La liquidazione per i non rieletti

Questa è davvero una sbufalata flash, ma tocca farla visto che l’indignazione delle masse è sempre dietro l’angolo.

Mi viene segnalato un tweet che riporto:

, , , e molti altri (soprattutto ) : 45mila€ circa come liquidazione perché non rieletti. Si chiama “sostegno per il reinserimento lavorativo”, peccato che molti che lo percepiranno sono già in età da pensione

Il testo viene da un articolo dell’Huffington Post, che a sua volta scopiazzava da un articolo de Il Giornale (che però non viene linkato, ma solo citato).

L’articolo de Il Giornale titola:

Da Alfano alla Finocchiaro: premio da 26 milioni agli ex

Camera e Senato versano la «liquidazione» a chi non è stato rieletto. La quota è di 45mila euro a legislatura

C’è però un piccolo problema, il tweet di partenza e l’articolo dell’Huffington Post evitano completamente di menzionare questa frase de Il Giornale:

In ogni caso, la cifra viene finanziata dagli stessi contributi dei parlamentari senza veri oneri a carico del bilancio dei due rami del Parlamento. Ma parliamo pur sempre di soldi pubblici.

Per capirci meglio, se v’indignate già per gli oltre diecimila euro di stipendio lordo dei nostri parlamentari non potete indignarvi anche per queste liquidazioni. Sono esattamente la stessa cosa. Dai diecimila lordi ogni mese 780 euro vengono trattenuti come fondi per la liquidazione. Quando non si viene rieletti s’intasca il malloppo, che per una legislatura di 5 anni è di 46800 euro. Quindi si tratta di soldi che gli stessi parlamentari hanno accantonato negli anni.

Quella definizione “sostegno per il reinserimento lavorativo” è usata di proposito per far indignare il lettore, ma non si tratta affatto di questo, bensì di una liquidazione trattenuta sulla stessa busta paga del parlamentare. Nessun sostegno extra.

Fa sorridere l’attacco nei confronti del PD in questo caso, perché è ovvio che molti non rieletti siano tra quelli che alle elezioni hanno avuto percentuali basse. Ma tutti i membri della passata legislatura, se vogliono, possono chiedere a fine mandato di avere la propria liquidazione, che siano o meno rieletti. Poco conta che siano PD, Lega, PdL o 5 stelle. Il trattamento è lo stesso per tutti. Cercare indignazione dando a intendere che sia un favoritismo nei confronti di un partito piuttosto che di un altro è squallido. Dimostra il livello di disinformazione (perché sia l’articolo de Il Giornale che quello dell’Huffington fanno questo) a cui siamo arrivati. Poco conta che Il Giornale spieghi tra le righe che si tratta di trattenute sulla busta paga, i toni sono comunque indignati.

Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it

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