La Mission Impossible del complottismo: capire le fonti

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Questo pezzo non è una guida come alcuni dei recenti post di butac.it, parliamo sì di uno degli aspetti importanti del complottismo, ma analizzando un caso specifico. Come sempre, ribadisco che non ho nessun titolo che mi dia più autorevolezza di altri, ma faccio quello che molti non fanno quando gli viene data una informazione: indagare, andare oltre. Uno dei trucchi classici, e aggiungerei più riusciti, è quella di non citare fonti: chi legge o ascolta non ha lo sbatti di andare a cercare quali siano le fonti, quasi sempre accetta quello che legge/ascolta e si crea la propria opinione. A furia però di non citare fonti qualcuno comincia a porsi delle domande, quindi scatta il secondo metodo: citare fonti a caso. Possibilmente autorevoli, lunghi, in inglese, noiosi e senza spiegazione. Un grande maestro di questo è un “giornalista” che ho già trattato in altre occasioni, non ho nulla contro di lui nel senso stretto, è semplicemente uno dei tanti, ma è un drago in questo campo, cioè dare degli assaggini di fonti per rendere quello che dice più importante, ma senza mai raggiungere una conclusione.
Argomento? Provate ad indovinare. Bravi: le scie chimiche. In realtà non vi annoierò sui dettagli, ma, come dicevo, analizzando le fonti.
Post del 15 Maggio

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Per gli esperti di regime che se ne infischiano degli effetti collaterali, è un genocidio a “fin di bene”, mentre imperversano negazionisti prezzolati e/o dementi. Dalla teoria alla pratica: «II problema della trasformazione artificiale delle condizioni meteorologiche» è il titolo che si legge negli Annali di Geofisica, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (volume 16, numero 4, datato1963).

