La NASA ammette l’esistenza di chemtrails e geoingegneria?

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Quando alcune notizie si fanno spazio in alcuni circoli (chiamiamola controinformazione) un paio di nomi fanno capire quasi subito che la notizia è o falsa, o artefatta o reinterpretata. Il classicissimo è il Vaticano, ma la NASA non è da meno. Notizia freschissima sarebbe l’ammissione della NASA della esistenza delle chemtrails, le famigerate scie chimiche, e che degli scienziati pazzi potrebbero ricattare il mondo.

Ora, scherzi a parte, è quello che riportano alcuni siti: truthstreammedia titola proprio NASA Expert: Chemtrails Are Real and Rogue Geoengineers Could Blackmail Earth, non so se i blog italiani abbiano già attinto alla storia, ma se così non fosse non ci vorrà molto. Quindi facciamo subito chiarezza, perchè l’argomento è in realtà molto complesso e molto importante. Avviso che il pezzo è lunghetto, ho supersemplificato data la complessità dell’argomento, ma merita il vostro tempo.
Innanzitutto questa conferenza è del 14 Febbraio 2013. Già più di 1 anno fa, quindi il termine “news” non si può proprio applicare, e il video è usufruibile gratuitamente da qui. Sono 90 minuti comprese le domande del pubblico che meritano di essere guardati da cima a fondo, ma sono in inglese, spiegato in maniera magistrale ed accessibile a tutti, ma è lungo. Questi fattori, sia combinati che presi singolarmente, sono dei grossi ostacoli. Guardo una partita di calcio, un bel film o una conferenza di un ingegnere del JPL che parla di come ridurre la CO2 della atmosfera?
Seconda cosa, Riley Duren non è proprio della NASA, ma è membro del JPL, Jet Propulsion Laboratory. Ma non è la stessa cosa? No, un parallelo si potrebbe fare con l’Arma dei Carabinieri e l’Esercito Italiano. Un Carabiniere è membro di una forza militare, ma non è la stessa cosa di un membro dell’Esercito. Pignoleria? Sì, ma ho già avvisato più volte di essere pignolo.
Terzo: cosa avrebbe detto?

Droughts, famine, chemtrails and the global game of risk: geoengineering is real, and inevitable part of the future, when science tries to orchestrate nature in the name of taming climate change, while experts argue over who will make the rules in the global governance of weather modification and geoengineering.
Could a rogue billionaire tinker with the delicate balance of our Earth? Might a mad scientist even “weaponize” weather control to wield power over the planet? Who calls the shots, and who watchers the modifiers?
Everything is possible, warns Riley Duren, Chief Systems Engineer at NASA’s Jet Propulsion Labs. Chemtrails and geoengineering are no longer the things of conspiratorial speculation or retro science fiction – they are the scenarios shaping the world to come as science contemplates how far is too far for man to go in the name of a global environmental crisis?

Su truthstreammedia trovate anche un video dove si estrapolano solo le parti riguardanti l’opzione di iniezione di sostanze nell’atmosfera, tagliando qua e là per tirare fuori quello che si vuole: fargli dire che c’è gente che sta già irrorando l’atmosfera e che questi individui potrebbero ricattare il mondo. Il mio consiglio è di guardarvi il video originale, prendetevi del tempo, perchè è il modo migliore per rendersi conto della manipolazione, non del clima, ma degli intenti del video. Davvero, basta guardare il video per capire che non stia parlando delle chemtrails, e i problemi affrontati sono molto reali e importanti.

Per chi non volesse guardarlo o vuole partire preparato.

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Duren innanzitutto non sta parlando a nome della NASA o della JPL, ma a titolo personale, usando ovviamente le sue conoscenze e strumenti della NASA stessa. Il punto è che la NASA non ha una posizione attuale riguardo alla geoingegneria, sta esprimendo la sua visione personale. Come riportato nella slide, il fatto di affrontarne i rischi non vuol dire dare supporto alla geoingegneria! Altro punto importante: la geoingegneria non è una parola inventata dagli sciachimisti, infatti l’autore della conferenza attribuisce la nascita di questo termine agli anni ’50, intendendo con essa tutta la manipolazione da parte dell’uomo dello stato naturale della terra, dei mari e del cielo. Anche se la conferenza si intitola “Geoengineering and Climate Change” è, e lo dice più volte, più sulla importanza del diminuire/eliminare la CO2 che sulla geoingegneria stessa. Nel video spiega il come si sia arrivati allo stato attuale, dove si potrebbe andare a finire (probabilmente male), che cosa sia possibile fare con interventi diretti (la geoingegneria appunto) o di mitigazione e quali siano i parametri da valutare, sia come risultati da ottenere che sistemi di controllo. La irrorazione con velivoli è tra l’altro il tipo di intervento diretto a cui da meno peso in assoluto data la poca praticità e in nessun momento conferma o lascia intendere che qualcuno lo stia già facendo. Gli unici interventi che sono stati elencati come già effettuati su piccola scala da società private riguardano l’accrescimento del plancton.

