L’Arcivescovo, fake news e pedofilia

Mi avete segnalato un post d’inizio anno apparso sul forum Laici Libertari Anticlericali. Il post titola:

Arcivescovo di Melbourne: “La pedofilia è un incontro spirituale con Dio attraverso il prete”, “Andrei in prigione per non rivelare gli abusi che mi vengono confessati”

Nessuno mette in dubbio che ci siano stati casi di pedofilia da parte di membri del clero, ne leggiamo sui giornali, li sentiamo ai TG e la stessa Chiesa in certi casi è stata costretta a pronunciarsi. Ma questa notizia che vedrebbe l’Arcivescovo di Melbourne come giustificare la pedofilia puzza di bufala lontano un miglio. E difatti, se i frequentatori del forum avessero fatto la fatica di verificarne la fonte, forse oggi non saremmo qui a parlarne a mesi di distanza da primo post.

Bastava leggere con attenzione, a metà del testo, quando dalla versione in italiano si passa a quella originale in inglese e viene citata la fonte:

http://yournewswire.com/catholic-archbishop-pedophilia-god/

YourNewsWire. Quanti di voi che leggete BUTAC hanno già sentito questo nome? Lo avete già sentito perché più volte abbiamo dovuto trattare articoli che avevano quel sito (oggi chiuso) come fonte.

E non siamo gli unici ad averlo fatto, basta cercare YourNewsWire su un motore di ricerca, qui CBS News:

Don’te get fooled by these fake news sites – NOn fatevi fregare da questi siti finti di news…

Ma è evidente che i frequentatori di Laici Libertari Anticlericali dovrebbero aggiungere un Boccaloni in coda…

I commenti al post purtroppo denotano la deriva violenta che vediamo in generale sui social, senza prova alcuna che quanto riportato fosse vero la gente si scaglia a priori, giudice e giuria, di una storia falsa.

Si passa da Danilo che scrive:

Questo vescovo e da. Impiccare senza processo infame ignobile pedofilo assssonp. E il papà prenda rimedi con questo satana e con tutto il clero australiano e in grandissima vergogna peggio fe’islam criminali scellerati i pedofili il cancro del mondo bisogna se si riesce a visitarlo se no sppprerlo

A Tyubaz decisamente più ermetico:

uno dei tanti porconi del clero!

Tutta la questione venne fuori nel 2018 (già sbufalata da siti americani) da pagine legate a un certo estremismo che stanno cercando in molti modi di portare a una rottura nel mondo cristiano. Succede evidentemente anche in Italia, dove al momento abbiamo chi segue il Cvuole averci poco a che fare).

L’arcivescovo australiano in realtà aveva solo spiegato che:

Confession in the Catholic Church is a spiritual encounter with God through the priest. It is a fundamental part of the freedom of religion, and it is recognised in the Law of Australia and many other countries. It must remain so here in Australia. Outside of this all offences against children must be reported to the authorities, and we are absolutely committed to doing so.

Quindi parlava di confessione e non dio pedofilia, è la confessione che lui difendeva, non i pedofili. L’attacco difatti manipolava quell’affermazione perché i detrattori ritengono che un prete che si sente confessare dei crimini (tra cui la pedofilia) non dovrebbe stare zitto ma denunciare alle autorità quanto ha saputo. Ma questo va contro i dogmi della religione cattolica, quanto rivelato nella confessione è ritenuto inviolabile, se si perdesse questa regola una grossa parte della ritualità perderebbe di senso. Esattamente come se un medico o un avvocato violassero il rapporto instaurato con i loro pazienti/clienti.

Spero di esser stato abbastanza chiaro.
maicolengel at butac punto it
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