La Germania non sta dichiarando alcuna emergenza

GERMANIA-SCORTE-EMERGENZA

Tantissimi ci state segnalando ormai da qualche giorno i vari articoli simil complottistici che stanno circolando online.

Germania, il governo ai cittadini: fate scorta di acqua e cibo

Prima dei tragici eventi del 24 agosto era la notizia più virale, poi sono arrivati gli sciacalli, di quelli abbiamo parlato tante, troppe volte, mentre la notizia che arrivava dalla Germania è molto usata dai complottari a dimostrazione che “la Germania sa qualcosa che noi non sappiamo”, ” la fine del mondo è vicina”, “vieni con noi, ti difenderemo”.

La notizia viene messa in evidenza sia da testate serie che da blog esperti nella manipolazione delle notizie, e non essendo la base della notizia una bufala, quale occasione migliore.

La “richiesta” ai cittadini tedeschi viene fatta nell’ottica di un piano per la Protezione Civile (Konzept für Zivilschutz), in tutte le interviste riportate ai quotidiani tedeschi la risposta del governo è sempre stata la stessa. Non si tratta di nessun allarmismo, non si tratta di nessuna previsione/conoscenza di segreti tremendi. Ma solo dell’aggiornamento delle “linee guida” per i cittadini. L’ultima volta che le stesse erano state redatte non si teneva conto di rischi oggi più “concreti” come gli attacchi informatici, che possono bloccare svariati servizi, come acqua ed elettricità (gestite spesso da centraline informatiche collegate alla rete informatica). E in Italia cosa suggerisce la Protezione Civile? In caso di evento che ci costringa ad abbandonare la nostra abitazione questa è la lista di cose che dovremmo avere con noi:

In caso di evacuazione, occorre raccogliere in fretta tutto ciò che potrebbe essere utile per tutti i componenti del nucleo familiare (bambini compresi).

La lista dovrà prevedere, al minimo, il seguente elenco di oggetti: –

  • indumenti: almeno 1 ricambio per persona con abiti comodi, adeguati alla stagione, includendo comunque una giacca impermeabile e antivento –
  • attrezzatura di base: fiammiferi, torcia elettrica con batterie di ricambio, panni, sacchetti di nylon, nastro adesivo, piatti, bicchieri e posate usa e getta, coltello, apriscatole e apribottiglie, un fornello a gas –
  • alimenti e bevande: acqua (almeno 1 litro/giorno per persona) e cibi non deperibili quali: barrette energetiche, frutta disidratata, sale, zucchero, tè, caffè, cibi precotti o liofilizzati, ecc. –
  • medicinali indispensabili, fotocopia delle relative prescrizioni mediche e borsa di pronto soccorso –
  • doppioni delle chiavi –
  • denaro e tessere telefoniche –
  • fotocopia dei documenti personali ed identificativi più importanti

Non c’è nessuno che vi sanziona se non ne siete forniti, sta a voi decidere se correre il rischio di non avere in casa qualcosa della lista qui sopra. Eppure sono convinto che tanti non sono preparati al 100%, o che magari non hanno mai letto lista qui sopra, pur vivendo in un paese che ha zone ad alto rischio sismico, vulcanico e d’inondazioni. La cosa “bella” è che questa è la lista dell’indispensabile da portare con sé in caso di evacuazione. Ma quello da avere in casa comprende quindi tutto quanto sopra, e in più:

Se, invece di dover abbandonare l’abitazione in fretta, il nucleo familiare fosse costretto a soggiornarvi senza uscire per un periodo di tempo superiore al normale, la casa diventa un rifugio che devi attrezzare. Fa’ in modo che non manchi mai una piccola scorta di beni di prima necessità che renda il tuo nucleo familiare autosufficiente il più a lungo possibile e che permetta, in caso di emergenza, di offrire rifugio anche ad altre persone.

Lo sapevate? Non credo, ed onestamente non lo sapevo nemmeno io, perché sono molto più virali gli articoli che fanno allarmismo e sciacallaggio che gli appelli della Protezione Civile. Che guarda caso sempre in queste linee guida dedicate al cittadino spiega anche che:

Durante una emergenza, attorno ad una tragedia o ad una catastrofe, tutti sentono la necessità di analizzare, intervenire, formulare ipotesi, dare spiegazioni, ed è normale che i “media” rendano conto e diano spazio alle voci di tutti. Per non essere indotto in errore, scambiando l’opinione personale di un esperto con una direttiva o una indicazione ufficiale, è bene che ti abitui a distinguere e riconoscere coloro che parlano a nome della Protezione Civile, perché solo loro costituiscono l’unica fonte certa per le informazioni destinate a quanti sono interessati da un evento emergenziale. Essi hanno, nei tuoi confronti, precise responsabilità che altri non hanno.

Torniamo alla Germania per un momento: le polemiche ci sono state anche da loro, anche serie e politiche, l’opposizione ha cavalcato quasi la stessa “disinformazione” che vediamo circolare da noi. Ma non c’è molto di cui parlare, se un paese decide di responsabilizzare i propri cittadini cercando di far loro capire che in caso d’emergenza non possono contare su pattuglie di militari a proteggerli ed accudirli non è un male. La prima linea di prevenzione è sempre la stessa, il cittadino stesso. Più è conscio di quello che lo stato “delega” a lui più sarà preparato nell’affrontare una crisi. Non ci trovo nulla di errato, anzi.

Il nuovo piano per la Protezione Civile, però, non è ancora stato realmente presentato, succederà sabato 27 agosto, dovrebbe trattarsi di un documento di 69 pagine, il progetto viene da una proposta commissionata nel 2012, come spiega Reuters. Appena sarà disponibile sarà nostra cura linkarvelo.

Mi pare chiaro che non ci sia nulla di cui preoccuparsi, magari una scelta che potremmo condividere anche nel nostro Paese, così da farci cogliere meno impreparati di quanto si percepisce.

maicolengel at butac punto it
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