Attenzione: l’autore non è un sovversivo, un “complottista”, uno “sciachimista”, o peggio ancora un terrorista, bensì un generale dell’Aeronautica militare italiana, tale Antonio Serra. Non uno qualunque, ma il capo per anni del Servizio Metereologico dello Stato italiano. Ecco tra l’altro cosa riferisce l’alto ufficiale:
«Risultati molto promettenti delle tecniche di nucleazione artificiale dell’atmosfera, finora adoperate, per riconoscimento quasi unanime, si sono avuti dalle cosiddette formazioni nuvolose orografiche e semiorografiche, cioè legate alla presenza di catene di montagne e di colline sufficientemente alte, mentre nelle zone di pianura i risultati ottenuti non sono statisticamente apprezzabili. Ciò potrebbe far pensare alla possibilità di operare su regioni di montagna o di collina, al fine di creare riserve idriche in bacini di raccolta, occorrenti poi per la irrigazione delle zone piane. Non vi è dubbio, alla luce dell’attuale conoscenza, che esperimenti del genere siano promettenti di fecondi risultati, sia nel campo della ricerca puramente scientifica che delle pratiche applicazioni. Sono esposti brevemente i principali piani ili esperienza di laboratorio e campali realizzati dal 1947 al 1960 relativamente alla modificazione artificiale delle condizioni meteorologiche in generale e della induzione artificiale delle precipitazioni atmosferiche. Successivamente sono descritti i principi su cui sono fondate le tecniche più note sulle operazioni di induzione provocata delle precipitazioni atmosferiche. Infine sono trattati brevemente gli aspetti del suddetto problema ancora aperti alla ricerca e le varie possibilità pratiche di intervento dell’uomo sulla modificazione artificiale delle condizioni meteorologiche».
Ovviamente nessuno ha mai definito quelle che vengono chiamate scie chimiche un “genocidio a fin di bene” perchè i genocidi, per ovvi motivi, non possono essere definiti a fin di bene (forse persone di un certo tipo possono fare quella associazione di idee) e se davvero ci fosse un genocidio in atto credo che lo noteremmo. Il problema della popolazione europea non è la mortalità, infatti sale l’aspettativa di vita, ma si sono ridotte la nascite, trend già notato dagli anni 70, molto prima delle scie chimiche. Ci viene proposta poi la prima pagina di questo testo e dopodichè un estratto. Una delle cose che odio di più è vedere un articolo con tutte le fonti in coda, è un metodo vecchio che non sfrutta lo strumento che abbiamo davanti: non si sta leggendo un libro o una tesi, ma un ipertesto quindi posso linkare la fonte direttamente mentre la sto citando. Il lettore legge e può confrontare o approfondire l’originale in tempo reale. Mettere 14 link (alcuni ripetuti, altri sono link al suo stesso blog) in fondo al testo è come non averli messi. Se voglio approfondire devo cliccare su ognuno e scoprire dove mi porta, se ancora mi ricordo cosa stessi cercando. Potrebbe sembrare solo un problema di stile, ma non è altro che un metodo per scorare il lettore ad approfondire. Quindi il testo completo è consultabile qui. Parla della “inseminazione” delle nuvole. Quel termine altisonante nel testo che non viene minimamente spiegato, “nucleazione artificiale”, non è una spaventosa tecnologia aliena, ma, detto nella maniera più terra terra, vuol dire far diventare le nuvole pioggia, quindi creare una precipitazione. Da Wikipedia
Il fenomeno della nucleazione, assieme all’accrescimento, è uno dei meccanismi attraverso cui avviene la cristallizzazione, ovvero il passaggio dallo stato liquido a quello solido
Il testo parla delle sue osservazioni su questi sistemi ancora pionieristici per far piovere, raccontando i metodi e sostanze utilizzate e i risultati ottenuti in Italia: il temibilissimo sale marino e lo iouduro d’argento; risultati alcune volte soddisfacenti, altre incoraggianti mentre altre volte inconcludenti. Bene, che ha a che fare con le scie chimiche? Siamo ad un bivio logico importante: viene linkato, male, un testo vecchissimo e facilmente reperibile su come, o meglio su come si è tentato di, creare le precipitazioni da delle nubi con determinate sostanze (cosa risaputa) e lo si associa ad una tecnica capace di far piovere o non far piovere a comando, indifferentemente dalla presenza o meno di nuvole con sostanze di tutt’altro tipo o, a scelta, per ucciderci tutti. Non dimentichiamoci che loro sanno di cosa siano fatte le scie chimiche, come però lo sappiano non si sà. Loro sanno quale sia lo scopo (almeno centomila), come però ne siano venuti a conoscenza non lo sapremo mai. Il fatto che l’abbia scritto un “alto ufficiale” (quindi sono alti ufficiali quando serve a loro, ma esperti di regime prezzolati e dementi negli altri casi) lo rende interessante, certo, ma è una prova a sostegno di qualsiasi tesi? NO, privo di logica.
Non è tutto: dal 1961 al 1972  Nasa e Max Planck Institute hanno condotto esperimenti segreti sulla Sardegna, appunto senza il consenso popolare, iniettando il tossico bario nell’atmosfera.
All’improvviso la bomba, che poi sparisce nel nulla. Nel testo il Generale Serra non racconta assolutamente niente di questi test. Fonti e dettagli? No, qua neanche a pagarlo, ma ne aveva già parlato tempo fa dicendo che la NASA avrebbe ammesso le sperimentazioni segrete. Qua non ha neanche messo il link perchè nel documento probabilmente la gente avrebbe trovato queste informazioni
bario
Lo scopo di questi esperimenti era di poter studiare il plasma, cioè lo stato della materia più diffuso nell’universo, in una maniera impossibile da fare in laboratorio (è spiegato anche nelle uniche due pagine linkate sulla sua pagina!) ad una altezza tra i 150 e i 260Km, quindi stiamo parlando di un’area  tra la Mesosfera e la Termosfera, oltre al fatto che la Sardegna era solo una delle zone scelte, ed era da dove partivano i vettori per portare il materiale a quelle quote. Quindi sì, era “sulla Sardegna” in senso lato e senza dubbio “appunto” con l’autorizzazione delle autorità
Atmosfera
Quanto hanno a che fare gli esperimenti di inseminazione delle nuvole raccontate dal Generale Serra con gli esperimenti sul plasma della Max Planck Institute (for Extraterrestrial Physics)? NIENTE, assolutamente niente.
Il termine chemtrails è un neologismo inventato dall’aviazione militare degli Stati Uniti d’America. Infatti, l’US AIR FORCE nel 1996 ha pubblicato il rapporto conclusivo AF 2025: “La conquista  del tempo…”.  In concreto: la capacità di scatenare precipitazioni, nebbie e tempeste sulla Terra per modificare le condizioni meteorologiche. In altri termini,  la produzione di condizioni meteorologiche artificiali, compresi terremoti e cataclismi di ogni genere, rientra in un pacchetto integrato di tecnologie militari. Un’insospettabile e formidabile arma ambientale. La manipolazione del tempo atmosferico può essere diretta contro nazioni nemiche o “nazioni amiche” senza che se ne rendano conto, può essere usata per destabilizzare sistemi economici, ecosistemi e agricolture, può sconvolgere i mercati finanziari e delle materie prime.
Da un bel pezzo la scienza accademica e ufficiale è stata asservita dal complesso militar-industriale. Alla voce H.A.A.R.P.: già nel 1987 Bernard J. Eastlund, a tal proposito, aveva depositato e registrato un illuminante brevetto.
Infatti nel “rapporto conclusivo” non viene mai utilizzato il termine chemtrails, mai. Non è un rapporto come viene inteso di solito in ambienti militari (“relazione inoltrata da un funzionario agli organi superiori o competenti su cose riguardanti le proprie funzioni e responsabilità”), ma più uno studio su come si potrebbero evolvere in un’ottica militare le tecnologie, e l’utilizzo di queste, della modifica del clima, precipitazioni e nebbia, a favore degli USA (ovviamente in quanto prodotto da membri dell’esercito statunitense) e alleati. Anche questo segretissimo, ma soprattutto
This report contains fictional representations of future situations/scenarios. Any similarities to real people or events, other than those specifically cited, are unintentional and are for purposes of illustration only. This publication has been reviewed by security and policy review authorities, is unclassified, and is cleared for public release.
È un lavoro di fantasia, o meglio è una speculazione su come potrebbe evolversi lo scenario in base alle conoscenze del tempo e su cosa si potrebbe ottenere, anche affrontando i problemi legali e morali. È importantissimo sottolineare alcune cose: innanzitutto NON SI PARLA DA NESSUNA PARTE DI TERREMOTI e inoltre NON C’È ALCUN ACCENNO AI TERREMOTI. Oltretutto questo “pacchetto integrato di tecnologie militari“, citando direttamente il “rapporto” proposto, non esiste

