La Sapienza e il microchip sensoriale corporeo…

Un falso comunicato smentito dalla stessa università

Negli ultimi giorni, a partire da venerdì, ha circolato questo screen che attribuisce alla Sapienza Università di Roma l’iniziativa di “agevolazioni per l’installazione di microchip sensoriali corporei per studenti e personale”, con tanto di incentivi economici per chi volesse aderire alla sperimentazione.

Comunicazioni e avvisi del 6 ottobre 2021 Agevolazioni a favore di studenti e personale della “Sapienza” per installazione di microchip sensoriali Si comunica che è stata attivata la seguente agevolazione riservata agli studenti e al personale della Sapienza per l’installazione di microchip sensoriali corporei capaci di monitorare lo stato di salute individuale. La sperimentazione 2021-2022, della durata annuale, partirà nel mese di gennaio. Coloro che vorranno aderire all’iniziativa dovranno essere in possesso della certificazione verde vaccinale e comunicare il proprio nominativo al CMO entro e non oltre il 21 novembre 2021. Sono pervisti incentivi economici per i partecipanti. Comunicato spedito da InfoSapienza

L’amica Sofia Lincos ha contattato InfoSapienza che ha smentito di aver inviato tale comunicato, dichiarandolo un fake.

Quando vedete una comunicazione di questo tipo, scrivere ai diretti interessati per chiedere lumi è sempre una buona pratica: non solo saprete se la comunicazione è partita da loro, ma starete anche segnalando che circola qualcosa a loro nome così che, se lo ritengono opportuno e ce ne sono i presupposti, possano agire di conseguenza.

Tra coloro che hanno diffuso la bufala sui social anche la signora Adriana Webber, estremista di destra che senza aver mai interagito con noi ci ha bloccato da tempo. Ma grazie ai colleghi di Open esiste l’archiviazione del suo post (che ora a quanto dicono risulta rimosso):

Non riteniamo sia necessario aggiungere altro, la nostra velocissima sbufalata è stata pubblicata una prima volta sulla nostra pagina Facebook venerdì 8 ottobre alle ore 17:40, ripresa poi nel fine settimana dai colleghi di Bufale .net.

La Redazione di BUTAC

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