La Repubblica e il fracking

fracking-terremoti

Oramai non c’è quotidiano che eviti di dare le notizie con titoli approssimativi o ad effetto perché sappiamo tutti che se il titolo non acchiappa rischia di non essere letto. Poco importa se passiamo informazioni errate. Ecco l’articolo del 24 Aprile 2015
fracking
 

“Usa, c’è un legame tra il fracking per estrarre petrolio e l’aumento dei terremoti”
Pubblicato dall’Unites States Geological Survay uno studio che dimostra come in Oklahoma gli eventi sismici siano diventati “centinaia di volte più frequenti” a causa di questa tecnica di estrazione

Linkare le fonti è sempre buona cosa

100 punti a chi indovina se il giornalista abbia messo il link allo studio. Bravi, non l’ha messo. Lodevole lo sforzo di mettere il link al sito USGS, ma non era troppo complicato inserire il link qui o direttamente al pdf.

Non voglio difendere il fracking, o per essere più corretti l’hydraulic fracturing, ma lo studio e i commenti sul sito USGS sono abbastanza chiari nell’indicare un’altra attività come possibile e probabile fonte delle scosse “non naturali”, cioè l’iniezione di acque di scarto. E non sono la stessa cosa. Andiamo a prendere una frase molto semplice

Many questions have been raised about whether hydraulic fracturing—commonly referred to as “fracking”—is responsible for the recent increase of earthquakes. USGS’s studies suggest that the actual hydraulic fracturing process is only occasionally the direct cause of felt earthquakes.

Cioè

In molti si sono chiesti se il fracking possa essere responsabile per il recente aumento di terremoti. Gli studi dell’USGS suggeriscono che le attività di fracking possano essere una causa diretta dei terremoti solo occasionalmente.

Ma perché questo studio? Negli ultimi 7 anni c’è stato un grande aumento dei terremoti oltre il magnitudo 3 negli States e si sta cercando di capire cosa abbia portato a questo aumento
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Come vedete la frequenza è stata costante fino a circa il 2009. Dopodiché si è verificato un aumento notevole della attività sismica soprattutto nelle zone dove sono presenti “injection wells” che si occupano dello smaltimento di “wastewater”, cioè (sempre dal sito USGS)

Wastewater that is salty or polluted by chemicals needs to be disposed of in a manner that prevents contaminating freshwater sources. Large volumes of wastewater can result from a variety of processes, such as a byproduct from energy production. Wastewater injection increases the underground pore pressure, which may lubricate nearby faults thereby making earthquakes more likely to occur. Although the disposal process has the potential to trigger earthquakes, most wastewater disposal wells do not produce felt earthquakes.

Non sono un geologo

In parole povere – non sono un geologo – queste acque di scarto vengono iniettate nel sottosuolo all’interno di strati di roccia impermeabile per evitare che questa possa contaminare le falde acquifere. Quello che però può succedere, ed è l’argomento dello studio, è che questa stimoli delle aree più deboli delle rocce, portando a possibili terremoti. Il dubbio che viene espresso è che per quanto questa pratica possa indurre terremoti, solo una piccola parte di questi “mulini” sembra provocare questi fenomeni.
Tralasciando il problema ambientale sulla contaminazione delle acque – non perché l’NWO non voglia che ne parliamo, ma semplicemente non viene affrontato dallo studio in questione – va detto che nel documento parlano del possibile aumento sismico dovuto al fracking,

Although most fluid-induced earthquakes that are large enough to be felt are the result of wastewater disposal by deep injection, there are an increasing number of reports of felt earthquakes caused by hydraulic fracturing

È importante capire che le due attività sono differenti e che anche il fracking sta venendo monitorato per poter sviluppare uno schema che permetta di distinguere tra i terremoti “naturali” e quelli indotti dalla attività umana, scopo e titolo dello studio.
Come tradizione il giornalista di Repubblica nel titolo dice una cosa e nella prima riga dell’articolo corregge il tiro.

“Usa, c’è un legame tra il fracking per estrarre petrolio e l’aumento dei terremoti”
C’è un legame tra la crescita del numero dei terremoti e alcune tecniche di estrazione degli idrocarburi che comportano l’iniezione di grandi quantità di acqua e altri fluidi nel sottosuolo.

Queste iniezioni di acque non hanno sempre come scopo la estrazione di idrocarburi. Ovviamente usare il termine fracking rende molto di più in Italia per via dei trascorsi in Emilia. Il consiglio che diamo è di leggersi il documento, non è così complesso, se vogliamo farci una idea di prima mano.
Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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