Le bandiere europee sui mezzi della gendarmerie francese

Una serie di blog italiani (Politicamente Scorretto, Scenari Economici, Stop Euro, Mag24 ed altri) sta diffondendo da alcune ore due immagini, sostenendo che siano la dimostrazione di un complotto a livello europeo in Francia.

Tutti riportano le stesse identiche cose, tutti le riportano per voce di uno dei più noti sostenitori europei di teorie del complotto, Andrè Van Delft. Il testo dei tanti articoletti che circolano è molto semplice:

Grandi preparativi dell’esercito per rispondere ai gilet gialli domani in Francia. Ma di quale esercito parliamo? Ce lo mostra Q:

I criminali euronazisti stanno dispiegando le loro risorse per combattere i milioni di francesi che si sono sollevati contro Macrón in difesa delle loro famiglie, dei loro valori e della loro cultura. Tranquilli cari Macròn e Merkel, riuscite a governare perchè il popolo, grazie alle sue debolezze, percepisce i suoi errori come peccati, e di peccati vive il Diavolo! Ma manca poco per il risveglio e per l’abbandono di tali debolezze. Diciamo grazie ad Andrè Van Delft

Ma i nazisti sono proprio gli amichetti di André Van Delft, o se non proprio nazisti estremisti di destra. Difatti Van Delft è un sostenitore di una teoria del complotto fatta girare da qualche tempo – specie da blog filo russi o legati all’alt right americana – che ipotizza una cospirazione per far cadere Trump dalla presidenza degli Stati Uniti.

Non è chiarissimo se quella sui mezzi della Gendarmeria sia la bandiera europea o altro. Una veloce ricerca in rete mostra che ci sono mezzi che riportano qualcosa che somiglia alla bandiera europea. Ma non sono chiarissime le foto, e sono davvero poche. Altre ce li mostrano senza il simbolo ma con altri “adesivi” nella stessa posizione.

I motivi per una bandiera dell’Unione su un mezzo dell’esercito comunque possono essere molteplici (eh sì, la Gendarmerie è un corpo dell’Esercito, non della Polizia di Stato). Esiste la possibilità che si tratti di mezzi normalmente usati in operazioni internazionali, e che quindi oltre ai nomi del corpo di appartenenza riportino anche le insegne dell’Unione, sotto la cui bandiera operano quando sono all’estero. Ma potrebbe anche essere che si tratti di mezzi che hanno ricevuto finanziamenti da parte dell’Unione: anche in quel caso è previsto che sia riportato, mostrando la bandiera dell’Unione. Insomma esiste più di una motivazione per cui quei mezzi abbiano la bandiera con le stellette, nessuno di questi segreto, e di certo se si volessero mettere in atto manovre misteriose a favore dell’Unione non si userebbero mezzi che ne mostrano la bandiera. Sostenere che si tratti di un complotto è tipico di chi deve cercare di rimestare nella pupù, per disinformare ancora di più i propri follower: tanto sono come credenti religiosi, si fidano ciecamente del loro pastore.

È un peccato che nel 2018 – dopo 5 anni in cui siti come BUTAC hanno denunciato numerose volte questi sistemi disinformativi – siamo ancora al punto zero, con orde di soggetti che negano che la disinformazione stia servendo su un piatto d’argento l’Unione Europea a chi ne vuole fare brandelli.

Che a condividere questa robaccia (e tutto quanto sia legato a QAnon e compagnia bella) siano profili perlopiù falsi, legati a propaganda che viene dall’estero, è riportato da più testate. Ma mi pare che la stampa italiana per la maggior parte continui a fare orecchie da mercante.

maicolengel at butac punto it
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