La macchina che cura il 90% dei tumori

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In tanti mi state segnalando un articolo che sta circolando in versione copia e incolla su tantissimi blog di contro(pseudo) informazione.

A Pavia la macchina che cura i tumori al 90% MA NESSUNO NE PARLA.

Come già spiegato nelle tante guide antibufala, quando si passa una notizia con CAPS LOCK il segnale rosso della fuffa schizza subito altissimo, se poi si fa leva sulla possibilità che sia una notizia “segreta” suonano in contemporanea tutti gli allarmi.

Ma siamo di fronte all’eccezione che conferma la regola. Lo so, parrà impossibile ma questa non è tutta fuffa. Anzi, c’è perfino da andarne orgogliosi. Vediamo di raccontare meglio i fatti.

Il CNAO è una realtà, operante a Pavia dal 2011, ha un suo bel sito internet, che racconta esattamente cosa fanno, come fa anche l’articolo mal titolato che sta circolando tanto.

Il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) è una struttura innovativa e tecnologicamente avanzata, voluta dal Ministero della Salute con Legge n° 388 del 23.12.2000, per il trattamento di tumori radio resistenti o non operabili, mediante l’uso di ioni carbonio e protoni. Nella sala sperimentale, nelle aree dedicate e nei laboratori si effettuano anche attività di ricerca clinica, radiobiologica e traslazionale.
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Ovviamente sul sito del CNAO le spiegazioni sono tante, al punto da perdersi.
Cercherò (da non medico) di darvene un sunto che sia comprensibile a tutti: per curare i tumori solitamente si usano i fotoni (raggi X), purtroppo nel farlo oltre a danneggiare il tumore che stiamo attaccando danneggiamo anche i tessuti che vi stanno attorno, più il tumore è in profondità più siamo costretti ad intervenire, e danneggiare. Perché i fotoni colpiscono molto di più in superficie che dove arrivano, hanno un picco che decresce più si va in profondità, quindi per trattare al meglio possibile un tumore i danni nelle zone attraversate possono essere ingenti.
Per questo si è pensato di provare ad usare invece che i fotoni gli adroni, che hanno particelle più pesanti, e hanno un picco maggiore rilasciato in profondità, permettendo così di arrivare a tumori che sono considerati intrattabili con le altre terapie.
Quali sono gli svantaggi? Il sito del CNAO non lo spiega chiaramente, ma sul blog del dott. Salvo di Grazia è stata pubblicata una bella scheda che spiega bene e in parole povere vantaggi e svantaggi della terapia adronica usando ioni di carbonio e protoni. L’articolo da cui riporto alcuni punti è a firma Simone Marini, ingegnere biomedico, lo trovate appunto su MedBunker.
Prima di tutto, i costi. Per generare gli adroni serve un acceleratore di particelle, non è mica roba da poco (ne parliamo meglio più avanti), mentre la radioterapia può essere fatta con apparecchiature ben più economiche. Ovviamente, anche il costo di un’applicazione di terapia adronica (da 578 a 1300 Euro) è maggiore di quello dell’irraggiamento tradizionale (da 190 a 407 Euro) , ma naturalmente su questi costi grava anche la natura sperimentale della cura.
La terapia adronica è una tecnica ancora sperimentale, in corso di studio al momento, mentre l’irraggiamento con i tradizionali raggi X è una tecnica consolidata da anni di pratica e già ottimizzata da decine di studi. Anche se le pubblicazioni sull’efficacia della terapia adronica sono decine, vi sono tuttavia alcuni studi che indicherebbero come marginali i vantaggi della terapia adronica rispetto al tradizionale irraggiamento.
Solo il tempo e l’evidenza statistica ed empirica degli esperimenti ci diranno di più. L’idea di base dell’adroterapia è sicuramente interessantissima, ed esistono già centinaia di casi documentati di applicazioni di terapia adronica a diversi casi particolarmente ostici di tumore con esiti molto positivi: tumori pediatrici, tumori all’occhio, alle ossa, al cervello, al tratto gastrointestinale, alla prostata, ai reni, ai polmoni, al seno.
Quindi sì, la terapia adronica è una realtà, è documentato possa funzionare, ma non tutti i tumori sono trattabili con la stessa. La boutade che il 90% dei tumori è curato dalla terapia è il classico caso di sensazionalismo attiraclick, ma è vero che esistono pochissimi centri al mondo per il trattamento con gli ioni pesanti, tre in Giappone, uno in Cina, una in Germania e il nostro Centro nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia.
C’è da andarne fieri!
Nessuno tiene nascosta la cosa, chiunque può inviare la propria documentazione per una valutazione preliminare, basta inviare la documentazione clinica a serviziomedico@cnao.it.
E per concludere in bellezza, qui volendo potete donare per supportare il CNAO!
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La ricerca ha bisogno del vostro aiuto, per un mondo con meno malattie incurabili!
Direi di avervi fornito tutte le informazioni del caso.
maicolengel at butac.it
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