La merenda di Pomezia

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Premesso, come già detto non voglio fare politica in periodo elettorale quindi qui si tratterà solo di giudicare la notizia evitando qualsiasi riferimento ai partiti politici di appartenenza di sindaco e detrattori dello stesso, poco c’importa per chi tifino, l’importante è cercare di passare la notizia nella maniera corretta.

Come viene girata la notizia:

Pomezia, sindaco xxx: “Dolce solo a chi paga di più”. xxx: “Vergognoso”

che ad una prima lettura sembra significhi che i bambini sono stati divisi in due, chi paga per il dolce e chi no…e che durante il pasto solo chi paga riceve l’amato dolcetto mentre chi non ha pagato non riceve nulla. Ma nella maggioranza degli articoli che circolano l’inghippo viene spiegato abbastanza chiaramente (peccato non lo facciano partendo da titoli meno ad effetto) usando le parole del Sindaco stesso:

La scorsa estate, alcuni rappresentanti dei genitori ci hanno chiesto un menu più corposo e uno più leggero, volevano spendere di meno. A me è sembrata una grande discriminazione: vogliamo che tutti abbiano gli stessi piatti. A pranzo tutti i i bambini mangiano la stessa cosa. – E’ a merenda che qualcuno riceverà il dolce. – Ma gli altri  avranno già la merenda da casa, dove è la discriminazione?

Nel leggere in realtà la stessa dichiarazione riportata dai giornali si nota come abbiano cercato di confondere la acque usando la parola dessert e la parola pasto; ma non è che i bambini in mensa si vedranno con due menù diversi, la diversificazione avverrà solo per la merenda pomeridiana dove alcuni la riceveranno dalla scuola (pagata) altri, invece, la porteranno da casa. Capite la sciocchezza? Io ho una certa età, ma quando andavo a scuola era normale vedere bimbi che prendevano la merenda dalla bidella e altri che avevano la merenda da casa (io spesso facevo parte dei secondi, e con gioia, visto che il panino con la marmellata fatto dalla mamma era più buono e più ricco di qualsiasi merendina confezionata mi potessero proporre).

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Detto ciò il provvedimento non è stato deliberato ieri ma come riporta il sindaco stesso dalla sua pagina Facebook:

…un provvedimento che abbiamo deliberato in consiglio comunale il 27 dicembre 2013. Si, avete letto bene, il 27 dicembre 2013. Tramite la delibera n. 77 del 2013, in consiglio comunale abbiamo inteso dettare le linee di “indirizzo per la gestione del servizio di ristorazione scolastica. Tra questi indirizzi era contenuto: “erogare due diverse tipologie di menù ove, sempre nel rispetto per entrambe delle Linee di Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica, una delle due preveda una riduzione delle portate e, conseguentemente, si abbiano due diverse fasce di prezzo; nell’importo definito a base d’asta per singolo pasto il prezzo più alto dei due dovrà dovrà essere inferiore a quello oggi riconosciuto alla Ditta attualmente affidataria del servizio, mentre il più basso sarà obbligatoriamente del 10% in meno dell’altro”

Che la cosa sia stata tirata fuori SOLO per fare propaganda elettorale da parte della fazione avversa mi pare ovvio, a dimostrazione che (come già detto) tutta la politica italiana fa cadere le braccia, specie quando si usano questi mezzucci di bassa lega a coprire il fatto che nessuno abbia davvero presentato programmi decenti per le elezioni europee, si vota anima e core, com’è tipico degli uTonti appassionati di condivisioni folli!

La morale è sempre quella…fai merenda con Girella… (cit.)

son proprio curioso di vedere a questo giro per chi mi accuserete di votare, tra febbraio ed oggi ho difeso e attaccato più o meno tutti i principali protagonisti dei movimenti politici italiani…ma niente, per alcuni sono un comunista di emme, per altri un grillino e qualcun altro è riuscito a darmi del fascista…

maicolengel at butac punto it