La restituzione degli 80 euro


Noto con dispiacere che far di conto va sempre meno di moda e sono tanti gli amici che senza leggere nulla, senza verificare nulla si sono abbandonati alla condivisione di articoli e immagini di questo genere:

In questo caso circola col logo (non ufficiale) 5Stelle, ma articoli e servizi come questo stanno circolando su svariate testate e pagine a sostegno di questa o quest’altra fazione. Lo scopo è chiaro, guerra al governo con ogni possibile arma.

Vediamo di essere veloci chiari e precisi. Il bonus da 80 euro deve essere restituito da quanti?

Secondo ANSA:

…circa 966.000 hanno dovuto restituire integralmente il bonus in sede di dichiarazione, mentre 765.000 soggetti hanno dovuto restituire solo una parte del bonus ricevuto. Si tratta di contribuenti titolari di ulteriori redditi che li hanno portati a superare la soglia fissata per avere diritto al beneficio, oppure l’imposta dovuta è risultata inferiore alle detrazioni.

Quindi 765000+965000= 1731000

Ma quanti erano stati beneficiati dal bonus?

Sempre secondo ANSA:

11,9 milioni di soggetti

Quindi, se la matematica non è un opinione 11900000-1731000=10169000, ovvero oltre 10 milioni di italiani hanno ricevuto un aumento di circa 960 euro all’anno. Per chi ha necessità credo che possano fare una certa differenza, ci si pagano due mesi d’affitto a canone concordato in una prima periferia di città come Bologna. Mica bruscolini. Ci si paga tutto l’anno di pasti all’asilo di un bimbo. Quindi assodato che solo una piccola parte di quelli che hanno ricevuto il bonus l’ha dovuto restituire è vero che tra di loro alcuni erano i “più poveri”?

Fisco & Tasse ci riportava già l’anno scorso un comodo schema che spiega bene la situazione:

Quindi per ripetere sia mai che sui cellulari l’immagine non sia chiara. Sotto agli 8mila euro non si accedeva ad alcun bonus, in quanto le detrazioni sono superiori all’Irpef dovuta. Sopra i 26mila non si riceve nulla. Tutti gli altri ne hanno accesso automatico, se rispettano fin da subito i tre criteri necessari, ovvero:

  1. rientrare in specifiche categorie di reddito (lavoratori dipendenti e alcuni redditi assimilati)
  2. avere un’Irpef lorda superiore alle detrazioni da lavoro
  3. avere un reddito complessivo inferiore ad una determinata cifra (per il 2015 era di 26mila euro)

Gli altri che volessero accedere prevedendo entrate inferiori ai 26mila euro se alla fine dell’anno dovessero sforare saranno costretti a restituire quanto ricevuto in esubero. Non ci vedo nulla di anormale.

Nulla per cui indignarci, se non per fare pseudopolitica basata su slogan e indignazione, come ne vedo fare continuamente da qualche anno a questa parte (ben prima che nascesse BUTAC) o forse, purtroppo, è sempre stato così.

maicolengel at butac punto it
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