La scienza non si fa con le ordinanze

Sono anni che dobbiamo ripetere questo concetto: un tribunale non è un luogo dove si fa scienza, ma al massimo dove si applica la legge sulla base dell’interpretazione della stessa fatta dal magistrato.



In tanti ci avete segnalato il caso dell’ordinanza del Tribunale ordinario di Firenze che ha sospeso il provvedimento dell’ordine degli Psicologi della Toscana che vietava a una loro iscritta di esercitare la professione in quanto non vaccinata.

L’ordinanza del giudice Susanna Zanda non è particolarmente lunga, ed è evidente che è stata emessa sulla base di un giudizio scientifico in contrasto con il giudizio dell’Istituto Superiore della Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Salute.



Nell’ordinanza sono presenti frasi come queste:

…prevalere numerico delle infezioni e decessi proprio tra i soggetti vaccinati con tre dosi…



…considerato che un consenso informato non è ipotizzabile allorquando i componenti dei sieri e il meccanismo del loro funzionamento è, come in questo caso, coperto non solo da segreto industriale ma anche, incomprensibilmente, da segreto “militare”

Potremmo estrapolarne altre, ma queste ci bastano per poter affermare che l’ordinanza è stata emessa basandosi su dati non compresi nella maniera corretta.

Non ho alcuna intenzione di aggiungere altro, non sono un esperto di giurisprudenza e quindi lascio ulteriori considerazioni a Paolo TuttoTroppo, che è anche un avvocato. Peccato non aver visto lo stesso rigore e attenzione sulle tante testate che hanno trattato l’ordinanza in questione nelle scorse ore.

maicolengel at butac punto it

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