L’asilo che elimina la festa del papà e della mamma

Ne parlammo nel 2016, ma c’è bisogno di rifarlo, perché su questa storia tutti stanno ricamando assurdità. Su GarbatellaToday, sezione di RomaToday, si legge:

“Nella sezione grandi del nido – si legge nella comunicazione inviata dal funzionario educativo del Chicco di Grano  – come non è stata celebrata la festa del papà, non si farà nemmeno quella della mamma”. Al loro posto è stata pensata un’altra iniziativa “stiamo organizzando – si legge nella comunicazione inviata ad inizio aprile dal funzionario educativo – una giornata di attività e di laboratori aperti alle famiglie per favorire una maggiore conoscenza delle stesse”. Un evento “rispettoso delle trasformazioni sociali e culturali in atto nella nostra società, secondo i principi di uguaglianza e pari opportunità”. Una decisione coraggiosa, difesa dalla direzione scolastica del municipio ma destinata ad alimentare la discussione.

Leggiamo con attenzione, la motivazione della scelta è per essere rispettosi delle trasformazioni sociali e culturali in atto nella nostra società, secondo i principi di uguaglianza e pari opportunità. Il tutto con l’avvallo della direzione scolastica del municipio. Nulla per cui scandalizzarsi. Come scrivevo nel 2016:

La scelta, sempre più comune a tante scuole, è di evitare di mettere in imbarazzo chi un papà (o una mamma) non ce li ha da festeggiare, magari perché orfano, o perché non riconosciuto da uno dei due genitori. Sono sempre più i casi in Italia di famiglie monogenitoriali, perché mettere a disagio i bimbi di queste famiglie? E così come dimostrano i tanti commenti che ho visto girare sotto ai vari articoli ci sono tantissime scuole che da tempo hanno smesso di festeggiare la “festa del papà” in classe (con relativi regalini fatti a mano dedicati alla figura paterna, spesso oggetti degni del museo degli orrori) e l’hanno unita ad altre feste, per una festa degli affetti, che siano mamme, papà, nonni,zii o cugini poco importa.

Sono molte di più le famiglie monogenitoriali che quelle omogenitoriali, perché si deve sempre far finta che la scelta sia legata solo alle seconde?

Monogenitori 2439750 – Coppie con figli 8533117

Il 15% delle famiglie italiane è monogenitoriale. Quasi 2 milioni e mezzo di famiglie, se calcolassimo solo chi ha figli e non anche le coppie senza figli la percentuale salirebbe al 22%. Le coppie omogenitoriali ricadono negli 8533117, nel 2016 si diceva fossero solo 529 in Italia. 529 coppie legate al mondo LGBT contro quasi 2 milioni e mezzo di famiglie dove manca totalmente uno dei due genitori. Quale delle due realtà è tutelata meglio dalla scelta di non festeggiare una festa ad hoc per mamma e papà?

Io capisco che a tante mamme e papà piaccia ricevere lavoretti autoprodotti dai bimbi. A nessuno di loro viene vietato di farli e scrivere nel cartoncino d’auguri Mamma o Papà. Ma magari quei bimbi che una mamma o un papà non ce l’hanno non si sentiranno discriminati. Ho un amico di mio figlio che è rimasto senza papà giusto la settimana scorsa, per uno stupido incidente, onestamente se posso aiutarlo a farlo sentire a proprio agio non vedo dove stia il problema.

Ripeto, circa due milioni e mezzo di famiglie sono messe così.

Non quattro gatti.

maicolengel at butac punto it

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