La regione Lombardia e la cannabis

E affermazioni che potrebbe aver fatto la bisnonna

Su Twitter il 25 novembre l’account ufficiale del Consiglio della Regione Lombardia su Twitter ha pubblicato questo post:

Aumentano giovani e studenti che fanno uso di droghe. Cominciano dalla cannabis e finiscono nell’eroina, passando da droghe sintetiche e cocaina. Lo ha detto @simonefeder della Comunità Casa del Giovane che ha incontrato da remoto la Commissione Antimafia @MonicaForteM5S
Il grassetto per mettere in evidenza una frase è mio. Simone Feder, citato dal Consiglio regionale della Lombardia, combatte battaglie importanti, molte mi trovano d’accordo, come ad esempio il suo attuale impegno per la prevenzione della dipendenza da slot machines. Purtroppo la frase postata dalla Regione mi trova in grosso disaccordo, e non sono l’unico.

Cominciano dalla cannabis e finiscono nell’eroina

Siamo sicuri che quanto detto sia vero? Esiste un documento sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, un documento dedicato in toto alla cannabis, s’intitola:

The health and social effects of nonmedical cannabis use

Si tratta di una lettura interessante, che suggerisco sia ai membri del Consiglio regionale della Lombardia sia a Simone Feder. Nel testo ad esempio ci raccontano di come la cannabis dia molta meno dipendenza di altre sostanze:

Il rischio di sviluppare la dipendenza tra coloro che hanno usato cannabis è stata stimata al 9% negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90 (Anthony, 2006) rispetto al 32% per la nicotina, il 23% per l’eroina, il 17% per la cocaina, il 15% per l’alcol e l’11% per gli stimolanti.

Nicotina e alcol in Italia sono legali, ma risultano più facili a generare dipendenza, la nicotina fino al 32% (lo so bene dopo due mesi senza una sigaretta ndmaicolengel), l’alcol quasi il doppio della cannabis. Questo però non viene detto, e magari si propende per condividere un articolo come questo pubblicato giusto l’altro giorno, dove si parlava di alcol e giovani come binomio possibile.

Sempre nel documento dell’OMS, dove l’uso delle droghe pesanti non viene associato all’uso di cannabis, in compenso viene fatta c’è qualche altra associazione:

In developed countries the major social and contextual factors that increase the likelihood of initiation of cannabis use are drug availability, the use of tobacco and alcohol at an early age

Ovvero nei Paesi come il nostro il fatto che si beva alcol e si fumino sigarette già da giovani è una predisposizione al successivo consumo di cannabinoidi. Ma dirlo significa attaccare due settori dove lo stato guadagna un sacco, quindi meglio omettere, no?

Il documento dell’OMS è di 113 pagine, e vi viene evidenziato come la cannabis sia dimostrato che causa meno problemi di altre sostanze (appunto alcol e nicotina) che danno pesante dipendenza. Dispiace che un Consiglio Regionale condivida il parere di uno psicologo e non quello della comunità scientifica internazionale, oltretutto nascondendo da Twitter le risposte in cui si fanno notare le indicazioni delle istituzioni sanitarie in contrasto con quanto affermato.

Oltretutto esistono anche studi, peer reviewed, che sostengono che l’uso di cannabis sia associato a una minore predisposizione all’uso di droghe da iniezione

Non credo sia necessario aggiungere altro, la mia non voleva essere una difesa dei cannabinoidi, ma solo un mostrare come si faccia un uso sistematico di due pesi due misure, basato più su leggende urbane e disinformazione che su vera scienza e ricerca.

maicolengel at butac punto it

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