La moschea della Lindt

LINDTMOSCHEA

Sono dieci anni che la Lindt ha una linea di prodotti venduta con immagini che richiamano l’atmosfera fiabesca de Le Mille e una notte. DIECI ANNI. Le forme sono varie, ma l’aspetto è ovviamente arabeggiante.
Quest’anno però in seguito a ciò che sta succedendo con i terroristi daesh l’azienda produttrice di cioccolato si è trovata sotto il fuoco delle critiche e delle minacce di boicottaggio da parte dei tanti uTonti che hanno visto nel calendario dell’avvento una rappresentazione di una Moschea.
Peccato che sia una solenne sciocchezza:
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Perché li chiamo uTonti? Ma perché evidentemente non si rendono conto che se il prodotto si chiama 1001 Weihnachts Traum è ovvio che debba avere un aspetto che richiami il mondo arabo, e che sono appunto 10 anni che questa linea è in commercio senza che nessuno se ne sia mai lamentato.

Arrivare oggi a lamentarsi della cosa senza spiegare nulla sulla linea di prodotti dimostra l’assoluta ignoranza e stupidità del consumatore finale e dei tanti che hanno riportato la cosa su blog e testate nazionali ed internazionali.
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Come ci raccontava Giornalettismo qualche giorno fa:

LINDT E LA STORIA DELLA MOSCHEA: CHE NON E’ UNA MOSCHEA

La notizia è arrivata anche in Italia ma il palazzo orientale è diventato una moschea. Cosa molto lontana dall’edificio persiano. A nulla sono valse le spiegazioni della società sui social:

Gentile Luisa ci teniamo a informarla che quanto raffigurato sul calendario dell’Avvento a tema “Le Mille e una Notte” non è una moschea, bensì le architetture tipiche del periodo storico e culturale della nascita di Cristo e dell’arrivo dei Re Magi.

E ancora…

Gentile Andrea Questo prodotto è disponibile sul mercato tedesco da oltre 10 anni e si annovera tra i classici Lindt del periodo natalizio. Ci rammarica sapere di aver urtato la sensibilità dei nostri consumatori. Rispettiamo le origini culturali del Natale e della nascita di Cristo e ci dispiace per l’incomprensione.

La Lindt è intervenuta rispondendo ad ogni critica. Una ad una. E c’è chi, fra i commenti, sta con la casa dolciaria. E la difende. «Grandissima Lindt – commenta Nicolas – per la scelta di rispondere civilmente a tutta queste “persone”. Ora so a quale marchio affidarmi per regali, pensierini, e perché no anche per chiudere un occhio sulla dieta. Ho sempre avuto grande stima per la vostra qualità, ora la ho anche per il vostro marketing».

maicolengel at butac.it
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