[…] artificial weather technologies do not currently exist.

Quali tecniche e tecnologie vengono illustrate e spiegate per il controllo del clima? NESSUNO, è semplicemente come l’altra recente news sulla invasione di zombie degli ultimi giorni, semplicemente uno scenario che è stato analizzato. Gli autori del testo supportano questa visione, ma non è un manifesto degli illuminati per la distruzione del mondo. A dire il vero si sostiene anche lo scopo umanitario di queste tecnologie in un’ottica di tutela delle vite (soppressione per esempio di uragani) e di fornitura di acqua nelle zone bisognose. E lui ci vede genocidi. Anche qui butta nella mischia Bernard J. Eastlund, parlando di un suo brevetto, per poi uscire dalla scena. Il brevetto suppongo sia questo dato che non ci sono link a corredo, cioè

Method and apparatus for altering a region in the earth’s atmosphere, ionosphere, and/or magnetosphere

Non ci spiega nulla di come questo sia negativo o significativo o quale relazione abbia con le scie chimiche, sfruttando un nome altisonante e il fantomatico HAARP, senza far capire al lettore di cosa stia parlando. A parte che questo brevetto rende le nuvole di bario inutili per lo scopo preposto, si parla di un sistema per interagire con la Ionosfera e la Magnetosfera, argomento trattato anche nel testo dell’esercito citato prima, in quanto queste parti della atmosfera sono importanti per le comunicazioni a lunga distanza. Anche la Ionosfera si estende tra la Mesosfera e la Termosfera, mentre la Magnetosfera è ancora più in alto, quale legame possono avere con le scie chimiche? NESSUNO, ovviamente. Sarebbe bello però sapere esattamente cosa intendeva dire indicando questo brevetto, ma ci ha lasciati con questo mistero.

In seguito, nel 1997, in un convegno in Sicilia (Erice) organizzato da Antonino Zichichi, uno dei padri folli del nucleare, Edvard Teller, presentò il progetto “Global Warming and ice Ages”Che ben presto divenne operativo in gran parte del mondo. Ed è sotto i nostri occhi, sotto forma di scie chimiche dal 2002. Infatti, il 19 luglio 2001, mentre a Genova con Fini in cabina di regia, il governo totalitario e di regime procedeva alla mattanza di manifestanti pacifici e nonviolenti, mister Berlusconi e mister Bush firmavano un accordo segreto di sperimentazione climatica. Il piano criminale con il beneplacito dei presidenti della repubblica  (al contempo capi delle forze armate tricolori, tali Ciampi e Napolitano) non è mai stato né arrestato né denunciato dai successivi governanti: Prodi, Monti, Letta. Anzi, un certo Matteo Renzi addirittura, prima di sedersi a palazzo chigi, ha annunciato alla trasmissione Ballarò della Rai, la pena del trattamento sanitario obbligatorio per gli avvistatori delle cosiddette scie chimiche.

