La “tassa sui chilometri percorsi” in Grecia

Il Fatto Quotidiano ci regala una piccola perla di pseudo giornalismo anti europeista, la notizia della decisione greca di applicare una tassa ai chilometri percorsi dalle auto.
Notizia decisamente pesante, ma si tratta di un ipotesi ventilata da pochi, e per ora solo ipotesi buttata li tanto per parlare, non esiste una proposta di legge in merito, non esiste uno schieramento a favore o contro…ma solo notizie alla rinfusa.
La mossa comunque arriverebbe dopo un taglio alla tassa di circolazione, taglio che si è calcolato contribuisce ad un risparmio fiscale del 30% per tutti i possessori di veicoli. E la cosa sarebbe ben diversa da come raccontato dal Fatto:

Un’ulteriore partita di giro non risolutiva che si abbatte su cittadini e imprese, con riverberi precisi soprattutto tra i commercianti e tra chi utilizza il trasporto su gomma come attività lavorativa. Ma l’esecutivo di Antonis Samaras ha deciso di non prestare ascolto alle proteste delle categorie produttive e di cittadini stremati da tre memorandum, e prosegue per la sua strada, imitando l’Olanda: per cui da un lato potrà essere ridotta la tassa di circolazione del 30%, ma dall’altro sarà introdotto un nuovo sistema di tassazione che si baserà su un dispositivo di localizzazione satellitare installato su ogni veicolo greco. La tassazione sarà applicata alla circolazione su tutti i tipi di strade, dalle urbane alle autostrade, con un costo chilometrico per l’automobilista che varierà a seconda del tipo, del peso e del livello di emissioni del veicolo.

 

Bufale! La notizia vera è che al momento il Ministero dei trasporti ha approvato la riduzione del 30% della tassa di circolazione, riducendo così il costo ai privati possessori di vetture fino ai 1900cc. E questa è la manovra approvata ora, che entrerà in funzione nel 2015. Poi mentre si discuteva di questa manovra si è parlato del fantomatico modello olandese, modello ideato nel 2010, approvato come entrata in fuzione nel 2012, ma ad oggi mai stato reso operativo. Il modello prevede l’eliminazione della tassa di circolazione e l’installazione di dispositivi GPS che analizzino i km percorsi riducendo il costo della tassa enormemente a chi usa la macchina solo raramente, il calcolo in Olanda era che il costo fosse 0,03 euro per chilometro, quindi 300 euro ogni 10,000 chilometri, eliminando però altri balzelli di circolazione, quindi chi viaggia molto ne avrebbe un po’ risentito, ma chi viaggia poco avrebbe avuto grandissimi risparmi…Questo modello comporta non poche difficoltà per implementarlo in contemporanea in tutto il paese. Ed esistono valide alternative.
Quindi, si si è parlato della cosa, ma neppure in Olanda è stata fatta…e comunque si parla di manovre post 2015, per ora sono solo chiacchiere…ma non per il Fatto:

 A partire dal 2015 uno speciale gps montato su ogni autovettura, quindi con un costo in più tra installazione e manutenzione, rileverà quanti chilometri percorrerà ogni cittadino nell’arco dei dodici mesi, così da corrispondere all’erario il dovuto.

 

Raccontare una notizia così con toni sensazionalistici, senza spiegare tutta la situazione è come iniziare a vedere Lost dalla stagione 5, nulla viene spiegato, nulla viene raccontato…se non lo sai già non capirai mai nulla. Il Fatto oltretutto racconta di come la cosa sia già stata fatta in Olanda, ma mente, in Olanda la tassa sui chilometri è stata si ventilata come ipotesi, ma NON si è MAI realizzata.

 

Il Fatto è un quotidiano a tiratura nazionale, che dovrebbe occuparsi di giornalismo, questo non lo è: questa è disinformazione politica voluta, il mestiere più bello del mondo, lo state facendo malissimo!!!

Qui una fonte greca: http://www.euro2day.gr/news/economy/article/1179665/erhetai-olikh-anatroph-stoys-foroys-ton-ih.html
E un grazie all’amico Michalis che da Erakleion mi ha aiutato nella sbufalata!
QUi lo screenshot dell’articolo originale che trovate clikkando sopra l’immagine: