La presunta riduzione di ore di storia dell’arte non trova alcun riscontro nei nuovi programmi introdotti con la Riforma della scuola secondaria di secondo grado. Rispetto infatti al precedente ordinamento nel liceo scientifico il totale delle ore dedicate alla storia dell’arte, integrato con il disegno tecnico, è rimasto assolutamente invariato anche se l’orario è stato rimodulato.
Nel liceo classico il vecchio ordinamento prevedeva un’ora di storia dell’arte in terza e quarta e due ore in quinta. Dopo la Riforma le ore di storia dell’arte sono state aumentate a due per tutti gli anni del triennio.
La Riforma ha inoltre esteso lo studio della storia dell’arte inserendola in tutti i programmi dei nuovi licei che sono stati creati: il Liceo delle scienze umane, il Liceo Linguistico, il Liceo Musicale oltre naturalmente il Liceo artistico che è stato profondamente riorganizzato. Anche nelle scuole medie, dopo la Riforma Moratti, era stata inserita l’ “educazione artistica” che prevede non solo il disegno ma anche elementi di storia dell’arte.
Non c’è stata alcuna riduzione nei programmi della scuola media per questa disciplina. Nelle scuole secondarie superiori non può essere fatto alcun confronto organico con la miriade di sperimentazioni (oltre 800) che avevano numerosi modelli orari e si differenziavano l’uno dall’altro sia nelle ore che nelle discipline, rispetto agli ordinamenti sui quali è intervenuta la Riforma.
Non vi è dubbio che le notizie riportate siano prive di fondamento.
E’ un dato di fatto, ed è anche un merito della battaglia condotta negli ultimi anni dalla nostra Associazione, che la Riforma Gelmini abbia portato – nei regolamenti attuativi – ad un incremento della storia dell’arte nel Liceo Classico Tradizionale (passando dalle precedenti 4 ore complessive del triennio: 1+1+2, alle attuali 6 ore: 2+2+2).
Il pesante ridimensionamento della presenza della nostra disciplina nei curricoli scolastici si è registrato invece nell’istruzione Professionale (da dove è sparita), in quella Tecnica (dove è stata ridotta, per esempio, nell’indirizzo turistico).
Più in generale, tutti gli indirizzi (Liceo Classico compreso) hanno perso ore di storia dell’arte a causa della eliminazione delle sperimentazioni che avevano permesso, in una notevolissima quantità di scuole italiane, l’incremento del monte ore proprio in risposta ad una esigenza formativa espressa dall’utenza e sostenuta dai Collegi Docenti in regime di autonomia. Tanti Licei Classici, per esempio, avevano inserito la Storia dell’Arte nell’offerta formativa del Ginnasio. Con l’eliminazione delle sperimentazioni, tale incremento è stato annullato.
Di tutto questo, l’ANISA ha dato puntuale informazione in ogni modalità e in ogni sede (dai quotidiani nazionali, alle reti televisive, alle sedi istituzionali, ai convegni italiani e stranieri), senza mai affermare che la Storia dell’arte è stata “eliminata”. Ciò è del tutto falso e, riteniamo, molto facile da verificare. Basta consultare i Regolamenti dei nuovi Licei: DPR 87, 88, 89/2010 con i relativi quadri orari.
Auspichiamo che nel prossimo futuro il dibattito sulla presenza dell’educazione all’arte e al patrimonio nella scuola secondaria superiore possa riaprirsi. Lo stesso Ministro ha recentemente rilasciato dichiarazioni positive in questo senso.
Allego la lettera che, proprio in questi giorni, la nostra Associazione – nella persona della Presidente Rech – ha inviato al Ministro Carrozza.
Sperando di aver risposto in modo esaustivo alla sua richiesta, la saluto cordialmente.
Irene Baldriga
Direttivo Nazionale ANISA
Roma”
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