La ricostruzione della tv russa del crollo del ponte Morandi


Una sbufalata da due minuti.

Sta circolando molto un video (ripreso malamente dallo schermo di un dispositivo mobile – ma si può, nel 2018? Ci arriveremo dopo…):

Lo si spaccia come possibile video del crollo. Ma come già spiegato (senza fonti alcune, e evidentemente senza verifiche) dal Secolo XIX, si tratta della ricostruzione digitale fatta da Channel One Russia. Qui estratto da me:

Potete trovare l’estratto inserito in uno dei TG di Channel One qui, al minuto 9:24. In qualità decente appare chiaro che si tratti appunto di qualcosa fatto in computer grafica. E questo ci porta al punto: chi ha condiviso quella versione tremolante da telefonino l’ha fatto apposta, per divertirsi? Per vedere l’effetto che faceva? Per avvelenare il pozzo con assurde teorie del complotto? Per farsi due risate alla faccia vostra? Sono tutte risposte plausibili, ma solo una è quella che ritengo corretta: lo fa perché è uno sfigato, uno che vuole attirare l’attenzione perché non ha altro modo per farlo, allora lo fa sfruttando una tragedia appena accaduta. E lo fa perché può contare su legioni di inesperti digitali a fargli da eco, da cassa di risonanza, e la viralità diventa totale.

Se ho un video che vale la pena condividere lo faccio nel migliore dei modi, non esiste una singola ragione per cui debba, nel 2018, essere una ripresa malferma, sfocata, in bassa qualità. Quando vedete video di questo tipo dovete comprendere da subito che c’è qualcosa che non quadra. Non hanno senso alcuno. Va benissimo essere curiosi, ma prima bisognerebbe imparare a discernere.

maicolengel at butac punto it
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