La foto da Pulitzer, Fidel Castro, Che Guevara e il contadino

Come vi ho detto sono un po’ stufo di parlare di COVID e pandemia, non che non ce ne sia bisogno. Ma sono sei mesi che il 90% di quanto scrivo riguarda solo Sars-Cov-2. Oggi trattiamo una segnalazione che mi è arrivata completa di debunk, quindi decisamente semplice. La segnalazione riguarda una fotografia condivisa su Facebook durante l’estate e che ha fatto oltre 13mila condivisioni dal profilo originale da cui è stata postata.

La foto, con relativo post, è questa:

Guardate attentamente :Questa foto ha vinto il Pulitzer. Un prete che dà gli ultimi sacramenti ad un contadino cubano proprietario della sua terra, che si è rifiutato di lavorare per il regime Castrista.. È stato fucilato senza diritto di difendersi per ordine del #CheGuevara. Ma questa foto non la vedrete mai stampata su una maglietta.

Il soggetto che la diffonde è un ortodontista, lettore di testate come ImolaOggi e Il Giornale, e follower di grandi vignettisti come Ghisberto. Qualche dubbio sulla sua affidabilità dovrebbe venirci fin da subito.

Non che ci volesse molto, come vi ho spiegato altre volte la ricerca per immagini a ritroso esiste da anni e funziona in maniera molto semplice. Basta aver installata l’estensione di TinEye o di Google Image per vedere in che altri luoghi quella foto è stata pubblicata, e con TinEye anche vedere le prime volte che è apparsa in rete.

E in men che non si dica si arriva sulla pagina del Pulitzer, che ci spiega che il premio Pulitzer nel 1960 è stato vinto da Andrew Lopez di United Press International

For his series of four photographs of a corporal, formerly of Dictator Batista’s army, who was executed by a Castro firing squad, the principal picture showing the condemned man receiving last rites.

Che tradotto:

Per la sua serie di quattro fotografie di un caporale, ex membro dell’esercito del dittatore Batista, giustiziato da un plotone di esecuzione di Castro, la foto principale mostra il condannato che riceve gli ultimi riti.

Non un contadino cubano proprietario della sua terra, bensì un caporale dell’esercito antagonista di Fidel Castro. Sia chiaro, questo non rende meno grave la fucilazione di un uomo disarmato, qualunque fossero le sue colpe. Ma se è così, perché inventare una storia?

Il signore che ha postato la foto, se sa che è stata vincitrice di un Pulitzer, non dovrebbe far fatica a verificare gli altri fatti. Ma evidentemente non è interessato, come non è interessato al fatto che, anche tra i suoi contatti, tanti gli abbiano segnalato in questi mesi che il suo racconto è un falso.

Questo per me è avvelenare, intenzionalmente, il pozzo.
maicolengel at butac punto it
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