La lotteria di Tiangong1

Perché parlo di lotteria? Perché le probabilità che uno dei pezzi della stazione spaziale cinese che sta precipitando sulla terra colpisca un essere umano sono davvero basse.

La Stampa, con l’aiuto del CNR, ha pubblicato alcune ore fa un articolo decisamente completo che spiega la situazione, ma il sensazionalismo la fa da padrone, come sempre, su certe testate.

Ci raccontava La Stampa:

Quanto è grande il rischio rappresentato da un rientro incontrollato?  

La soglia di attenzione comunemente adottata a livello internazionale corrisponde a un rischio estremamente ridotto per un singolo individuo che risiede in un’area sorvolata dal satellite. La probabilità corrispondente di essere colpiti da un frammento è infatti un numero piccolissimo, dell’ordine di uno su centomila miliardi. Confrontata con i rischi cui andiamo incontro nella vita di tutti i giorni, si tratta di una soglia bassissima. La probabilità di essere colpiti da un fulmine è 130mila volte maggiore, mentre quella di rimanere vittima di un incidente domestico, nei Paesi sviluppati, è più grande di tre milioni di volte. In oltre sessant’anni di attività spaziali, nessuno è mai rimasto ferito per il rientro incontrollato di un oggetto artificiale dall’orbita terrestre.

Volendo esiste modo di vedere in diretta il percorso della stazione spaziale per essere aggiornati in tempo reale. E chi sta seguendo questa caduta sarà in grado di dare informazioni più precise sull’area interessata man mano che la stazione si avvicina alla Terra.

Su Space.com ci viene data l’unica avvertenza importante:

“The odds of space debris hitting you are less than one in 1 trillion. Surviving debris from Tiangong-1 might be carrying or be comprised of toxic materials. CORDS experts advise that it is best to not touch any space debris or breathe in any vapors it may release,” according to the orbital debris and reentry study group.

I detriti della stazione che arrivano a terra possono essere tossici, meglio non toccare nulla e allontanarsi per non respirare vapori che possano essere rilasciati dagli stessi.

Quest’immagine di Space fa capire perché sia complesso capire con precisione dove andranno ad impattare i possibili detriti:

Nella fase di rientro la stazione si disintegra con pezzi che, a causa della violenza del rientro in atmosfera, possono colpire un’area che può arrivare ad essere di quasi 2mila chilometri In lunghezza per 70 in larghezza (140mila km quadrati – grazie Tommy per la precisazione). Ma le possibilità che ci colpiscano sono inferiori a quelle di vincere la lotteria.

Come spiega Focus:

CON QUANTO PREAVVISO SAREMO AVVERTITI? Nelle ultime 36 ore della caduta sarà possibile escludere dalle aree a rischio fino al 97% dei territori dapprima interessati. In questo modo sarà per esempio possibile escludere l’Italia dai territori potenzialmente a rischio.

C’è una cosa che credo pochi abbiano presente: almeno una o due volte all’anno capita che detriti fuori controllo colpiscano il nostro pianeta. Anche di peso e dimensioni simili a quelli della Tiangong1. Nel 2015 cadde sulla terra il Progress M-27M, dopo aver fallito la sua missione. Anche il Progress aveva una massa grande, molto simile a quella della stazione cinese, non ha impattato contro aree abitate, non ha causato danni. Probabile che succeda lo stesso con la Tiangong1.

Su ABC News Australia le cose venivano spiegate con molta tranquillità.

Ma si sa, non è con la calma che si fanno grandi numeri sui click. Spaventare o non informare la gente invece funziona benissimo. Qui potete trovare un bel video, purtroppo non condivisibile sul blog, realizzato da Space.com.

maicolengel at butac punto it
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