La narrativa alternativa, il Lancet e Günter Kampf

Analizziamo gli "studi" di cui si parla tanto negli ultimi giorni

Ci avete segnalato che su svariati canali di disinformazione stanno circolando due testi che sono stati pubblicati sul Lancet.

I due link che circolano portano la firma dello stesso autore, Günter Kampf, e sono stati ripresi da tutta la galassia dei boh Vax e No Green pass europei. In Italia li troviamo citati praticamente da tutti i disinformatori seriali. Vengono spacciati come studi, ma sono semplici “correspondence”, ovvero, come riporta il sito del Lancet:

Our readers’ reflections on content published in the Lancet journals or on other topics of general interest to our readers. These letters are not normally externally peer reviewed.

Che tradotto:

Le riflessioni dei nostri lettori sui contenuti pubblicati nelle riviste del gruppo Lancet o su altri argomenti di interesse generale per i nostri lettori. Queste lettere non sono normalmente sottoposte a revisione paritaria esterna.

Quindi è come se dessimo autorevolezza alla rubrica della posta dei vari giornali italiani, prendendo per oro colato quanto dice il lettore.

Questi due testi a volte vengono definiti editoriali (ma non lo sono), a volte studi (ma non sono neanche questo); Kampf in alcuni siti viene dichiarato particolarmente autorevole sostenendo che sia l’autore dello studio che ha dimostrato che il virus persiste sulle superfici a lungo tempo, ma anche questa è una bugia. Anche qui parliamo di una lettera alla redazione del Lancet, non uno studio. Una lettera inviata a novembre 2020, mentre gli studi fatti al riguardo risalgono a ben prima, e non sono firmati da Kampf. E a scanso di equivoci anche Nature ha detto la sua sulla questione virus sulle superfici…

Le due lettere

Le due lettere alla redazione riportano solo ed esclusivamente la firma dell’igienista tedesco, e nessun altro, e non riportano studi bensì opinioni basate sull’interpretazione dei dati.

Il primo dei due testi s’intitola:

La rilevanza epidemiologica della popolazione vaccinata contro il COVID-19 è in aumento

Pubblicato il 19 novembre 2021 riporta l’informazione, nota e ripetuta fino alla noia, che i vaccinati possono contagiarsi e quindi trasmettere il virus SARS-CoV-2. Vero, anche i vaccinati possono contagiarsi e contagiare, ne abbiamo già parlato in precedenza. Ed è abbastanza palese che più la popolazione mondiale è vaccinata più i contagi che vediamo saranno tra persone già vaccinate. Quello che evidentemente continua a non essere chiaro – o che non si vuole rendere chiaro perché fa più comodo così – è che da vaccinati difficilmente, ben più difficilmente che da non vaccinati, vediamo l’aggravarsi della malattia e il ricovero. Men che meno in terapia intensiva.

Kampf nella sua lettera al Lancet riporta:

Many decisionmakers assume that the vaccinated can be excluded as a source of transmission. It appears to be grossly negligent to ignore the vaccinated population as a possible and relevant source of transmission when deciding about public health control measures.

Ma non è affatto vero che chi fa le scelte per la popolazione escluda la trasmissione tra vaccinati. Ne sono consci da molti mesi, ed è il motivo per cui spingono tutti a vaccinarsi, perché solo così potremo dirci fuori dalla pandemia. Solo così non ci sarà bisogno di misure restrittive particolari: perché pur circolando, il virus non potrà fare gli stessi danni che ha fatto finora, ovvero (ripetiamo per l’ennesima volta), intasare le terapie intensive, portare al collasso gli ospedali e il sistema sanitario nazionale, impedire non solo a chi ha contratto il virus ma anche a chi deve curare una qualsiasi altra patologia di poterlo fare perché i posti sono tutti occupati.

Veniamo invece alla seconda lettera di Kampf pubblicata sul Lancet:

COVID-19: stigmatizzare i non vaccinati non è giustificato

Anche qui le informazioni che vengono riportate sono più o meno le stesse:

Vi sono prove crescenti che gli individui vaccinati continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione. In Massachusetts, USA, sono stati rilevati un totale di 469 nuovi casi di COVID-19 durante vari eventi nel luglio 2021 e 346 (74%) di questi casi riguardavano persone completamente o parzialmente vaccinate, di cui 274 (79%) erano sintomatici.

Sulla base di frasi così Kampf sostiene che sia sbagliato parlare di “pandemia dei non vaccinati”. Ripeto, se parliamo di contagi è normale che maggiore sarà la popolazione vaccinata più casi avremo che sono appunto già vaccinati. Ma, ripeto, a noi interessa che questi non intasino le terapie intensive e sub intensive, se si contagiano con sintomi ma senza che la malattia si aggravi significa che il vaccino ha fatto ciò che doveva fare, e questo è già tanto.

Razzismo e ghettizzazione

Kampf sul finire della sua seconda lettera pubblicata sul Lancet dice:

Storicamente, sia gli Stati Uniti che la Germania hanno generato esperienze negative stigmatizzando parti della popolazione per il colore della pelle o la religione. Invito i funzionari di alto livello e gli scienziati a fermare la stigmatizzazione inappropriata delle persone non vaccinate, che includono i nostri pazienti, colleghi e altri concittadini, e a fare uno sforzo maggiore per riunire la società.

E qui siamo tutti d’accordo: stigmatizzare la popolazione per il colore della pelle o la religione è profondamente sbagliato. Ma il paragone non è del tutto corretto: chi è di etnia diversa dalla mia non ha scelto di esserlo più di quanto abbia scelto il colore degli occhi, l’altezza o l’orientamento sessuale, chi ha un’altra religione dalla mia probabilmente è nato con quei sacramenti e la sua fede è frutto di anni di indottrinamento. Chi invece non si vaccina sta scegliendo in autonomia di farlo. Accettando di ascoltare solo le voci che confermano le sue paure, evitando le altre. Chiedendo di avere solo diritti e nessun dovere. Io sono pienamente d’accordo che non siano da affrontare violentemente, in quanto ritengo che chi non si vaccina siano i soggetti in assoluto più vittime di questa pandemia. Persone suggestionabili che vengono sfruttate da cialtroni di vario genere, da chi li convince che senza la loro donazione mensile saranno costretti a chiudere e non potranno più informarli sulle scottanti verità, a chi invece riesce pure a vendergli integratori e altre amenità assolutamente inutili, facendogli intendere che sono l’unica via per proteggersi da malattie varie.

Concludendo

Purtroppo in Italia abbiamo una lunga tradizione di cialtroni che parte da maghi e fattucchiere per arrivare a chi si laurea in medicina per poter vendere acqua e zucchero. Gente che in Paesi normali sarebbe messa all’indice e allontanata dal contatto col pubblico, da noi invece imperversa sui canali del digitale terrestre, nella sezione annunci dei giornali, sul web. Da chi ha costruito la macchina che trasmuta il metallo in oro (e ti denuncia se osi parlare di lui, conscio che troverà qualche PM che gli regge il gioco) a chi vende integratori sostenendo che “purifichino” dai vaccini.

Non siamo messi affatto bene.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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