La foto del migrante con le cuffie

ARTICOLO AGGIORNATO:

Grazie all’aiuto di uno di voi siamo arrivati a trovare la fonte della foto, il profilo twitter di Open Arms, che pubblicava lo scatto intero il 30 giugno 2018.

L’idea che qualcuno si sia preso la briga di analizzare tutte le foto pubblicate da Open Arms per trovarne una che servisse ad avvelenare il pozzo è a mio avviso segno della pessima deriva che stiamo prendendo.

Ma qualcuno oggi mi ha accusato di fare propaganda, proprio con l’articolo qui sotto. E quindi onestamente vado in un angolo a piangere.

Alcuni profili social, da svariate ore, stanno condividendo una fotografia che ritrae quello che sembra un gruppo di migranti su un canotto o una scialuppa di salvataggio. L’immagine che circola non è una foto intera, ma un dettaglio di una foto più grande. Pessima qualità visiva, molto difficile stabilirne la fonte. Nella foto si vedono alcune persone con giubbetti di salvataggio, uno dei quali con un paio di grandi cuffie audio al collo.

La narrativa ovviamente è che quelle cuffie e quegli occhiali da figo siano la dimostrazione che questi sono finti immigrati che si fanno salvare per questioni di comodo, non per vera necessità.

Chi la condivide è un avvelenatore di pozzi, in malafede. Se così non fosse invece che un singolo particolare sgranato verrebbe condivisa la foto originale, che permetterebbe di risalire alla fonte.

Ma è importante?

Un singolo particolare di una foto dovrebbe essere sufficiente a negare i fatti? I morti durante le traversate, anche quella di pochi giorni fa, scompaiono per merito di uno scatto così? Se rientrate tra quelli che ritengono sia possibile, potete raccontarvela come volete. Ma siete xenofobi.

Un ingrandimento non verificabile non può negare la realtà delle migliaia di altre foto che circolano, dei racconti dei giornalisti che con mano sono andati sulle navi per capire da vicino la situazione.

No.

Non può.

Anche volendo analizzare quel singolo ingrandimento che cosa possiamo trarne? Che storia ci racconta? Che un tizio col giubbetto di salvataggio indossava occhiali da sole e cuffie. Questo significa che stia bene, che abbia soldi? No, è possibile acquistare cuffie di quel tipo in Italia a 10/20 euro. Gli occhiali da sole si trovano sui banchetti a 5 euro.

Non lussi, ma necessità

Chi decide di fuggire dal proprio Paese si porterà ovviamente dietro le cose che gli sono più care e che gli permettono di mantenere contatti coi familiari una volta giunto a destinazione. Non si tratta di lussi o status symbol, ma dell’unico modo di mantenere i contatti. Un dispositivo mobile può essere forse una delle proprietà più care che hanno, magari con una scheda piena di foto di casa, per non dimenticare da dove sono partiti. La stragrande maggioranza di chi parte ha un cellulare. E quando questo può diventare uno strumento per ascoltare anche musica o video è facile che abbiano anche un paio di cuffie, anche se grandi non è detto che siano un oggetto di lusso. Un paio di occhiali da sole, per chi sta pensando d’imbarcarsi su un gommone per andare in mezzo al mare per un numero imprecisato di giorni, è sicuramente una buona idea.

Ma anche fosse?

Ma anche fossero cuffie e occhiali da mille euro questo singolo scatto non ci racconta nulla. Non capirlo significa esser privi di spirito critico. Potrebbe trattarsi di uno scafista che cerca di confondersi tra i migranti, potrebbe essere uno scatto che non ha nulla a che vedere con i soccorsi nella aree SAR.

Potrebbe essere qualsiasi cosa.

Ma non può, quella foto, farci dimenticare tutte le altre foto.
Sapete di quali parlo.

Su BUTAC abbiamo volutamente scelto di non parlarne, chi ha diffuso fotomontaggi relativi all’ultima tragedia del mare a mio avviso merita solo il silenzio, e l’ostracismo da parte della sua cerchia di amici. Che purtroppo, se ben conosco le bolle, saranno invece solidali e condivideranno a loro volta.

Avvelenatori di pozzi

Sfruttando un singolo caso, non verificabile, cercano di diffondere indignazione e rabbia per distogliere l’attenzione dalle centinaia di morti verificate che da qualche tempo avvengono nel Mar Mediterraneo. Uomini, donne, bambini, esseri umani che si vuole dimenticare. In favore di uno con gli occhiali e le cuffie.

Xenofobi, non siete altro.

Pensateci prima di commentare, ho anticipato che non avrei sbufalato nulla. Se arrivate per vomitare odio e rabbia sappiate che a questo giro il banhammer sarà potente. Che onestamente, del parere di chi non è in grado di capire queste considerazioni, ne abbiamo piene le scatole.

maicolengel at butac punto it
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