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Vengono elencate un sacco di tecniche possibili o in fase di studio per ridurre il riscaldamento globale, perchè in parole povere è di questo che si sta parlando, diminuire la CO2 e CH4 nella atmosfera. Se anche si volesse leggere in maniera totalmente soggettiva quello che viene raccontato come una ammissione delle chemtrails, lo scopo dichiarato è quello di salvare il mondo, riducendo il riscaldamento globale, l’esatto contrario di quello che i sostenitori della follia sciachimista ci dicono da anni. Infatti secondo le grandi menti dietro al complotto mondiale lo scopo sarebbe avvelenarci con metalli pesanti, o virus, trasformarci in ibridi alieni o roba del genere (basta consultare qualsiasi blog alternativo). Anche a volergli dare una chance viene esposto il problema della popolazione mondiale, ma considerando che continuiamo ad aumentare da decenni vuol dire che siano veramente scarsi o incapaci di perpetrare la strage. Quello che viene sostenuto maggiormente è il dover mitigare, cioè ridurre la produzione di gas serra, mentre la geoingegneria dovrebbe affrontare due problematiche come il rimuovere dalla atmosfera questi gas o diminuire l’assorbimento di  radiazione solare (quindi meno calore), o aumentare la riflettività della terra (albedo nella slide).

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La situazione è molto complessa e tutti gli interventi necessari dovranno essere valutati anche relativamente all’impatto economico e sociale. Bisogna stabilire quali possano essere i punti “di non ritorno” (tipping point) e i sistemi per identificarli, effettuare simulazioni relativi ai singoli interventi. Il problema più grande è che non esista modo al momento di sapere i risultati alla lunga distanza delle varie tecniche presentate (che non sono tutte) e degli effetti combinati che si potrebbero avere. Un esempio sono le “centrali di raccolta CO2” che ovviamente necessitano di energia per funzionare, quindi che impatto avrebbero loro stessi sull’inquinamento e a livello economico?
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Questo diagramma rende l’idea della complessità della situazione e dove la mitigazione, l’adattamento e la geoingegneria entrino in gioco. Per quanto riguarda i “rouge geoingeneers” (geoingegnieri fuori controllo, o scienziati pazzi senza coscienza per gli sciachimisti) Duren intende dire che senza un nuovo modo di pensare incentrato sulla Terra piccoli gruppi o Nazioni potrebbero muoversi verso tecniche specifiche senza considerare la situazione globale e di come effetti collaterali possano dare un risultato negativo. Nel video spiegando una differenza tra Finlandia e Norvegia fa anche una battuta su come delle renne giganti potrebbero essere una soluzione (esagerazione voluta). Mostra anche un estratto di Futurama dove l’arcinemico del dottor Farnswoth, il dottor Wernstrom, viene incaricato della soluzione del riscaldamento globale creando uno specchio gigante che riflette i raggi solari, che però si rompe e fa dei danni incredibili. Questo è quello che intendeva: che bisogna evitare di cercare soluzione facili o non coordinate perchè potrebbero fare più male che bene. Semplice.
Ribadisco che guardare tutto il filmato possa solo farci bene: rendersi conto di dove si stia andando a finire, di come si possa risolvere, e di come ci sia speranza è molto costruttivo. Capire che si debba diminuire i consumi e gli sprechi è fondamentale per le prossime generazioni. Manipolare le parole della gente per tirare acqua al proprio mulino è triste e dimostra ancora, se ce ne fosse stato mai bisogno, di come il cercare i complotti  da tutte le parti serva solo a distogliere l’attenzione dai veri problemi. Antivaccinismo, medicine alternative nonsense, le scie chimiche, gli animalardi, il populismo antieuropeo, il razzismo ecc. ecc. servono solo a distrarre dai veri problemi. 
Spero di aver aiutato chi voleva vederci più chiaro, e spero di aver dimostrato ancora una volta che l’unico modo che hanno gli sciachimisti di argomentare sia quello di inventarsi le cose.
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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