiani più è probabile che la maggior parte dei contagi avvenga tra i vaccinati.

Un video fatto in maniera seria dovrebbe prima di tutto mostrare quanti tamponi sono stati fatti, quanti di questi sono risultati negativi tra i vaccinati (dividendo quelli con due da quelli con tre dosi) e quanti invece sono risultati negativi tra i non vaccinati. Senza avere il dato di quanti tamponi sono stati fatti in totale, vedere quella scatola e sentire via via la positività e quante dosi di vaccino abbia fatto la persona che è stata testata è assolutamente inutile. È un video inutile per chiunque sia dotato di spirito critico, che subito si accorge del problema, mentre per tutti gli altri quel video è pura disinformazione.

Vedete, alle spalle di quei tamponi positivi ci sarà un numero X di tamponi negativi di vaccinati e un numero Y di tamponi negativi di non vaccinati. Senza il dato X e Y avere gli altri numeri è assolutamente inutile, e il farmacista del video sono sicuro lo sappia perfettamente, o almeno lo spero. Perché non saperlo significherebbe non avere le competenze per fare bene il suo lavoro, saperlo invece significa contare sul fatto che la maggior parte del suo potenziale pubblico non abbia lo spirito critico per rendersene conto. In effetti non so quale delle due eventualità sia peggio.

Il tecnico con il camice, con il suo “Non faccio commenti, dico solo quello che vedo”, è perfetto nella parte di chi finge di essere super partes. Un’interpretazione da Oscar. Ma appunto un’interpretazione, fatta apposta per parlare alle pance della gente che, di fronte a quanto dice il farmacista con tuta e mascherina, fatica a ragionare e si spaventa. Ma il dato che si ricava da quell’elenco di tamponi rapidi è assolutamente inutile.

Va raccontato quanti tamponi sono stati fatti in totale, in che lasso di tempo, in che area del nostro Paese; un altro dato importante è da quanto fossero fatte tutte quelle doppie dosi. Perché è noto da mesi che se sono più vecchie di 150 giorni purtroppo il vaccino perde parte della sua efficacia. Come è noto da mesi che ci vacciniamo per non stare male, per non intasare le terapie intensive, per non rischiare la morte. Ma sono mesi che i medici dell’OMS e dell’ISS spiegano che il vaccino non ci rende immuni dal contagio.

Omettere queste spiegazioni serve a contribuire alla paura e a disinformare.

Non credo di poter aggiungere altro, spero però che abbiate capito perché non fosse importante poter sbufalare il video, se l’avete fatto siete persone dotate di spirito critico.

In caso contrario suggerisco di leggere BUTAC con più costanza.

maicolengel at butac punto it

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