La sospensione degli sfratti, il Tribunale di Roma e…

...l'illegittimità del DPCM di Conte

Sul Quotidiano del Lazio, a firma redazione, è stato pubblicato un articolo che titola:

Il Tribunale di Roma getta l’ombra della illegittimità costituzionale sui DPCM di Conte

Capisco perché han firmato redazione, nessuno aveva il coraggio di mettere la firma sotto a un articolo che non ha né capo né coda. La segnalazione stavolta ci è arrivata da uno dei legali che segue BUTAC (grazie amica mia).

Vediamo di chiarire quanto viene malamente riportato come prova dell’illeggittimità dei DPCM. Ci racconta il Quotidiano del Lazio:

Quella che fino a ieri era sembrata la iniziativa folkloristica di un giudice di provincia, è stata invece ripresa da uno dei tribunali più importanti d’Italia, quello di Roma, (Giudice dr. Alessio Liberati) che con ordinanza del 16.12.2020 è andato veramente a fondo della faccenda.

Lo spunto è nato in una causa di sfratto per morosità in cui l’inquilino si opponeva al proprietario deducendo i mancati introiti causati dalla pandemia e dai ripetuti provvedimenti restrittivi del Governo, i DPCM appunto.

Il Tribunale, di fatto, ha rigettato l’opposizione dell’inquilino, giudicando illegittimo il rifiuto di corrispondere il canone di locazione sul solo assunto della esistenza della pandemia e della ridotta capacità lavorativa.

Io sono un piccolo proprietario immobiliare, mi ero letto con attenzione il DPCM sulla sospensione degli sfratti, e leggendo quanto riportato da QDL ho subito avuto il sospetto che stessero spiegando le cose ab mentula canis.

Il DPCM di Conte non vieta gli sfratti ma sospende l’esecuzione degli stessi. Per dirla in maniera ancora più appropriata: il DPCM blocca la fase esecutiva della convalida di sfratto e non la fase di convalida giudiziale. Quindi io proprietario posso sfrattare il mio inquilino, che potrà scegliere se andare via o restare, conscio che, fino a fine sospensione della fase esecutiva dello sfratto, nessun ufficiale giudiziario andrà a farlo andare via di casa.

Non mi sembra così complesso. Mi è bastato far funzionare i miei neuroni per accorgermi subito del problema dell’articolo del Quotidiano del Lazio. Come è possibile che a nessuno della redazione questo elemento sia saltato agli occhi? Alla domanda mi sono risposto da solo: il Quotidiano del Lazio è diretto da Francesco Vergovich, conduttore di “Un giorno speciale”, talk show mattutino di Radio Radio, il canale che fin dall’inizio della pandemia ha cavalcato l’information disorder in maniera sistematica. Puro avvelenamento del pozzo, senza mai smentire le tante notizie errate che hanno dato nel corso dell’anno. Non dovremmo esserne sorpresi visti quanti degli ospiti della Radio sono tra gli idoli dei negazionisti della pandemia. Come questa gente venga lasciata libera di avvelenare il pozzo mi sfugge.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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