L’aurora virale, ma non boreale

Una bufala ripresa da giornali, TG e dai social della Regione Lombardia

Svariati appassionati di astronomia negli ultimi giorni ci hanno scritto segnalandoci quella che credo sia corretto definire a tutti gli effetti una bufala.

Ad esempio titolava il Corriere della sera:

L’aurora boreale sul Gran Zebrù; la foto eccezionale dell’alpinista Marco Confortola

Meteo.it:

Aurora boreale in Valtellina: lo spettacolo sul Gran Zebrù dopo la tempesta geomagnetica

E la stessa immagine mi dicono sia girata pure nei TG serali.

Purtroppo la mia conoscenza sulla materia è scarsa e devo limitarmi a riprendere quanto già evidenziato da divulgatori ben più preparati di me sul tema. La prima persona che ho contattato è ovviamente l’amico astronomo Pierdomenico Memeo, che appena ho citato gli articoli che stavano girando in rete li ha subito definiti”superfake”, specificando poi che non è la fotografia a essere falsa, ma che quanto descritto non è quello che stiamo osservando.

Il dottor Memeo mi ha rimandato alla pagina Facebook di un altro divulgatore, Luca Nardi, anche lui esperto di astrofisica, che ha scritto un post decisamente chiaro:

Il fenomeno solare di questo weekend non era abbastanza intenso da portare l’aurora alle nostre latitudini, ma poi quella in foto non somiglia neanche a un’aurora. La può ricordare vagamente nelle forme, ma è chiaro che si tratti di altro. Un problema su tutti: il colore. L’aurora ha colori e sfumature legati alle emissioni degli atomi dell’atmosfera, e nessuno di questi dà un bianco giallino. Sarà allora uno strano fenomeno ottico atmosferico? A volte la realtà è più semplice di come appare: quella rimbalzata sui social come “aurora dal Gran Zebrù” è in verità solo una foto mossa. Spostando la macchina fotografica durante l’esposizione, le luci creano delle “strisciate”, come negli star trail o nelle foto del traffico in cui resta la scia dei fari. La prova di questo si trova facilmente (ringrazio Lorenzo Colombo di Chpdb per aver creato l’immagine che lo evidenzia): il profilo dei monti si intravede ripetuto nel cielo.

Oltretutto il dottor Nardi cita Chi ha paura del buio, pagina social che suggeriamo a tutti di seguire per i sempre ottimi contenuti divulgati.

La cosa che invece fa venire il latte alle ginocchia è che oltre a TG e testate giornalistiche sulla fake è caduta pure la pagina social della Regione, che invece che documentarsi un minimo ha preferito la strada del sensazionalismo, con questo post dove si osannano le bellezze della Lombardia:

Il post riporta: Questa foto non è stata scatta in Norvegia o in Alaska ma sul Gran Zebrù, la vetta del gruppo Ortles-Cevedale, al confine tra la Lombardia e il Trentino Alto Adige, dove si è manifestata un’inaspettata aurora boreale. Ad immortalare questo spettacolo della natura a 3350 metri di quota, molto raro in Italia, è stato Marco Confortola – Mountain Guide & Alpinista & Formatore di Valfurva, lo scalatore e guida alpina che sul Gran Zebrù è salito più di trecento volte, ma quest’ultima è stata la più sorprendente di tutte.

Sono passati ormai due giorni dalla foto virale, ma tutt’ora gli articoli e i post che mostrano la foto non sono stati corretti, a dimostrazione che il menefreghismo va alla grande in redazioni e uffici regionali.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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