La finta cieca che non è finta…

Solo alcune testate hanno riportato qualche settimana fa una notizia data decisamente male.

Roma, finta cieca incastrata dallo shopping: è la moglie dell’ammiraglio Treu, medaglia d’oro al merito

Questo qui sopra è il titolo del Messaggero. Qui sotto Il Gazzettino:

Finta cieca beccata mentre fa shopping, è la moglie dell’ammiraglio friulano Treu, medaglia d’oro al merito

Mentre invece su un sito serio come Osservatorio delle malattie rare titola:

Scovare i falsi ciechi o calunniare? Paola Morandi Treu ha una malattia rara, la LHON

Io, come sempre ripeto, non sono un medico, ma solo un minuscolo blogger, che ama verificare i fatti. Sia il Messaggero che il Gazzettino riportano abbastanza chiaramente che la signora Paola Morandi soffre della neuropatia ottica ereditaria di Leber. Ma nessuna delle due testate ci spiega cosa sia. Io me lo sono domandato, e in italiano ho trovato la risposta proprio su Osservatorio delle malattie rare. Ma leggere della malattia non è la stessa cosa che documentarsi via video, perché vedere qualcuno che soffre dello stesso disturbo può farci capire in pochi secondi come sia qualcosa di molto particolare. La rete, ai giornalisti validi, offre risorse che 20 anni fa sarebbe stato difficile recuperare.

Risorse che, come il video qui sopra, purtroppo solo sottotitolato in inglese, ci mostrano come chi soffre dello stesso disturbo di Paola Morandi possa vivere in realtà una vita normale. Uno degli intervistati ci spiega di come continui a sciare, giocare a golf e guidare la sua barca. Perché siamo di fronte ad un disturbo particolare, che in molti casi permette di vivere senza bisogno degli ausili di cui necessita un non vedente.

Come spiega il dott. Barboni dell’Ospedale San Raffaele di Milano alla redazione di Osservatorio delle malattie rare:

“Si tratta di una patologia rara e degenerativa che impedisce a chi ne è colpito di leggere, guidare, guardare la tv. La patologia però permette una percentuale variabile di visione laterale periferica grazie alla quale i pazienti più motivati possono mantenere un certo grado di autonomia, che può tradursi nel camminare autonomamente per strada o nel fare sport. Questo grado di autonomia non cancella la disabilità, i pazienti con la LHON sono invalidi civili a tutti gli effetti.

Tutte cose che qualsiasi giornalista avrebbe potuto tranquillamente scoprire senza muoversi dal suo ufficio. Io onestamente avevo solo sentito nominare l’ammiraglio Treu, non fosse stato perché ho letto la notizia nelle segnalazioni, di questa storia non mi sarei probabilmente accorto. Ma ho ritenuto giusto trattarla perché mi ha lasciato l’amaro in bocca. Amo il giornalismo, quello fatto bene, perché trattare un argomento in maniera così superficiale? Oltretutto Osservatorio delle malattie rare ci spiega che i fatti giudiziari, finora, sono stati a favore di Morandi. Difatti:

A Morandi è stata revocata l’indennità di accompagnamento, poi ripristinata dal Giudice  civile (R.G. n. 4390/16 – Seconda sezione lavoro, Giudice Dott.ssa Colli Antonianna) il quale, a seguito di approfondite indagini tecniche, ha confermato la patologia di Paola Morandi condannando l’Istituto, ad oggi ancora inadempiente nonostante l’esecutività del giudicato, alla corresponsione di quanto dovuto all’invalida. Gli stessi medici dell’Inps hanno confermato nelle deposizioni testimoniali assunte, la piena conformità della documentazione medica della periziata signora Morandi. 

Assolta sul fronte civile, non si è invece ancora concluso il procedimento penale, nonostante a fronte della decisione del giudice del lavoro in cui riconosce il diritto dell’invalidità e dell’accompagnamento della sig. Morandi, mancherebbe il presupposto per la configurazione di un reato in sede penale.

 Il 6 aprile 2018 si è tenuta l’udienza dibattimentale dinanzi al Tribunale di Roma, sezione decima penale, dove  il Presidente dell’unione italiana ciechi, chiamato in qualità di teste, ha in particolare dichiarato di muoversi liberamente senza accompagnatore in posti affollatissimi come ad esempio la stazione ferroviaria di Bologna pur essendo non vedente, facendo rilevare quindi che pur vivendo una situazione invalidante, seguendo determinate tecniche è possibile gestire con autonomia la propria esistenza.

Perché non spiegare tutto questo? Il dubbio, perdonatemi, è che ci fosse volontà precisa di attaccare il soggetto in quanto moglie dell’ammiraglio. Ecco, questo è manipolare l’informazione. Sfruttare il giornale per trasmettere notizie che hanno attinenza con la realtà, ma non la raccontano. Anche se una settimana dopo pubblicassi una smentita, il lettore che si è indignato alla prima lettura resterà indignato, e tra sei mesi si sarà dimenticato della smentita (se l’ha letta) ma si ricorderà perfettamente la pseudonotizia.

E la frittata è fatta.

maicolengel at butac punto it
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