Il testo di Edvart Teller è interessante e anche qua non centra una sega con le scie chimiche, almeno non con quelle che vengono indicate come tali. In questo testo vengono esposti vari metodi per diminuire, o all’occorrenza aumentare,  la radiazione solare assorbita dalla terra in alternativa alla diminuzione drastica, e secondo lui più costosa, delle emissioni di gas serra, principalmente CO2. Tutti i sistemi proposti suggeriscono di creare uno strato protettivo a diverse altezze
There are three obvious choices for deployment-sites for scatterers on scales of interest for insolation modulation. One is the terrestrial stratosphere, the second is in a low-Earth orbit (i.e., an orbit whose radius may be as much as twice the radius of the Earth), and the third is a position along the line between the centers of the Earth and the Sun (approximately one hundred times the Earth’s radius distant from the Earth).
Per ottenere una diminuzione delle radiazioni solari si potrebbe “inserire” questo materiale o nello spazio, tra il Sole e la Terra, o in orbita o nella stratosfera. Nonostante indichi la stratosfera come la soluzione meno costosa viene sottolineato quanto sia poco pratica chimicamente per via dei grossi flussi di raggi ultravioletti e l’interazione dell’ossigeno, soprattutto l’ozono. Sostanze proposte per l’atmosfera? Diossido di zolfo, anidride solforica, acido solforico, nessuno di questi li ho mai sentiti associati alle scie chimiche (invece capita di sentir parlare di globuli rossi e sperma). Il grande spauracchio alluminio viene citato, ma, a differenza della verità spacciata dagli sciachimisti sulla sua tossicità, viene addirittura detto
Alumina, like sulfate, is ubiquitous in the terrestrial biosphere, and its stratospheric injection seemingly poses no significant environment issues
Cioè tutte le sostanze citate essendo “naturali” non sono un problema di natura ecologica. Una cosa importante però da dire è che questo studio viene presentato come un testo sacro della geoingegneria, ma in realtà
The views and opinions of authors expressed herein do not necessarily state or reflect those of the United States Government or the University of California, and shall not be used for advertising or product endorsement purposes.
cioè è solo uno studio fatto per conto del Governo e della Università della California, e  non è altro che un insieme di idee da valutare. Invece ci viene detto che “divenne operativo in gran parte del mondo”. Quando? Come? Chi? Chi lo dice? Dove sono le prove? Se fosse così sarebbe per sconfiggere il cambio climatico, NON per avvelenare la popolazione,  quindi perchè sarebbe negativo? Dove sono le risposte? Il resto sono deliri senza alcun senso (i manifestanti pacifici e non violenti non erano quelli che venivano picchiati, ma questa è un’altra storia).
La Nato ha trasformato l’Europa in una gigantesca camera a gas. E’ in atto da 12 anni un avvelenamento di massa con sostanze tossiche aerodisperse, quali alluminio, bario, torio radioattivo, nanoparticolato metallico e polimeri artificiali. Le analisi realizzate in Francia recentemente non lasciano più dubbi. E’ in corso l’avvelenamento quotidiano di milioni di ignare persone. E’ in atto un crimine contro la vita, contro l’ambiente, contro l’umanità. E va arrestato ad ogni costo.
Quali analisi e cosa dicono? Adesso parli di sostanze contenute nelle scie e non porti fonti per ciò? Mah. Arrivati alla fine di questo capolavoro del nulla abbiamo visto in azione questi classici della “controinformazione”:
  • Fonti citate male: non hanno attinenza con quello che è l’argomento proposto o addirittura lo smentiscono, sono inconcludenti e non sono analizzate, lasciando al lettore il compito di dedurre quali informazioni siano contenute ed elevandole a “prove” senza esserle e
  • informazioni vitali non approfondite: quelle che dovrebbero essere le informazioni chiave sono trattate in poche parole e non viene fornita nessuna prova a loro sostegno

Questo pezzo è un ottimo esempio di come venga fatto il contrario di quello che sarebbe logico aspettarsi perchè questo fenomeno possa essere considerato degno di attenzione, situazione che trovo ridicola. Si prendono decine di informazioni, le si mettono nel frullatore e il prodotto viene sbattuto online in attesa che qualcuno abbocchi. Io mi sono letto tutti i testi indicati, non sono neanche lunghissimi in realtà, ma quanti di voi andranno a leggerli? È proprio questo il punto. Poteva anche non linkarli oppure linkare a dei numeri di Topolino o ad una pagina bianca perchè la stragrande maggioranza della gente non li leggerebbe oppure non farebbe la fatica di cercare di capirli. Perchè leggere e capire non sono la stessa cosa.

Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.

neilperri @ butac.it
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