L’Aulin e i suoi rischi

Come già detto, NON sono un medico, ma solo un appassionato debunker, quindi quelle che riporto sono informazioni ricavate, o dedotte, dall’analisi di siti ufficiali (quali OMS, ASL, Ministero della Sanità, Nature, ecc ecc).

Il mio parere non vale MAI quanto quello di un medico in nessun caso. In caso di bisogno, bisogna SEMPRE consultare un medico e, in caso di dubbi, consultarne un altro, ma sempre laureato in Italia e iscritto all’albo professionale.
Detto ciò, veniamo a noi: (dis)InformareXResistere ha rimesso in giro questa vecchia notizia:

L’Aulin è tossico, ma l’Italia continua a venderlo

Incominciamo col dire che Aulin è il nome commerciale di un farmaco, del quale oggi è scaduto il brevetto, che ha come principio attivo la nimesulide, quindi attaccare un marchio e basta sarebbe sbagliato, no?

Ma cosa fa di male la nimesulide?

La nimesulide è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) dotato di proprietà analgesiche e antipiretiche. La nimesulide agisce inibendo l’enzima ciclo-ossigenasi che sintetizza le prostaglandine. In particolare essa inibisce entrambe le isoforme dell’enzima (COX1 e COX2) ma preferenzialmente, anche se non in modo esclusivo, inibisce la COX-2. Tale caratteristica lo colloca a metà strada tra i FANS classici non selettivi (naprossene, diclofenac) e i COX-2 selettivi (celecoxib). Il farmaco presenta una leggera gastrolesività, comunque inferiore rispetto a quella di altre molecole della stessa classe terapeutica.

FONTE: Wiki 

Su InformareXResistere riportano come questo farmaco sia stato bandito in Finlandia, Spagna e Irlanda. E di come la “Commissione Europea” ne abbia sconsigliato l’utilizzo.
È vero che i tre paesi hanno ritirato i farmaci a base di nimesulide dal commercio, ma la storia della Commissione Europea non è proprio come riportata dal sito.
In alcuni casi, soprattutto nei trattamenti cronici, la nimesulide può provocare danni al fegato. Ma è una reazione collaterale estremamente rara!
Nel 2011, la European Medicines Agency aveva già stabilito che questo rischio di effetti collaterali era ampiamente superato dai benefici portati dal farmaco.
E sempre nel 2011, l’Alta Corte di Madras ha evocato lo stop alla vendita del farmaco. Adducendo la ragione che “la decisione era stata presa per motivi soggettivi e non nell’ottica della comunità“.
InformareXResistere deve avere confuso un po’ le cose, perché l’articolo che linkano come decisione della “Commissione Europea” riguarda sì la nimesulide, ma parla, in realtà, delle nuove precauzioni d’uso del farmaco nel “trattamento sintomatico dell’osteoartrite dolorosa”. Precauzioni decise dall’AIFA, non dalla “Commissione Europea“!
Come sempre, la parola d’ordine è moderazione, ma in questo caso lo è anche “precauzioni d’uso“.
Tutti i farmaci hanno effetti collaterali, certe persone son più predisposte ad averli, altre meno predisposte. Ma non si deve fare di tutta l’erba un fascio.
Per esempio, io sono intollerante al lattosio, eppure non richiedo un ritiro dal mercato di tutti i prodotti a base di latte. Sto attento a quel che mangio e, in caso, prendo dei fermenti lattici per evitare “effetti indesiderati”!