La ricetta medica urgente

RICETTAURGENTE

Questo post che vedete qui sotto sta girando da un po’ di tempo sui social network. L’immagine è databile a gennaio 2016 come si vede abbastanza chiaramente, per esser più precisi il 27 gennaio 2016 è la data in cui la ricetta è stata emessa.

13382184_1006247576096018_2787091_n

La mamma che l’ha postato online vuole indignare la gente, sostenendo come sia uno scandalo che una visita urgente necessiti due mesi di attesa, mentre passando da Intramoenia ci vogliono pochissimi giorni. Intanto per chi non lo sa vorrei spiegarvi cosa sia Intramoenia, lo faccio con le parole riportate sul sito del Ministero della salute:

La libera professione intramuraria chiamata anche “intramoenia” si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Il medico è tenuto al rilascio di regolare fattura e la spesa, come tutte le spese sanitarie, è detraibile dalle imposte. Le prestazioni sono generalmente le medesime che il medico deve erogare, sulla base del suo contratto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la normale operatività come medico ospedaliero. Le prestazioni erogate in regime di intramoenia garantiscono al cittadino la possibilità di scegliere il medico a cui rivolgersi per una prestazione.

Ma la cosa che mi ha fatto un po’ sorridere è che la mamma in questione sappia cosa vuol dire intramoenia, ma non si sia preoccupata minimamente di verificare la ricetta che ha in mano. La richiesta di visita otorinolaringoiatrica non è affatto urgente, visto che la casella in alto a destra con la U non è barrata in alcuna maniera. C’era urgenza? Probabilmente sì, visto che la parola URGENTE è tra le annotazioni, ma forse era il caso di spiegarlo al medico che ha compilato la stessa.

Come è spiegato qui, le modalità d’erogazione di una prestazione sanitaria seguono regole precise:

Per ottenere una prestazione sanitaria convenzionata è necessaria la richiesta del medico del SSN (impegnativa).
Per le prestazioni riabilitative è necessaria una visita specialistica dal fisiatra che rilascia l’impegnativa per le prestazioni. Le prestazioni devono essere eseguite presso la stessa struttura in cui è stata fatta la visita.
Il ticket deve essere pagato al momento dell’accettazione per le visite specialistiche o al momento del ritiro del referto negli altri casi.
Per le prestazioni di Fisiatria e di Densitometria ossea vi sono limitazioni specifiche.
Il medico è tenuto a scrivere sull’impegnativa: nome, cognome ed età dell’assistito; codice fiscale; l’indicazione di eventuali esenzioni; l’indicazione terapeutica; la classe di priorità della prestazione; la prestazione richiesta e il motivo della stessa; data, timbro e firma del medico. La stessa impegnativa non può essere usata per prestazioni esenti e non esenti.
impegnativa

Classi di priorità

Liste d’attesa per le prestazioni convenzionate.
La nuova legge regionale (DGR n. 600 del 13/03/2007) prevede che il medico indichi sulla ricetta la classe di priorità della prestazione richiesta.
U – Urgente: eseguibile solo al pronto soccorso.
B – Breve: da eseguire entro 10 giorni.
D – Differita: visite da eseguire entro 30 giorni ed esami entro 60 giorni.
P – Programmabile: entro 180 giorni.

Mentre sulla ricetta della signora mamma nessuna delle caselle è sbarrata, quini la visita rientra tra quelle programmabili entro 180 giorni dalla data di richiesta. Questo significa che il medico pur avendo scritto URGENTE non ha compilato il modulo nella maniera corretta, errore suo, non del Servizio Sanitario Nazionale; il sistema se usato nella maniera corretta funziona, peccato che non tutti siano capaci di farlo.

Voi mi direte: eh vabbè ma se c’è scritto urgente cosa cambia? Cambia, perché quei cedolini sono letti da un computer che verifica i campi necessari, se uno di questi manca il sistema non può inventarsi altro. Quindi errore umano, sicuramente fastidioso, ma fare gli indignati verso l’intero servizio sanitario quando l’errore è di una singola persona, perdonatemi, ma è squallido.

La storia però ci serva da esempio, quando state prenotando una visita medica, verificate che il modulo sia stato compilato nella maniera corretta, prima d’indignarvi con tutto il sistema.

Michelangelo Coltelli aka maicolengel at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche il costo di un microscopio elettronico!