La legge del karma

Joel R. Kallman

Ci sono persone orrende in rete al momento, sono tante, troppe. Sto ovviamente parlando dei tanti sciacalli che vomitano le loro insulse opinioni in rete per convincervi a non vaccinarvi. Che siano ex comici famosi o autonominati criminologi, che siano addetti stampa o giornalisti indipendenti poco conta. Al posto dei tanti dei morti che ci sono stati quest’anno potevano esserci loro e io non ne avrei pianto la dipartita.

Oggi parliamo della testa di legno che ha realizzato questo meme:

La legge del karma – R.I.P. Covid-19: creatore dell’app per monitorare i vaccinati muore due mesi dopo somministrazione vaccino Joel R. Kallman 1966-2021

La cosa che mi fa imbestialire è che probabilmente chi ha realizzato questo meme fa parte della stessa schiera di soggetti convinti che ci siano i poteri forti dietro la pandemia e che sia tutta una montatura. Ecco, fosse così probabilmente Kallman avrebbe fatto parte di quei poteri forti essendo il vicepresidente dell’azienda OracleAPEX, che ha appunto realizzato l’app di tracciamento per i vaccinati distribuita sul mercato statunitense.

La notizia è vera, Kallman è morto due mesi dopo la prima vaccinazione fatta il 26 marzo, ma non ha mai fatto la seconda dose: si è ammalato di COVID-19 e non si è più ripreso fino alla morte, avvenuta il 24 maggio 2021. Aveva solo 54 anni. Era una persona in buona forma fisica.

Lo so che mi ripeto, ma notizie come questa dovrebbero spingervi a voler fare quel dannato vaccino, la COVID-19 può colpire anche chi sta bene, anche chi è in forma. Come ho già riportato un amico mio coetaneo, molto più in forma di me, è mancato ormai dieci giorni fa, dopo due mesi in terapia intensiva. Lui non era arrivato a fare la prima dose di nulla. Si è ammalato di COVID-19 a 48 anni ed è morto. Ogni volta che sento quegli imbecilli che insistono nel sostenere che la COVID-19 è una semplice influenza li vorrei prendere a testate. Una semplice influenza non uccide gente in buona forma fisica a 48 anni. E nemmeno a 54.

Sui blog dei suoi colleghi viene spiegato che il fatto che tre giorni dopo il vaccino Joel sia stato ricoverato per COVID-19 significa che era già stato contagiato prima d’aver fatto la prima dose. Purtroppo il vaccino è medicina preventiva, non una cura per la COVID-19. Se sei già stato contagiato, l’hai presa e hai una forma grave (come è successo a Joel o al mio amico), purtroppo l’unica è sperare che passi. Perché ad oggi, come mi sono stancato di spiegare, non esiste una cura per la COVID-19, checché dicano immani teste di legno in giro per la rete.

Non credo sia necessario aggiungere altro, conto che la fida Noemi abbia rimosso un po’ della mia rabbia da quest’articolo. Ma non l’avesse fatto siamo giustificati.

maicolengel at butac punto it

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